carfagna – Business.it https://www.business.it I segreti del potere - Notizie e retroscena Fri, 20 Jan 2023 17:51:22 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://www.business.it/wp-content/uploads/2023/01/cropped-Favicon_Business.it_-32x32.jpg carfagna – Business.it https://www.business.it 32 32 Calderoli esasperato: “Querelo tutti!”. Carfagna: “Lasci perdere minacce” https://www.business.it/calderoli-esasperato-querelo-tutti-carfagna-lasci-perdere-minacce/ Tue, 03 Jan 2023 17:54:40 +0000 https://www.business.it/?p=106126 Il ministro agli Affari regionali e alle Autonomie, Roberto Calderoli, trova il modo per far parlare di sé dopo qualche mese di basso profilo: “Adesso basta con gli attacchi che sfociano in offese e anche di peggio”. Con chi ce l’ha Sono stato paziente per settimane ma adesso si è passato il limite, sono stanco… Read More »Calderoli esasperato: “Querelo tutti!”. Carfagna: “Lasci perdere minacce”

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Il ministro agli Affari regionali e alle Autonomie, Roberto Calderoli, trova il modo per far parlare di sé dopo qualche mese di basso profilo: “Adesso basta con gli attacchi che sfociano in offese e anche di peggio”.

Roberto Calderoli

Con chi ce l’ha Sono stato paziente per settimane ma adesso si è passato il limite, sono stanco di leggere sui quotidiani Il Mattino o il Messaggero frasi tipo lo ‘spacca Italia’ del ministro Calderoli riferito al disegno di legge sull’autonomia differenziata o lo strappo di Calderoli.

Io da ministro ho giurato sulla Costituzione, che sancisce l’unità nazionale, per cui scrivere che voglio spaccare l’Italia significa darmi dello spergiuro. Questa è diffamazione, forse addirittura calunnia, perché mi si attribuisce un’inventata volontà di spaccare il Paese”.

Mara Carfagna

Arriva la dura replica di Mara Carfagna, all’opposizione con il ruolo di presidente della federazione Azione-Italia Viva: “Il ministro Calderoli cerchi un percorso condiviso sull’autonomia, per una riforma che riduca le disuguaglianze e non le accresca. Tenga ben presente le parole chiare dette dal presidente Mattarella nel discorso di fine anno e si ricordi che riforme di questo peso, senza un consenso più largo di quello della maggioranza di governo, non hanno mai retto alla prova del voto popolare”.

E poi Carfagna commenta le minacce ai giornalisti: “Sono davvero un bruttissimo segnale le accuse, con tanto di minacce di querela, ai giornalisti del Messaggero e del Mattino, cui va la mia solidarietà. La stampa fa il suo dovere, che è quello di verificare e informare nella maniera più completa possibile. Calderoli accetti le critiche, si confronti nel merito e lasci perdere le querele”.

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Lucio Malan (FdI) shock in radio: “Gli omosessuali? Un abominio” https://www.business.it/lucio-malan-fdi-shock-in-radio-gli-omosessuali-un-abominio/ Tue, 22 Nov 2022 17:35:06 +0000 https://www.business.it/?p=101497 “Il motivo principale per cui sono passato a Fratelli d’Italia? Ad esempio la posizione del governo Draghi sulla Legge Zan, a cui io sono contrario”. Ha esordito così alla trasmissione di Radio Rai Uno, “Un giorno da pecora”, il capogruppo al Senato, Lucio Malan. I conduttori della trasmissione, però, gli domandano: “La chiesa valdese, di… Read More »Lucio Malan (FdI) shock in radio: “Gli omosessuali? Un abominio”

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“Il motivo principale per cui sono passato a Fratelli d’Italia? Ad esempio la posizione del governo Draghi sulla Legge Zan, a cui io sono contrario”.

Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato

Ha esordito così alla trasmissione di Radio Rai Uno, “Un giorno da pecora”, il capogruppo al Senato, Lucio Malan.

I conduttori della trasmissione, però, gli domandano: “La chiesa valdese, di cui lei fa parte, è però favorevole ai matrimoni omosessuali”. La risposta: “Ma non abbiamo il dovere di obbedienza, la chiesa valdese è fondata sulla Bibbia e non sulla gerarchia”.

La rabbia di Calenda, Di Maio e Letta dopo la caduta di Draghi
Carlo Calenda

L’intervista è proseguita sull’argomento: “Sulla Bibbia c’è scritto che i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono vietati?”. Risponde Malan: “C’è scritto di peggio, e in modo anche più esplicito. Non sui matrimoni, ovviamente, a cui nessuno aveva pensato duemila anni fa. C’è scritto che l’omosessualità è un abominio, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento”, ha detto il senatore.

Mara Carfagna

Non si sono fatti attendere i commenti di riprovazione e scandalo. I primi a rispondere sono Carlo Calenda, di Azione, e Mara Carfagna, presidente del partito di Calenda ed ex “collega” del questore Malan ai tempi di Forza Italia.

Così Carlo Calenda: “Non so come qualificare queste esternazioni. Personalmente le considero indegne e sintomo di una profonda ignoranza. Se le nostre regole derivassero dal vecchio testamento non saremmo molto diversi dai talebani. Per fortuna abbiamo avuto il Vangelo e lo Stato laico”.

E anche il tweet di Carfagna:

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Carfagna “spara” su Salvini: sui vaccini ora è scontro totale https://www.business.it/carfagna-spara-su-salvini-sui-vaccini-ora-e-scontro-totale/ Tue, 07 Sep 2021 10:58:19 +0000 https://www.business.it/?p=79727 Mara Carfagna contro Matteo Salvini, ennesimo atto. La ministra per il Sud e la Coesione Territoriale ha ribadito ancora una volta quanto lontane siano le posizioni di Forza Italia da quelle della Lega, auspicando l’estensione del Green pass e dell’obbligo vaccinale per scongiurare nuovi focolai di Covid e la necessità di ulteriori chiusure. Parole che… Read More »Carfagna “spara” su Salvini: sui vaccini ora è scontro totale

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Mara Carfagna contro Matteo Salvini, ennesimo atto. La ministra per il Sud e la Coesione Territoriale ha ribadito ancora una volta quanto lontane siano le posizioni di Forza Italia da quelle della Lega, auspicando l’estensione del Green pass e dell’obbligo vaccinale per scongiurare nuovi focolai di Covid e la necessità di ulteriori chiusure. Parole che sicuramente non faranno piacere al segretario del Carroccio.

Carfagna "spara" su Salvini: sui vaccini ora è scontro totale

“Il mio centrodestra crede nella scienza, non possiamo permetterci di richiudere scuole e imprese – ha spiegato Carfagna al Corriere della Sera – Salvini non voterà l’obbligo vaccinale? Il vaccino non è una camicia di forza, è l’unica soluzione per uscire dall’incertezza. Tra i lavoratori attivi le percentuali di vaccinati sono ancora insufficienti e tra gli over 50 ci sono oltre 3,5 milioni che non hanno ricevuto neanche una dose. Bisogna recuperare in fretta prima che il virus porti all’esplosione di una nuova ondata e ci obblighi ad altri lockdown che sarebbero insostenibili”.

Sulla possibilità di una fiducia per la conversione in legge al primo decreto Green Pass, Carfagna ha poi aggiunto: “È uno strumento estremo ma, in caso di incertezze di una parte della maggioranza, pienamente giustificato. Il governo ha il diritto di chiedere un chiaro sì o no sulla sua strategia contro il virus”.

