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AGI, l’Agenzia Giornalistica Italiana, diventa 4.0: l’innovazione che cambia la tradizione

Il mondo della stampa, più di ogni altro settore, ha dovuto cambiare faccia, regole e comportamenti nell’epoca dell’informazione multimediale.

Un esempio? La AGI, l’agenzia giornalistica italiana, ha intrapreso una vera e propria rivoluzione per stravolgere tutto ciò che apparteneva al “vecchio mondo” partendo proprio dal sito, punta dell’iceberg di rinnovamento totale

L’ha scritto nero su bianco Marco Pratellesi, che insieme al direttore Riccardo Luna, ha dato il via al cambiamento tuttora in atto, all’interno dell’Agenzia Giornalistica Italiana. Redazione, stampa, media, lettori e partner sono tutti coinvolti nell’innovazione, nessuno escluso.

Sul sito appare infatti in home page un lungo editoriale, esplicativo e brutalmente sincero.

Il termine “agenzia di stampa” rimanda, di per sé, ad un mondo passato, essendo stato inventato verso la metà dell’Ottocento per fornire informazioni attendibili ai giornali dell’epoca. Libera concorrenza per libera informazione fece sì che si formassero varie agenzie, divenute note, come la Reuters, l’Associated Press, la United Press e, in Italia, prima la Stefani e poi la rinomata Ansa.

Sopravvissute fino ai nostri giorni, reinventando metodi e aggiornando fonti, le agenzie di stampa hanno cavalcato l’era digitale, trasformandosi insieme alla rivoluzione tecnologica.

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Il cambiamento di AGI: “essere pronti ora per come sarà il mondo tra 10 anni”

L’editoriale di Agi spiega per filo e per segno com’è arrivata la necessità di “sperimentare, insomma cambiare le cose” al fine di rinnovare i servizi e stare al passo con le esigenze dei lettori.

Pratellesi punta sulla qualità e, visto che l’agenzia di stampa in quanto tale nasce come la prima e più importante fonte di informazioni per tutti i media, c’è bisogno di aiutare i colleghi in modo facile e virtuoso.

Agi è partita non a caso alla fine di luglio per presentare il nuovo sito: nuova grafica, nuova struttura, nuovo modo di impostare notizie, aggiornamenti in tempo reale. Durante il mese di agosto, quello in cui i lettori saranno pochi e forse più “distratti”, ci sarà il tempo per aggiustare tutti quei piccoli dettagli che da settembre in poi renderanno il sito completo e revisionato su ogni livello. Dal sito partirà poi l’innovazione completa per la “nuova agenzia”. 

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La verità conta. Oggi più che mai

Nell’era dei social network tutti possono postare informazioni. Il problema è che non ci sono filtri, quindi è facile scrivere notizie false, che molti prendono invece per vere. Si tratta delle cosiddette “fake news” e del grave problema della loro immediata diffusione virale. Ma, per fortuna, c’è ancora qualcuno che crede nella verità come principio, come motivazione, come scopo. Che la verità conta, Agi ci crede così tanto da scriverlo addirittura come pay off del sito e vale per ricordarlo non solo alla redazione, ma a tutti i professionisti e non del settore che scelgono l’Agenzia Giornalistica Italiana come punto di riferimento.

La verità conta perché oggi, troppo spesso, veniamo facilmente fagocitati dalle fake news, è questo fa male al giornalismo quanto alla nostra quotidianità.

La verità conta perché rende affidabile un’agenzia per la quale non conta solo lo slogan, ma rappresenta un valore non negoziabile.

La verità conta perché se questa agenzia ha lo scopo di fornire notizie come prima fonte, incarna soprattutto il ruolo di offrire notizie attendibili e “facilitare colleghi ed editori a ritrovare punti di equilibrio tra qualità dell’offerta informativa ai lettori e il conto economico”. 

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Dalla crisi del modello di business dell’editoria nasce una nuova forma di comunicazione

La rivoluzione di Agi sta tutta nell’aver progettato un sistema unico multimediale, ovvero un’integrazione efficiente tra tutti i settori dell’agenzia. Inoltre, partirà un nuovo sistema di correzione automatica per limitare i refusi, e poi breaking news come sottotitolo per restare sempre aggiornati, la diretta on demand sul canale video, i fatti di cronaca postati sui maggiori social network e il contributo dei lettori tramite email, incoraggiato ed estremamente apprezzato.

Il progetto 4.0 di Agi decreterà la vera e propria rivoluzione digital: permetterà la fruizione dal mobile first a nuovi servizi e prodotti creati ad hoc per ogni mezzo di comunicazione.

Pratellesi afferma. “Non promettiamo verità, ma tutto l’impegno etico e deontologico per arrivare il più vicino possibile alla verità giornalistica”. Mantenere la promessa è la vera sfida.

fonti: agi.it