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Rottamazione delle liti fiscali, novità in arrivo

Si va verso la rottamazione delle liti fiscali, misura che potrebbe essere inserita nella cosiddetta manovra-bis che il governo sta varando in questi giorni. L’intervento fiscale, che fa il paio con la rottamazione delle cartelle Equitalia, permetterà ai contribuenti che hanno liti con l’Agenzia delle entrate di saldare il dovuto, senza pagare però sanzioni e more.
La norma non è ancora legge ma rientra nel pacchetto all’esame del Governo che prevede, fra le altre cose, anche la maximulta per i ‘portoghesi‘ sui mezzi pubblici locali e le cedolare secca per gli affitti brevi, la cosiddetta tassa Airbnb.

Rottamazione delle liti fiscali. Cosa prevede il decreto allo studio del governo

Secondo indiscrezioni di stampa, il decreto allo studio del governo prevede per la rottamazione delle liti fiscali “la possibilità di definire le controversie rientranti nella giurisdizione tributaria in cui è parte l’Agenzia delle entrate, mediante il pagamento degli importi contestati con l’atto impugnato e degli interessi da ritardata iscrizione a ruolo, al netto delle sanzioni e degli interessi di mora”. In pratica, il contribuente che vorrà ricorrere alla rottamazione delle liti fiscali dovrà pagare  tutti gli importi dell’atto impugnato che hanno formato oggetto di contestazione, senza versare le sanzioni e gli interessi che nel frattempo dovessero essere maturati. La rottamazione potrà essere richiesta per ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in cassazione. Sarebbero naturalmente avvantaggiati i contribuenti che hanno un contenzioso perdente, con poche possibilità di vittoria e, per contro, svantaggiati coloro che hanno contenziosi vincenti, in tutto o in parte, ma la cui lite è ancora in attesa di giudizio definitivo. Se l’esito della lite è ancora in forse, il contribuente potrà decidere se rinunciare comunque a una potenziale sentenza sfavorevole, accorciare i tempi e tagliare i costi accessori. Oltre a sgravare il conto di sanzioni e more, la rottamazione delle liti fiscali prevede anche la possibilità di rateizzare gli importi dovuti. 

Come e quanto richiedere la sanatoria sulle liti fiscali pendenti

Rottamazione liti fiscali

Chi vorrà richiedere la rottamazione delle liti fiscali, avrà tempo fino al 30 settembre. Con un importo superiore ai 2 mila euro, si potranno chiedere fino a tre rate, da saldare per l’80% nel 2017 e la restante parte entro giugno 2018. La richiesta potrà riguardare le controversie il cui primo grado è stato celebrato entro il 31 dicembre 2016 e, naturalmente, se il processo non è ancora concluso dalla data di presentazione della domanda. Se la lite è nata per interessi di mora o sanzioni non collegate ai tributi, il contribuente che decide per la rottamazione della lite fiscale pagherà il 40% degli importi. La rottamazione sarà totalmente gratuita per more e sanzioni collegati ai tributi. Secondo i dati forniti dalla Agenzie dell’entrate, ci sono 470 mila cause pendenti, di cui 230 mila avviate nel 2016. Quest’enorme mole di lavoro per i giudizi tributari costituisce il 50% di tutte le cause civili in Italia.