Infine, Carfagna ha sottolineato il suo apprezzamento per le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ha detto che chi si sottrae al vaccino mette a rischio la vita degli altri: “Sono parole che dovevano essere pronunciate ed è importante che lo abbia fatto il garante dell’unità nazionale. Davanti a una pandemia che ha ucciso in Italia 130mila persone l’egoismo e i piccoli calcoli di fazione sono inaccettabili”.

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“Stron**”, “Tro**”: e la Carfagna fa cacciare (di peso) Sgarbi dall’Aula https://www.business.it/stron-tro-e-la-carfagna-fa-cacciare-di-peso-sgarbi-dallaula/ Thu, 25 Jun 2020 13:23:38 +0000 https://www.business.it/?p=66426 Portato via di peso dall’Aula dopo aver scatenato l’ennesima bagarre rivolgendosi con toni ormai famigliari, quelli dell’insulto e dello scherno, verso i suoi colleghi. Vittorio Sgarbi è stato ancora una volta protagonista di una pessima pagina della nostra storia politica, espulso mentre andavano in scena le dichiarazioni di voto sul decreto legge Intercettazioni-app Immuni.Ad allontanarlo… Read More »“Stron**”, “Tro**”: e la Carfagna fa cacciare (di peso) Sgarbi dall’Aula

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Portato via di peso dall’Aula dopo aver scatenato l’ennesima bagarre rivolgendosi con toni ormai famigliari, quelli dell’insulto e dello scherno, verso i suoi colleghi. Vittorio Sgarbi è stato ancora una volta protagonista di una pessima pagina della nostra storia politica, espulso mentre andavano in scena le dichiarazioni di voto sul decreto legge Intercettazioni-app Immuni.Ad allontanarlo è stata la presidente Mara Carfagna, che ha chiesto agli assistenti di Montecitorio di intervenire per mettere un freno a quanto stava accadendo sotto gli occhi di tutto. “Non può offendere i suoi colleghi, non può pronunciare parolacce”, ha affermato la deputata forzista, accusandolo di aver “trasformato l’Aula in uno show”. Il deputato di Noi con Italia-Usei, però non voleva abbandonare l’Emiciclo e gli assistenti hanno quindi dovuto trascinarlo di peso fuori dall’Aula.L’espulsione è arrivata dopo che Sgarbi ha anche insultato diversi deputati presenti, in particolare la collega Giusi Bartolozzi alla quale ha rivolto parole come “stro**” e “tro**” mentre veniva preso di forza per essere espulso. Un caos iniziato  subito dopo l’intervento di Sgarbi, in cui il deputato aveva chiesto una commissione d’inchiesta sul caso delle procure, parlando di una “nuova Tangentopoli”.Una commissione, aveva aggiunto, “contro la criminalità di magistrati che fanno l’opposto del loro lavoro”. E ancora: “Il Csm è un’associazione mafiosa”. A quel punto erano scoppiate le proteste: Sgarbi era stato richiamato più volte all’ordine, senza però risultati fino a quando la Carfagna non era passata alla richiesta di espulsione. Il ministro della Giustizia Bonafede ha poco dopo esrp

 

 

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Mara Carfagna blinda Conte: “Impossibile pensare di sostituire il premier” https://www.business.it/mara-carfagna-blinda-conte-impossibile-pensare-di-sostituire-il-premier/ Fri, 08 May 2020 08:34:03 +0000 https://www.business.it/?p=64130 Mara Carfagna in questi giorni ha il sorriso stampato in volto. La sua linea, quella di un ritorno di Forza Italia su posizioni più moderate e alternative al sovranismo di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, alla fine ha prevalso, con benefici per un partito in risalita nei sondaggi dopo tante picchiate negative. L’ex ministro, intervistata… Read More »Mara Carfagna blinda Conte: “Impossibile pensare di sostituire il premier”

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Mara Carfagna in questi giorni ha il sorriso stampato in volto. La sua linea, quella di un ritorno di Forza Italia su posizioni più moderate e alternative al sovranismo di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, alla fine ha prevalso, con benefici per un partito in risalita nei sondaggi dopo tante picchiate negative. L’ex ministro, intervistata da Marco Iasevoli per l’Avvenire, ha ribadito la bontà della sua scelta, confermando il sostegno a Conte, insostituibile in questo momento, e analizzando gli ostacoli più pericolosi lungo il cammino del governo nelle prossime settimane.Sul tema regolarizzazioni, la Carfagna ha spiegato: “Il ministro Bellanova ha il torto di non aver ascoltato le associazioni agricole un mese fa, quando tutta l’Europa si è organizzata per l’assunzione di braccianti con provvedimenti speciali per consentire il transito tra Paesi. Ma il Movimento 5S sta facendo ancora peggio: il dovere di una forza di governo in questo momento è collaborare, non imbastire polemiche per risalire nei sondaggi”. L’azzurra in queste ora ha segnalato anche il problema “di badanti e colf, unico presidio rimasto a migliaia di famiglie. Con le scuole chiuse l’aiuto domestico è indispensabile: servirebbe una regolarizzazione su modello di quella del 2009”.Di ribaltoni all’orizzonte, la Carfagna in questo momento non vede nemmeno l’ombra: “Cambiare governo e premier in questo momento è tecnicamente impossibile. Perdere anche una settimana nella gestione della Fase 2 della pandemia, che già fa acqua da tutte le parti, condannerebbe il Paese sotto il profilo economico, sociale e sanitario. L’opposizione deve lavorare per correggere gli errori più gravi e portare nel Palazzo la voce dell’Italia che vuole farcela”.Ma a far sorridere la Carfagna è soprattutto il recente smarcamento dai sovranisti su tutta la linea, dal ruolo di opposizione responsabile di Forza Italia ai rapporti con l’Europa: “Il progetto sovranista di un’uscita autarchica dalla crisi è utopista. Forse a qualcuno non è chiaro, ma i sovranisti europei sono quelli dell’ultradestra tedesca di Afd che vogliono bloccare il Quantitative easing della Bce, sono olandesi che alzano barricate contro gli eurobond. Le nostre distanze da questo mondo sono assolute e permanenti”. Infine l’affondo contro i Cinque Stelle: “Un mondo politicamente finito, senza più capi, con consenso dimezzato. Però sono loro a tenere i fili della maggioranza e restano un ostacolo a una gestione razionale dei tempi duri che ci aspettano”.

