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Spazi di lavoro fluidi e portatili al Salone del Mobile di Milano

L’organizzazione degli spazi di lavoro incide sul benessere dei lavoratori, sulla produttività e sul loro benessere? Se la risposta può  apparire scontata, basti pensare al nuovo Apple park e al Campus Cameo, certo meno banale è l’ideazione e la progettazione degli spazi di lavoro.
A questi temi è dedicata l’edizione di Workplace3.0 del Salone del Mobile di Milano, che si propone  come think tank per conoscere e comprendere i futuri cambiamenti degli spazi lavorativi, aspirando a essere non una semplice rassegna, ma il punto di partenza per stimolanti idee di sviluppo in grado di rispondere al
cambiamento e alle esigenze del mercato.

Spazi di lavoro: business e idee a Workplace3.0

Workplace3.0 2017 occuperà un’area espositiva di 10.000 metri quadrati suddivisa in due padiglioni. 92 le aziende espositrici che presenteranno  soluzioni in linea con le nuove modalità di lavoro e le nuove esigenze progettuali per “abitare” gli spazi professionali.
Un’occasione di riflessione su gli spazi di lavoro che si configura come un trampolino di lancio per il business degli espositori nazionali e internazionali, in un momento in cui l’export nel settore per le aziende italiane registra un trend positivo. La Francia si afferma come primo mercato del settore, superando quota 80 milioni di euro di export.
Nei primi dieci mesi del 2016  le aziende italiane di arredo ufficio hanno registrato risultati particolarmente brillanti nei due mercati più importanti per il contract e la progettazione: il Regno Unito (+28,5%) e gli Stati Uniti (+30,4%).
spazi di lavoro

Ridefinire gli spazi di lavoro

Ma l’aspirazione di Workplace3.0 va ben oltre quella di rappresentare un’occasione di business. Il proposito è quello di essere “fucina di idee,  specchio e  promotore della ridefinizione stessa dell’idea di ufficio”. Che viene pensato non più come luogo di mera efficienza produttiva ma come habitat permeabile e dinamico, aperto alla  condivisione professionale e alla contaminazione con altre attività, in cui gli spazi siano definiti “più dai bisogni di chi ci lavora che dalle funzioni classiche dei diversi ambienti di un ufficio”
L’edizione 2017 di Workplace3.0 introdurrà nell’ambiente di lavoro una prospettiva fortemente orientata all’uomo e diventerà il palcoscenico di soluzioni progettuali pensate per incidere positivamente sul “work – life balance” e sulla motivazione.
Ecco allora che gli spazi di lavoro si fanno aperti, destrutturati e senza postazioni fisse, caratterizzati da ambienti informali e da arredi riconfigurabili sulla base delle necessità del momento.
Fra le proposte gli spazi di lavoro che verranno presentati a Workplace3.0 anche soluzioni per un”ufficio nomade”. Moduli mobili e “portatili” da impiantare dove occorre, che nascono dalla sempre più diffusa coincidenza tra spazi abitativi e spazi lavorativi.
Sempre più importante, infine, l’emergere di un diverso concetto di customizzazione, in cui lo spazio viene costruito su misura rispetto alle relazioni umane e professionali, e a esigenze come la sostenibilità ambientale ed economica.
[Photo: Courtesy Salone del Mobile.Milano]