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Copernico: il coworking per l’innovazione digitale

A circa 2 anni dalla sua nascita l’esperimento funziona: Copernico è diventato l’hub della cultura digitale e dell’innovazione a Milano.
Un coworking che, come molti altri esperimenti ben riusciti della città, nasce sin dall’inizio con la chiara missione di fungere da luogo non solo di condivisione di spazi ma soprattutto di scambio umano e culturale favorendo il networking. Le aziende residenti infatti entrano da subito a far parte di un circuito virtuoso che le mette in contatto reciprocamente: dal caffè alla palestra, dagli eventi di formazione e aggiornamento professionale alla newsletter, “in Copernico” (come dicono i milanesi) le cose accadono, eccome.
Basta sedersi al caffè per un paio d’ore per cogliere a colpo d’occhio le dinamiche sociali che lo spazio innesca: meno telefonate, più incontri frontali, tanta serendipity quando si scende per un caffè e si torna in ufficio con un paio di appuntamenti o potenziali opportunità di business all’orizzonte. Lo stesso gruppo industriale ha creato anche un membership club in uno splendido palazzo storico nel cuore della città, il Clubhouse Brera, dove 500 membri selezionati dell’intellighenzia milanese accedono, lavorano, si incontrano e ricevono ospiti in un ambiente esclusivo che ricorda i cenacoli dell’antichità, dove le menti migliori trascorrevano il tempo generando concetti e innovazioni che ci hanno portato fin qui.
Il tutto rientra nei piani industriali del gruppo Windows on Europe, imprenditori dell’innovative reale estate: 8 edifici tra Milano, Venezia e Bruxelles e altri in costruzione. L’idea alla base è mescolare sempre più la dimensione lavorativa con quella abitativa arricchendo lo spazio di lavoro di commodities e servizi che offrono momenti di ricreazione e scambio in contemporanea con l’attività lavorativa. Perché il lavoro ormai permea tutta la nostra vita, ma non solo: il lavoro stesso è cambiato con le tecnologie digitali e la new economy, con dinamiche di relazione e di creazione di opportunità radicalmente nuove che richiedono nuovi spazi architettonici in grado di stimolare creatività e innovazione.