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Mara Carfagna smentisce l’appoggio a Conte: “Non sosterremo questo governo” https://www.business.it/mara-carfagna-smentisce-lappoggio-a-conte-non-sosterremo-questo-governo/ Tue, 11 Feb 2020 14:06:16 +0000 https://www.business.it/?p=59421 Si è parlato spesso in questi mesi del ruolo che potrebbe svolgere in futuro Mara Carfagna, da tempo in rotta con i vertici di Forza Italia che si sono ormai arresi all’idea di una posizione di subalternità alla Lega. Secondo l’ex ministro, sarebbe pericoloso lasciare la trazione del centrodestra in mano a Matteo Salvini e… Read More »Mara Carfagna smentisce l’appoggio a Conte: “Non sosterremo questo governo”

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Si è parlato spesso in questi mesi del ruolo che potrebbe svolgere in futuro Mara Carfagna, da tempo in rotta con i vertici di Forza Italia che si sono ormai arresi all’idea di una posizione di subalternità alla Lega. Secondo l’ex ministro, sarebbe pericoloso lasciare la trazione del centrodestra in mano a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. E così, dopo aver depositato il simbolo di Voce Libera, le voci su una sua possibile scissione da Berlusconi hanno iniziato a rincorrersi sempre più frequenti. Intervistata da quotidiano.net in occasione del suo tour per l’Italia per promuovere il suo progetto, la Carfagna ha chiarito alcune posizioni.Escludo categoricamente – ha confermato la Carfagna – alcun sostegno, diretto o indiretto, a questo governo. Voce Libera è un movimento nato per dare voce a quell’Italia profonda che chiede soluzioni e non propaganda, serietà e non demagogia. Negli ultimi anni abbiamo visto salire l’onda del malcontento e della protesta, e alcuni partiti sono stati bravi a raccoglierla. Ma credo che ora sia arrivato un momento di saturazione: la rissa permanente ha stancato. Ce l’ho con i sovranisti? Ma cosa significa sovranista? Se significa difendere gli interessi del Paese, anch’io sono sovranista. È sul come difenderli che dobbiamo intenderci. Io non credo che la strada giusta sia attaccare l’Europa, o fare accordi con la Cina, o pensare di sostituire l’alleanza con gli Stati Uniti con un’alleanza con la Russia”.“Movimento Cinque Stelle e Lega hanno incarnato il malcontento e hanno fallito. Oggi l’Italia è più povera e più divisa. Lega e M5s l’hanno isolata a livello internazionale. E non sono stati capaci di risolvere le tre emergenze denunciate in campagna elettorale: povertà, disoccupazione e sicurezza. Salvini è stato bravo nel diminuire gli sbarchi. Ma sul come l’ha fatto, io dissento. Penso che una destra liberale debba gestire il problema dell’immigrazione con serietà e anche con rigore: ma non con crudeltà. Il braccio di ferro con l’Europa non lo si fa lasciando centinaia di persone al largo sulle navi”.“Si è fatto credere che il problema dell’Italia fosse l’immigrazione: e invece è il lavoro. Infatti meno sbarchi non ha voluto dire meno disoccupati. Il futuro?Io penso che non si andrà a votare, e da una parte dico ‘purtroppo’, perché questo governo non ha una visione: ma dall’altra parte dico ‘per fortuna’, perché così avremo tempo per ricostruire un centrodestra moderato. Di cui ha bisogno tutto il Paese, non soltanto noi”.

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Carfagna in testa, chi sono i “responsabili” di Forza Italia pronti a sostenere Conte https://www.business.it/carfagna-in-testa-chi-sono-i-responsabili-di-forza-italia-pronti-a-sostenere-conte/ Fri, 10 Jan 2020 08:06:38 +0000 https://www.business.it/?p=57690 Il primo passo, alla fine, c’è stato. Dopo tanto parlare, Mara Carfagna e i suoi fedelissimi, quegli scontenti di Forza Italia che non si rassegnano all’idea di un ruolo subalterno alla Lega di Salvini, hanno abbassato il ponte levatoio, creando un primo collegamento con il governo Conte. L’associazione Voce Libera ha preso posizione sul tema… Read More »Carfagna in testa, chi sono i “responsabili” di Forza Italia pronti a sostenere Conte

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Il primo passo, alla fine, c’è stato. Dopo tanto parlare, Mara Carfagna e i suoi fedelissimi, quegli scontenti di Forza Italia che non si rassegnano all’idea di un ruolo subalterno alla Lega di Salvini, hanno abbassato il ponte levatoio, creando un primo collegamento con il governo Conte. L’associazione Voce Libera ha preso posizione sul tema del referendum sul taglio dei parlamentari, ritirando le firme e facendo così slittare il deposito in Cassazione. Un’iniziativa che ha visto al fianco della Carfagna un gruppo di parlamentari della sua corrente: Franco Dal Mas, Massimo Mallegni, Laura Stabile e Barbara Masini. A chiarire il motivo della scelta è stato proprio Mallegni: “Eravamo inizialmente animati da spirito referendario, poi abbiamo sentito puzza di morto: molti sostenitori del referendum si erano spesi solo per far sì che si tornasse a votare con mille seggi in palio. Una presa in giro”.Dietro quel gesto, però, c’è un futuro che per molte forze dell’opposizione, visibilmente preoccupate, è già scritto: una parte di dissidenti di Forza Italia è pronta a dare una mano al governo Conte. Anche perché la Carfagna, visto il logoramento dei rapporti con Berlusconi, “non ha più niente da perdere”, secondo chi la conosce bene. Ma la scelta della Carfagna ha aperto anche un altro, inedito scenario: Salvini, che pure in Parlamento era stato un sostenitore del taglio, ora è pronto ad attrezzarsi con i propri senatori per sostenere il referendum. Il motivo di questo voltafaccia? Neutralizzando il taglio, il leader della Lega avrebbe più seggi da promettere e quindi un’arma in più per indebolire ulteriormente il governo giallorosso, già costretto nelle ultime settimane a fare i conti con defezioni continue.

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L’ultima tentazione di Mara Carfagna: un partito di moderati a sostegno del governo https://www.business.it/lultima-tentazione-di-mara-carfagna-un-partito-di-moderati-a-sostegno-del-governo/ Fri, 03 Jan 2020 08:07:50 +0000 https://www.business.it/?p=57359 Mara Carfagna prepara le prossime mosse, in una Forza Italia sempre più in difficoltà e che Silvio Berlusconi, schiacciato da numeri sempre più preoccupanti, continua a guidare dritta dritta tra le braccia di Matteo Salvini, la bandiera bianca ormai già esposta al vento. Lei, l’ex ministro, vuole muoversi con cautela in uno scenario complicato, rafforzando… Read More »L’ultima tentazione di Mara Carfagna: un partito di moderati a sostegno del governo

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Mara Carfagna prepara le prossime mosse, in una Forza Italia sempre più in difficoltà e che Silvio Berlusconi, schiacciato da numeri sempre più preoccupanti, continua a guidare dritta dritta tra le braccia di Matteo Salvini, la bandiera bianca ormai già esposta al vento. Lei, l’ex ministro, vuole muoversi con cautela in uno scenario complicato, rafforzando innanzitutto il ruolo di Voce Libera, la sua personalissima creatura. Predica la calma ai suoi fedelissimi, in attesa di capire cosa succederà al governo durante il mese di gennaio. Ma riceve messaggi, soprattutto dai parlamentari del sud, che le chiedono uno strappo coraggioso.Come scrive La Repubblica, tante figure vicine alla Carfagna si dicono pronte a “far nascere un nuovo partito”. Presto, “non è più possibile rinviare”. Molti moderati si ribellano a una morte da salviniani. Vogliono tornare al centro, verso quel Giuseppe Conte che proprio in queste ore ha ribadito di voler rimanere impegnato in politica appena conclusa la sua esperienza, la seconda, da presidente del Consiglio. E che si trova di fronte, ora, 12 mesi decisivi, durante i quali Matteo Salvini farà di tutto per dare la spallata finale all’esecutivo, innanzitutto cercando di strappare altri senatori.Il caso Paragone è d’altronde l’ennesima conferma di una fibrillazione che sta scuotendo il Movimento Cinque Stelle e che potrebbe presto portare alla fuga di altri parlamentari, indebolendo così pericolosamente la tenuta del governo giallorosso. Conte, vista la difficoltà dei grillini, ha teso la mano a Di Maio, evitando la nascita di gruppi contiani pronti ad accogliere gli esuli pentastellati. Discorso diverso sarebbe però, ovviamente, per chi arriva da partiti non della maggioranza.In uno scenario come questo, diversi esponenti di Forza Italia chiedono a Mara Carfagna di fare un passo coraggioso: la nascita di un nuovo partito che dia il proprio sostegno al governo sulle riforme chiave, per poi arrivare alle elezioni proponendosi come un’alternativa moderata, di centrodestra, ai sovranisti. Un’idea che continua a tentare l’ex ministro, che predica la calma ma fatica a tenere a bada le sue truppe.

