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Al Wired Next Fest lo stato dell'arte sull'Intelligenza Artificiale

All’ultimo Wired Next Fest di Milano si è ampiamente discusso di Intelligenza Artificiale e delle applicazioni pratiche che già utilizzano questa tecnologia. Incontri specifici sul tema con i protagonisti di realtà industriali e di ricerca che stanno lavorando sulla IA, hanno permesso di redigere lo stato dell’arte della capacità delle macchine di interagire intelligentemente con l’uomo.

Il quadro che viene disegnato durante i vari interventi rappresenta un mondo in continuo fermento con applicazioni pratiche in diversi campi, dall’elaborazione dei bigdata ai sistemi di guida intelligenti, dal mondo dell’intrattenimento a quello dell’agricoltura. Ci sono sperimentazioni di Intelligenza Artificiale praticamente in ogni settore economico e produttivo.

Seppur restano ancora lontani gli scenari che i film di fantascienza hanno spesso immaginato e ipotizzato, la IA è ormai una realtà che sta muovendo passi importanti nell’apprendimento indipendente degli algoritmi e nella loro capacità di elaborare e rispondere alle stimolazioni esterne, come ha spiegato il biologo dell’Università Bocconi Riccardo Zecchina nell’introduzione sul tema dell’Intelligenza Artificiale durante l’ultimo Wired Next Fest.

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Imitando l’occhio umano, l’Intelligenza Artificiale assimila gli stimoli esterni dividendo le informazioni ricevute in piccoli frammenti di più semplice comprensione. Inoltre, hanno spiegato gli esperti durante la kermesse, le macchine imparano proprio come gli esseri umani, attraverso la prova, l’errore e la modifica dei propri comportamenti. Quello che differenzia l’AI dall’uomo è la velocità impressionante che i calcolatori riescono a imporre a questo ciclo educativo.

Naturalmente non mancano le difficoltà ed i rovesci della medaglia. Il mondo dell’Intelligenza Artificiale, infatti, è e sarà sempre di più un mondo interconnesso tra i molteplici dispositivi pensanti. Questa rete neurale distribuita, fantascientifica ma realizzabile in breve tempo, avrà però la necessità di essere protetta da potenziali attacchi informatici che la diffusione di questa tecnologia non mancherà di attrarre. Almeno questo è il pensiero espresso durante il suo intervento dal noto esperto di sicurezza Mikko Hyppönen.

Tornando alle applicazioni pratiche nelle quali l’Intelligenza Artificiale è già protagonista assoluta, come nel mondo altamente tecnologico dei social media dove se ne fa abbondante uso. Algoritmi che analizzano foto per capirne il contenuto e il contesto, infatti, sono già oggi giorno una realtà consolidata sui più importanti social network. Al Wired Next Fest si è parlato anche di un campo in cui non si immaginerebbe la presenza di AI come quello della musica. Invece non solo app mobili di riconoscimento audio usano questa tecnologia ma, come ha illustrato la cantante e show girl Ludovica Comello, anche la produzione musicale sfrutta l’Intelligenza Artificiale per realizzare brani non solo piacevoli da ascoltare ma che possano anche essere efficaci sul frenetico mercato dello streaming.

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Di impatto sociale più importante, invece, sono le realtà raccontate al Wired Next Fest che riguardano l’uso dell’Intelligenza Artificiale nella sicurezza stradale e nel training dei futuri medici dell’Università Humanitas di Milano. Nel primo caso l’obbiettivo è quello di creare una rete di dispositivi mobili che, grazie al monitoraggio continuo e allo scambio di dati, possa evitare potenziali incidenti. Nel campo medico, invece, il Medical Cognitive Tutor è l’applicazione pratica dell’IA per creare un percorso di apprendimento dei futuri dottori ai quali vengono sottoposti casi clinici da diagnosticare e curare sotto la continua osservazione di super computer intelligenti.