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Mara Carfagna guarda alle Sardine: “Siamo diversi, ma hanno delle buone idee” https://www.business.it/mara-carfagna-guarda-alle-sardine-siamo-diversi-ma-hanno-delle-buone-idee/ Sun, 22 Dec 2019 12:37:23 +0000 https://www.business.it/?p=56911 Continua a ripeterlo a ogni occasione possibile, “Forza Italia è casa mia”. Ma Mara Carfagna continua a guardarsi intorno e riflettere sul suo futuro politico, ferma su posizioni che la vedono determinata a non morire salviniana come invece tanti azzurri si sono rassegnati a fare. Dopo il lancio di Voce Libera, i sospetti che volesse… Read More »Mara Carfagna guarda alle Sardine: “Siamo diversi, ma hanno delle buone idee”

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Continua a ripeterlo a ogni occasione possibile, “Forza Italia è casa mia”. Ma Mara Carfagna continua a guardarsi intorno e riflettere sul suo futuro politico, ferma su posizioni che la vedono determinata a non morire salviniana come invece tanti azzurri si sono rassegnati a fare. Dopo il lancio di Voce Libera, i sospetti che volesse mettersi in proprio e abbandonare Berlusconi sono cresciuti. In un’intervista rilasciata a Giovanna Vitale su Repubblica, però, ha chiarito le sue posizioni. Rispondendo al Cavaliere, che bollava la sua iniziativa come “divisiva”: “Saranno i fatti a dimostrare il contrario”.“Voce Libera nasce per aggregare. Mi stanno arrivando tantissime richieste di adesione da parte di persone che hanno lasciato Fi e che ora vogliono tornare. Gente a cui piace la nostra associazione perché capace di coinvolgere anche chi fa fatica a indossare una casacca di partito ma condivide i valori di un centrodestra europeista, liberale e garantista”. Su Salvini: “Le sue ultime dichiarazioni mi sembrano più concilianti. E poi a dirla tutta anche noi siamo sovranisti: siamo cioè per difendere gli interessi dell’Italia, che non si realizzano attaccando l’Europa”.Il futuro di Forza Italia: “Berlusconi ha ribadito che non si farà annettere da Salvini e io gli credo. Voce Libera non è un partito e non è una corrente di Fi. Si propone di offrire un contributo di proposte a quell’area moderata e liberale che vorrebbe uno sguardo lungo sul futuro e si ritrovano ostaggio di politici che pensano solo al breve. Ma i politici non sono tutti influencer. Salvini? Io penso che la gente voglia competenza, non improvvisazione. Le Sardine? Il loro manifesto politico, vicino al centrosinistra, è lontano dal mio, ma il loro manifesto è condivisibile in molti punti”.della Carfagna, quindi, è un “tentativo di mettere benzina nel motore dell’area liberale. Una convergenza con il movimento di Toti? Per il momento no. Lui ha fatto un partito, abbiamo percorsi diversi. Un incontro con Renzi? A oggi è difficile immaginarlo, lui sostiene un governo di sinistra con i grillini e Di Maio ministro degli Esteri. Stiamo in due metà diverse del campo. Noi in aiuto dell’esecutivo? Non faremo mai da stampella a questo governo di sinistra che sta facendo solo danni al Paese”.

“È guerra!” E questa volta è alle porte dell’Italia

 

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Berlusconi, ultimatum a Mara Carfagna: “Decida se restare o no” https://www.business.it/berlusconi-ultimatum-a-mara-carfagna-decida-se-restare-o-no/ Sun, 10 Nov 2019 10:13:13 +0000 https://www.business.it/?p=54568 Gioco delle parti o vera e propria rottura all’orizzonte? Che tra Mara Carfagna e Silvio Berlusconi i rapporti non siano troppo distesi è cosa nota a tutti. La svolta salviniana di Forza Italia, voluta da un Cavaliere ormai completamente subalterno alla Lega, non è piaciuta affatto all’ex ministro, che ha sottolineato come il partito sia… Read More »Berlusconi, ultimatum a Mara Carfagna: “Decida se restare o no”

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Gioco delle parti o vera e propria rottura all’orizzonte? Che tra Mara Carfagna e Silvio Berlusconi i rapporti non siano troppo distesi è cosa nota a tutti. La svolta salviniana di Forza Italia, voluta da un Cavaliere ormai completamente subalterno alla Lega, non è piaciuta affatto all’ex ministro, che ha sottolineato come il partito sia ormai diventato altro, sempre più vicino alla destra estrema e sempre meno punto di riferimento per i moderati italiani. Berlusconi, da par suo, aveva tuonato invitando tutti alla responsabilità in un momento politicamente molto delicato. Si è cercato di ricucire lo strappo, a quanto pare però inutilmente.“La cena di ieri non è servita, Mara Carfagna decida se restare o andare via…” sono state le parole di Berlusconi riportate dall’Ansa dopo l’incontro a tavola tra i due big del partito. Una frase che suona un po’ come un ultimatum, della serie: “Decida ora o taccia per sempre”. Il tutto con lo spettro di Matteo Renzi all’orizzonte, che continua a tentare l’ex ministro spingendola a fare un passo verso la sua nuova creatura politica, Italia Viva.Se Renzi dichiarasse di non voler sostenere più il governo di sinistra ma di avere altre ambizioni, Forza Italia Viva potrebbe essere una suggestione” aveva scherzato nelle ore precedenti Mara Carfagna. Una battuta? Forse. Ma in tanti hanno voluto vederci qualcosa di più, nonostante la stessa Carfagna avesse precisato più volte di non volersi avvicinare a Renzi. Aggiungendo anche che il suo campo politico sarebbe “rimasto sempre il centrodestra”.“Oggi io e Renzi siamo in due metà campo diverse. Non so cosa accadrà nei prossimi giorni, ma molti dopo 25 anni non si sentono a proprio agio in Forza Italia, oggi si sentono a casa d’altri” era stato il ragionamento di Carfagna. Un appello, scrive ancora l’Ansa, che la deputata avrebbe rinnovato ieri sera durante una cena con l’ex Cav, occasione in cui è tornata a esprimere la sua contrarietà alla “sudditanza psicologica” nei confronti della Lega, emersa anche in occasione del voto sulla Commissione Segre: “un errore che mette in ombra i valori della rivoluzione liberale lanciata da Silvio Berlusconi nel ’94”.

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Tutti in fuga da Forza Italia: 50 parlamentari pronti a lasciare Berlusconi https://www.business.it/tutti-in-fuga-da-forza-italia-50-parlamentari-pronti-a-lasciare-berlusconi/ Mon, 04 Nov 2019 07:47:57 +0000 https://www.business.it/?p=54318 Una ferita che doveva piano piano guarire, in maniera naturale. E che invece è andata peggiorando giorno dopo giorno, fino a diventare pericolosa per la sopravvivenza stessa. Forza Italia è un partito che rischia di crollare da un momento all’altro, segnato da una spaccatura profonda tra un leader che ha perso ormai il proprio ruolo… Read More »Tutti in fuga da Forza Italia: 50 parlamentari pronti a lasciare Berlusconi

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Una ferita che doveva piano piano guarire, in maniera naturale. E che invece è andata peggiorando giorno dopo giorno, fino a diventare pericolosa per la sopravvivenza stessa. Forza Italia è un partito che rischia di crollare da un momento all’altro, segnato da una spaccatura profonda tra un leader che ha perso ormai il proprio ruolo sullo scenario politico e una parte di ex fedelissimi che gli contesta un totale appiattimento sulla linea salviniana, una resa incondizionata alla destra sovranista.La ribellione, per ora rimasta all’interno dei confini del recinto, fa capo a Mara Carfagna, la più scontenta del ritorno di fiamma tra gli azzurri e i verdi della Lega. A settembre organizzò una cena con 55 forzisti, nelle scorse ore è andata all’attacco dei colleghi dicendosi sdegnata dall’astensione di fronte all’istituzione della Commissione Segre, non supportata col voto dal centrodestra. Una voce non certo isolata: in 24 ci hanno già messo la faccia e hanno firmato un documento per chiedere al presidente Berlusconi di dare una sterzata alla linea del partito.Le voci di una rottura all’orizzonte si fanno sempre più forti: stando a quanto trapela dagli ambienti forzisti, sarebbero addirittura una cinquantina i parlamentari pronti a seguire Mara Carfagna in caso di strappo definitivo dal Cavaliere, un colpo probabilmente di grazia per un partito già crollato recentemente nelle preferenze degli italiani (oggi è intorno al 6%, lontanissimo dai fasti di un tempo).Gli aspiranti scissionisti contestano d’altronde a Berlusconi proprio la perdita di voti, evidente: chinare costantemente il capo di fronte a Salvini ha spinto gli elettori a rifugiarsi altrove, non trovando più in Forza Italia un elemento di discontinuità rispetto agli estremismi sovranisti. Persino Renato Brunetta, che aveva disertato non a caso la piazza di San Giovanni a Roma, viene dato ormai con la valigia in mano. 

“Non vi meritate mia madre”. La lettera, rabbiosa, del figlio di Liliana Segre

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Halloween azzurro: Berlusconi vede nella Carfagna lo spettro di Fini https://www.business.it/halloween-azzurro-berlusconi-vede-nella-carfagna-lo-spettro-di-fini/ Fri, 01 Nov 2019 09:37:16 +0000 https://www.business.it/?p=54229 Silvio Berlusconi vede le streghe, nella notte di Halloween. Niente maschere, niente costumi. A spaventarlo sono un nome e uno cognome precisi, Mara Carfagna, la “ribelle” di Forza Italia che sta facendo perdere la pazienza al leader, timoroso di un possibile strappo: “Adesso basta, Mara non può continuare a fare il controcanto. Sta diventando come… Read More »Halloween azzurro: Berlusconi vede nella Carfagna lo spettro di Fini

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Silvio Berlusconi vede le streghe, nella notte di Halloween. Niente maschere, niente costumi. A spaventarlo sono un nome e uno cognome precisi, Mara Carfagna, la “ribelle” di Forza Italia che sta facendo perdere la pazienza al leader, timoroso di un possibile strappo: “Adesso basta, Mara non può continuare a fare il controcanto. Sta diventando come  Fini…”. Un paragone non certo illustre, nella mente del leader maximo del partito, e che però sintetizza perfettamente il suo stato d’animo.Berlusconi, d’altronde, alla Carfagna è sempre stato molto legato. L’ha voluta in Parlamento, l’ha promossa piano piano lungo la scala gerarchica azzurra. Vicepresidente alla Camera, coordinatrice dei forzisti. Oggi, teme il tradimento proprio da parte di una delle sue più care “creature” politiche. Una politica che si è riaccesa dopo l’astensione degli esponenti FI sulla mozione Segre per istituire una Commissione straordinaria per il contrasto ai fenomeni dell’intolleranza e dell’istigazione all’odio e alla violenza.La Carfagna non aveva perso un secondo a mostrare il proprio disappunto: “La mia Forza Italia avrebbe votato a favore. Stiamo tradendo i nostri valori”. L’ennesima dichiarazione contraria alla linea del partito che ha fatto sbottare Silvio: “Ora ha stufato” è stata l’esplosione del Cavaliere. Che ha poi aggiunto: “Sta facendo come Toti e Fini, cerca la legittimazione dai nostri detrattori solo per farci male. Ormai si è montata la testa”.Silvio ha tentato di salvare il salvabile con una nota: “Mi aspetto che nel Movimento che ho fondato nessuno si permetta di avanzare dei dubbi sul nostro impegno a fianco di Israele e del popolo ebraico, contro l’antisemitismo e ogni forma di razzismo”. Poi l’affondo: “Le discussioni, sempre legittime, si fanno all’interno e non a colpi di agenzia”. O dentro o fuori, niente mezze misure. Un messaggio con un destinatario preciso, Mara Carfagna. Attesa, ora, a una presa di posizione decisa. 

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La speranza in un’altra destra è tutta nel coraggio di Mara Carfagna https://www.business.it/la-speranza-in-unaltra-destra-e-tutta-nel-coraggio-di-mara-carfagna/ Sun, 20 Oct 2019 08:49:14 +0000 https://www.business.it/?p=53594 Una speranza c’è e, come spesso accade di questi tempi, è donna. Si chiama Mara Carfagna, la donna che ha avuto il coraggio di dire no alla discesa in piazza negli orrori salviniani, con Forza Italia che per paura di restare indietro rispetto al resto dell’opposizione ha scelto di abbracciare l’odio di strada, gli slogan… Read More »La speranza in un’altra destra è tutta nel coraggio di Mara Carfagna

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Una speranza c’è e, come spesso accade di questi tempi, è donna. Si chiama Mara Carfagna, la donna che ha avuto il coraggio di dire no alla discesa in piazza negli orrori salviniani, con Forza Italia che per paura di restare indietro rispetto al resto dell’opposizione ha scelto di abbracciare l’odio di strada, gli slogan feroci e populisti, la strategia di chi da mesi e mesi nutre gli italiani con la rabbia più esasperata invece di offrire loro soluzioni.C’è un oceano a separare il mondo delle fake news, delle teorie cospiratorie, degli ammiccamenti ai Trump e ai Putin di turno, e quella donna che non si è piegata in nome del solo consenso elettorale. Una destra diversa, alternativa nel senso più genuino del termine, che non si vergogna a prendere sempre e comunque le distanze dai rigurgiti fascisti che continuano di tanto in tanto a fare capolino nella galassia sovranista, puntualmente giustificati dai leader di turno che ne minimizzano furbescamente il peso.Arriverà il momento, probabilmente, in cui la Carfagna e chi la pensa come lei dovrà fare una scelta di campo ben più netta: provare a portare avanti la propria battaglia dentro la pericolante Forza Italia, in balia di onde che ora avvicinano e ora allontanano dal duo Salvini-Meloni, o allontanarsi definitivamente, dar vita a una nuova esperienza politica dichiaratamente allergica a sovranisti, neofascisti e populisti. Renzi, scrive il Fatto Quotidiano, l’ha già capito e la corteggia, tentando di portarla sul palco della Leopolda.La Carfagna per ora da questo orecchio non vuole sentire, e dall’ex premier continua a tenersi a debita distanza. Ma con molti suoi colleghi azzurri ha ormai poco a che spartire. Non ci sono elezioni in vista, parlare di strategie e alleanze è prematuro. Intanto, però, è giusto elogiare la determinazione di chi non sacrifica i propri ideali sull’altare dei sondaggi. Una donna, ancora una volta, coraggiosissima.

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Quell’Italia che ha un disperato bisogno di una destra moderata, buona https://www.business.it/quellitalia-che-ha-un-disperato-bisogno-di-una-destra-moderata-buona/ Fri, 18 Oct 2019 12:25:08 +0000 https://www.business.it/?p=53544 Può esistere ancora una Forza Italia dopo la marcia su Roma? Il sì di Berlusconi a Salvini, travagliato, ha aperto probabilmente l’ultimo capitolo della storia di un partito ormai in rapida discesa, in calo nei consensi e lontanissimo dai fasti di un tempo. La scelta del Cav è stata precisa: rendersi subalterno alla destra di… Read More »Quell’Italia che ha un disperato bisogno di una destra moderata, buona

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Può esistere ancora una Forza Italia dopo la marcia su Roma? Il sì di Berlusconi a Salvini, travagliato, ha aperto probabilmente l’ultimo capitolo della storia di un partito ormai in rapida discesa, in calo nei consensi e lontanissimo dai fasti di un tempo. La scelta del Cav è stata precisa: rendersi subalterno alla destra di piazza, quella che ribolle odio e ricorre ai facili slogan piuttosto che rimboccarsi le maniche, pur di non perdere quel briciolo di consenso che gli è rimasto. Il resto, se lo è già pappato Salvini.“L’adesione alla manifestazione di domani organizzata dalla Lega in piazza S. Giovanni segna la fine di Forza Italia, e, con lei, anche del centrodestra” ha commentato Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia. Mara Carfagna, che in Forza Italia colloca la sua storia politica ma non ha mai accettato l’asservimento alla Lega, è scattata a sua volta, bollando come “errore” l’adesione alla “Marcia su Roma” salviniana in programma il prossimo 19 ottobre nella capitale.Dello stesso tenore il pensiero di Filippo Rossi, autore di un manifesto per la Buona Destra raccolto nel libro “Dalla parte di Jekyll”, da poco uscito in tutte le librerie: “Forza Italia ha fatto una scelta precisa. Quella di dire no a una destra sana, equilibrata, civile e alternativa a Salvini per abbracciarne, invece, una feroce, bestiale, che si nutre delle paure dei cittadini”.A suscitare polemiche, in particolar modo, la probabile presenza di CasaPound al corte organizzato dal Carroccio. Un’adesione che gli organizzatori hanno cercato di minimizzare, sostenendo che le porte saranno aperte a tutti, ma che ha un peso specifico non indifferente. Berlusconi ha scelto di esserci comunque, spazzando via in un colpo solo la storia del suo stesso partito. Non tutti, a quanto pare, sembrano disposti a rimanere sulla nave che naufraga.

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Il coraggio della Carfagna: “Io non vado in piazza insieme agli estremisti” https://www.business.it/il-coraggio-della-carfagna-io-non-vado-in-piazza-insieme-agli-estremisti/ Fri, 18 Oct 2019 06:35:30 +0000 https://www.business.it/?p=53515 Teoricamente ricompattato e pronto a dare battaglia al governo giallorosso, colpo su colpo, il centrodestra è in realtà un corpo frammentato, pieno di tensioni interne difficili (se non impossibili) da superare. A Perugia si sono ritrovati in una conferenza stampa Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, tutti insieme a sostegno della candidata governatrice, Donatella Tesei… Read More »Il coraggio della Carfagna: “Io non vado in piazza insieme agli estremisti”

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Teoricamente ricompattato e pronto a dare battaglia al governo giallorosso, colpo su colpo, il centrodestra è in realtà un corpo frammentato, pieno di tensioni interne difficili (se non impossibili) da superare. A Perugia si sono ritrovati in una conferenza stampa Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, tutti insieme a sostegno della candidata governatrice, Donatella Tesei (ex sindaca di Montefalco e senatrice della Lega). Ma la pace è durata poco.La coalizione si è spaccata sull’eventualità di partecipare tutti insieme alla manifestazione indetta da Salvini per manifestare contro il governo, con la probabile presenza di CasaPound tra le sigle che sfileranno. Berlusconi ha cercato di smorzare i toni, dicendo che sarà comunque presente a Roma e cercando di bollare con un serafico “non mi interessa” ogni domanda sulla possibile partecipazione dell’estrema destra. Nel suo partito, però, in molti hanno mostrato posizioni diverse. A farsi interprete dei malumori è stata Mara Carfagna, da più parti considerata l’avversaria di Salvini nel partito di Berlusconi: “È giusto manifestare contro una manovra fatta di tasse e debito pubblico – dice – ma ritrovarsi in piazza fianco a fianco con esponenti di estrema destra, che hanno annunciato la propria presenza sabato a San Giovanni, non potrebbe che creare difficoltà in chi, come me, ha vissuto e condiviso la storia e i valori rappresentati negli ultimi 25 anni da Forza Italia”.Quindi la conclusione: “Per questo condivido le perplessità già esposte da autorevoli colleghi e l’invito rivolto al mio partito a riflettere sulla partecipazione a una manifestazione che sta assumendo una connotazione ben distante dalle nostre radici liberali, moderate, riformiste”. Stesse posizioni espresse dal senatore Lucio Malan e dal deputato Osvaldo Napoli. L’ennesima prova delle divisioni all’interno del partito di Berlusconi.

L’ennesima testimonianza di come esistano, di fatto, due destre che non possono stare assieme. Quella di chi va in piazza a urlare rabbia contro tutti e tutti e quella di chi, con fatica, cerca di costruire un percorso politico serio, ragionato. Per il bene del Paese. La Carfagna sembra essersene accorta. Il Cavaliere no, o forse semplicemente preferisce non vederlo.

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“Mai in piazza con Salvini”: la rabbia dei big di Forza Italia, pronti alla scissione https://www.business.it/mai-in-piazza-con-salvini-la-rabbia-dei-big-di-forza-italia-pronti-alla-scissione/ Wed, 16 Oct 2019 13:35:46 +0000 https://www.business.it/?p=53445 Continua a mostrare crepe quella che un tempo era la formazione politica più solida del Paese, Forza Italia, e che ora rischia pericolosamente di sfaldarsi sotto le mani del suo padre padrone Silvio Berlusconi, alle prese con un complesso conflitto interiore (per una volta non d’interessi) che lo vede porsi nei confronti di Matteo Salvini… Read More »“Mai in piazza con Salvini”: la rabbia dei big di Forza Italia, pronti alla scissione

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Continua a mostrare crepe quella che un tempo era la formazione politica più solida del Paese, Forza Italia, e che ora rischia pericolosamente di sfaldarsi sotto le mani del suo padre padrone Silvio Berlusconi, alle prese con un complesso conflitto interiore (per una volta non d’interessi) che lo vede porsi nei confronti di Matteo Salvini a tratti come alleato e di tanto in tanto come rivale. L’adesione di Forza Italia alla manifestazione indetta dalla Lega sabato prossimo contro il governo ha infatti mandato su tutte le furie quell’ala più moderata che fa capo a Mara Carfagna, contraria alla partecipazione alla kermesse e convinta di dover prendere le distanze dalle urla di piazza di Salvini. Berlusconi, invece, non solo ha detto sì, ma ha anche anticipato la sua volontà di salire sul palco, spiazzando un po’ tutti. Non bastasse, Salvini in un’intervista al Foglio ha da poco dichiarato: “Non si possono proporre le ricette del ’94 agli italiani del 2020. Bisogna guardare avanti con immaginazione e fantasia”. Un chiaro riferimento alla discesa in campo berlusconiana e un superamento virtuale di quella fase politica, con annessa rottamazione del vecchio centrodestra che fa ancora capo al Cav.La Carfagna, insieme ad Antonio Tajani, Anna Maria Bernini, Mariastella Gelini e Sestino Giacomoni, ha subito drizzato le antenne. Perché Salvini, ai suoi occhi, continua a provocare, nell’intento di rubare ulteriore consenso a Berlusconi. E il Cavaliere, invece di reagire duramente, si prostra ai suoi piedi. Una situazione di insofferenza totale che potrebbe presto spingere alcuni big del partito alla clamorosa scissione.

Mamma e figlio morti in mare, i commenti choc dei sovranisti: “Ve la siete cercata”

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Carfagna, altro che inciuci: “Con Renzi non prenderei nemmeno un caffè” https://www.business.it/carfagna-altro-che-inciuci-con-renzi-non-prenderei-nemmeno-un-caffe/ Thu, 19 Sep 2019 12:08:46 +0000 https://www.business.it/?p=52219 “Svegliamoci, ricominciamo a fare politica, smettiamo di regalare gli elettori agli altri”. Queste le parole d’ordine pronunciate da Mara Carfagna durante l’ormai celebre cena con alcuni esponenti di Forza Italia a lei vicina, un incontro che aveva fatto scattare sospetti di possibili scissioni all’orizzonte, all’insaputa di Berlusconi. “Ho sentito il presidente prima e dopo –… Read More »Carfagna, altro che inciuci: “Con Renzi non prenderei nemmeno un caffè”

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“Svegliamoci, ricominciamo a fare politica, smettiamo di regalare gli elettori agli altri”. Queste le parole d’ordine pronunciate da Mara Carfagna durante l’ormai celebre cena con alcuni esponenti di Forza Italia a lei vicina, un incontro che aveva fatto scattare sospetti di possibili scissioni all’orizzonte, all’insaputa di Berlusconi. “Ho sentito il presidente prima e dopo – chiarisce invece la diretta interessata a La Stampa, intervistata da Ugo Magri – Ha ben colto lo spirito dell’ iniziativa. Che non era una congiura carbonara”.All’orizzonte non c’è nemmeno l’ipotesi di un’alleanza con Renzi, fresco di strappo dal Partito Democratico: “Per noi è un competitor che tenta di indebolirci, prova ne è la senatrice di Forza Italia appena passata da lui. Una cena? Macché, con lui non prenderei nemmeno un caffè. Abbiamo buoni rapporti con tutti ma inciuci con nessuno”.La Carfagna ha poi preso le distanze dall’iniziativa della Lega di presentare un referendum per la legge elettorale: “Prendere da soli un’iniziativa del genere e pretendere che Forza Italia aderisca a cose fatte è stato un errore. Serve un patto di consultazione preventiva, le decisioni di questo peso vanno condivise. Nel centrodestra che io conosco e che ha governato il Paese, non ha mai funzionato così. Certo Berlusconi non si comportava in questo modo con la Lega”.In piazza con Salvini? Forse. “Ma a una condizione: che non siano benvenute né Forza Nuova né Casapound. O si guarda al centrodestra oppure si strizza l’occhio all’ estremismo. Bisogna scegliere da che parte stare”. Per il futuro, invece, “servirà una vera riforma fiscale che rilanci il Nord, una grande battaglia europea per fare del Mezzogiorno una “no-tax” area, un’azione seria per alzare stipendi e salari fermi da vent’anni”.

Forza Italia e le sirene moderate: Carfagna convoca i suoi. Berlusconi trema

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La Carfagna contro i sovranisti: “Salvini-Meloni? Quella non è la nostra piazza” https://www.business.it/la-carfagna-contro-i-sovranisti-salvini-meloni-quella-non-e-la-nostra-piazza/ Tue, 10 Sep 2019 08:00:43 +0000 https://www.business.it/?p=51817 Sempre più punto di riferimento di una Forza Italia che ha iniziato un percorso faticoso, quello che la vedrà intenta a smarcarsi dal becero populismo del duo Meloni-Salvini, sempre più vicini, e ritagliarsi uno spazio come alternativa moderata nell’emisfero destro della politica italiana. Lontani da certi toni violenti, aggressivi, dalla cattiveria che è sempre più… Read More »La Carfagna contro i sovranisti: “Salvini-Meloni? Quella non è la nostra piazza”

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Sempre più punto di riferimento di una Forza Italia che ha iniziato un percorso faticoso, quello che la vedrà intenta a smarcarsi dal becero populismo del duo Meloni-Salvini, sempre più vicini, e ritagliarsi uno spazio come alternativa moderata nell’emisfero destro della politica italiana. Lontani da certi toni violenti, aggressivi, dalla cattiveria che è sempre più iscritta nel dna di Lega e Fratelli d’Italia. Lei, Mara Carfagna, continua a raccogliere consensi, da molti indicata come la leader del futuro.E proprio mentre il duo neroverde scendeva in piazza, a pochi passi da Montecitorio, per inscenare una protesta contro il governo Conte 2.0 scandita da cori, striscioni e qualche immancabile saluto romano, faceva notizia l’assenza proprio di Forza Italia, che alla chiamata alle armi della Meloni ha risposto “no, grazie”. Una scelta condivisa dalla stessa Carfagna, che ha sottolineato la propria lontananza da certi mondi.“Io capisco quella piazza, che ha espresso sconcerto per un governo che non rappresenta la maggioranza degli italiani. Ma non era la nostra piazza. La protesta non è mai stata nel dna di Forza Italia, fatta eccezione per la manifestazione contro la finanziaria del governo Prodi nel dicembre 2006 che metteva le mani nelle tasche dei cittadini. Detto questo, se avessimo mandato una delegazione in rappresentanza del partito, credo che non avremmo sbagliato”.Intervistata da Repubblica, la Carfagna ha poi aggiunto: “questa crisi insegna che il sovranismo da solo va a sbattere. Inseguire il leader leghista sul suo terreno è stato patetico. Infatti abbiamo dimezzato i consensi. I nostri elettori oggi sono disorientati e delusi. Bisogna riconquistare la loro fiducia, non sarà facile. II sovranismo, non lo nego, è presente in una fetta dell’elettorato del centrodestra, ma certo non può essere egemone. Resto convinta che il sovranismo può andar bene se è difesa dei confini e orgoglio nazionale. Se diventa isolazionismo, allora è un danno per i cittadini e per le imprese”.

I giovani non credono più in Salvini: crollo di consensi tra gli under 35

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La Carfagna difende il ministro Bellanova: “Chi la insulta deve vergognarsi” https://www.business.it/la-carfagna-difende-il-ministro-bellanova-chi-la-insulta-deve-vergognarsi/ Fri, 06 Sep 2019 11:49:15 +0000 https://www.business.it/?p=51712 “La ministra Teresa Bellanova ha dimostrato impegno e competenza fin dalla più giovane età”. Anche Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, sceglie di prendere posizione contro gli insulti e le offese indirizzati al ministro Teresa Bellanova. “Combatterò i suoi provvedimenti quando mi troveranno in disaccordo, come la democrazia ci consente” evidenzia. “Si… Read More »La Carfagna difende il ministro Bellanova: “Chi la insulta deve vergognarsi”

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“La ministra Teresa Bellanova ha dimostrato impegno e competenza fin dalla più giovane età”. Anche Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, sceglie di prendere posizione contro gli insulti e le offese indirizzati al ministro Teresa Bellanova. “Combatterò i suoi provvedimenti quando mi troveranno in disaccordo, come la democrazia ci consente” evidenzia. “Si vergogni chi la insulta per l’abito, l’aspetto e il titolo di studio”.La Bellanova era finita nel mirino di alcuni utenti maleducati nel corso delle scorse ore dopo la sua prima apparizione pubblica, scelta per entrare a far parte dello staff del governo giallorosso formato dalle forze congiunte di Movimento Cinque Stelle e Pd. Le prime accuse contro la nuova titolare delle Politiche Agricole erano arrivate sul fronte curriculum, considerato dai detrattori non abbastanza corposo da giustificare l’affidamento dell’incarico. Una polemica morta sul nascere, considerando come i colleghi della Bellanova avevano prontamente sottolineato le sue tante esperienze passate: bracciante agricola, sindacalista, sottosegretario al Lavoro nel governo Renzi e viceministro dello Sviluppo economico con Gentiloni. Non proprio l’ultima arrivata, insomma. A quel punto il target si era spostato sul vestito, blu e vistoso, scelto per andare a giurare insieme agli altri esponenti del governo.Il primo colpo era stato dell’ex Forza Italia Capezzone: “Carnevale? Halloween?” twittava il giornalista, scatenando gli utenti contrari all’accordo giallorosso che avevano subito rilanciato con altri insulti, come “Balena blu”. L’ennesima testimonianza, tristissima, di come ancora oggi per una donna in Italia è impossibile non passare attraverso le forche caudine dell’aspetto fisico.

Anche la Lega chiede la sua poltrona: il sogno nascosto di Salvini

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L’appello della Carfagna: “Creiamo una nuova destra, alternativa a Pd e 5 Stelle” https://www.business.it/lappello-della-carfagna-creiamo-una-nuova-destra-alternativa-a-pd-e-5-stelle/ Fri, 30 Aug 2019 07:25:38 +0000 https://www.business.it/?p=51337 Un vero e proprio appello, quello lanciato da Mara Carfagna attraverso le pagine de Il Foglio. Rivolto innanzitutto alle destre del Paese, quelle che non si rassegnano a un ruolo di totale subalternità alla politica sovranista di Salvini e pensano, anzi, che l’alleanza Pd-Cinque Stelle possa aprire nuovi spazi di manovra. La soluzione, però, non… Read More »L’appello della Carfagna: “Creiamo una nuova destra, alternativa a Pd e 5 Stelle”

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Un vero e proprio appello, quello lanciato da Mara Carfagna attraverso le pagine de Il Foglio. Rivolto innanzitutto alle destre del Paese, quelle che non si rassegnano a un ruolo di totale subalternità alla politica sovranista di Salvini e pensano, anzi, che l’alleanza Pd-Cinque Stelle possa aprire nuovi spazi di manovra. La soluzione, però, non può essere una banale corsa tra le braccia della Lega: “Non lo era e non lo è, se non si cambia paradigma, come ha dimostrato tra l’altro la ‘rivelazione’ dell’offerta di premiership rivolta da Salvini a Di Maio”.“La destra sovranista – spiega la Carfagna – ha fatto scelte di campo che costituiscono una rottura radicale con il modello di centrodestra liberale maggioritario nel Paese fino al 2018. Si è collocata contro l’Europa. In posizione ambigua rispetto agli Usa e all’alleanza occidentale. In politica economica ha avallato scelte assistenzialiste e improduttive e coltivato nicchie elettorali (vedi Quota 100) piuttosto che una visione di sviluppo all’altezza. Ha spaccato la società italiana con messaggi d’odio. Ha sdoganato sentimenti xenofobi che confinano col razzismo”.E ancora: “La destra repubblicana e liberale ha pagato un prezzo altissimo al tentativo di restare politicamente collegata a questa narrazione. Il sovranismo è un’illusione perché la battaglia per l’Italia si combatte stringendo alleanze, non distruggendole. Liberiamoci dai complessi di inferiorità. Usciamo dalla gabbia che ci hanno costruito intorno i nostri alleati con la collaborazione dei filo-sovranisti a oltranza di casa nostra che, persino davanti al tracollo dei sondaggi, hanno ostinatamente rifiutato di riconsiderare la linea del vassallaggio alla Lega. Recuperiamo una visione autonoma, riprendiamo a fare politica e a raccontare l’Italia che vorremmo”.“È finita una stagione e non è più possibile cullarsi nella nostalgia dei bei tempi andati, coltivando l’idea impossibile di restaurarli. Dobbiamo cominciare a immaginare uno schieramento capace di competere e vincere nel quadro di un nuovo bipolarismo, che vedrà Pd e Cinquestelle uniti sul ‘fronte sinistro’ della politica italiana. Re-inventare il centrodestra deve essere la nostra priorità: possiamo farlo se sapremo aprirci e presentare alle forze moderate, popolari e liberali e ai settori più responsabili e ‘adulti’ della Lega un progetto nuovo e di lungo periodo”.

“Un centrodestra popolare, liberale, europeista, garantista, che non aspiri solo a cavalcare i sondaggi, ma sappia trovare la strada per tornare al governo e determinare il futuro italiano”.

Gli italiani preferiscono Mattarella: è il più amato tra i politici

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Carfagna lancia la sfida a Salvini: “Basta inseguire l’abbaglio sovranista” https://www.business.it/carfagna-lancia-la-sfida-a-salvini-basta-inseguire-labbaglio-sovranista/ Thu, 29 Aug 2019 07:12:51 +0000 https://www.business.it/?p=51308 A parole, Forza Italia è un partito compatto, che fa quadrato come sempre intorno alla figura del leader Silvio Berlusconi e si schiera accanto a Matteo Salvini in questa travagliata crisi di governo, tutti convinti della necessità del ritorno urgente alle urne che sancirebbe la vittoria dello schieramento di centrodestra. Nei fatti, c’è una gigantesca… Read More »Carfagna lancia la sfida a Salvini: “Basta inseguire l’abbaglio sovranista”

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A parole, Forza Italia è un partito compatto, che fa quadrato come sempre intorno alla figura del leader Silvio Berlusconi e si schiera accanto a Matteo Salvini in questa travagliata crisi di governo, tutti convinti della necessità del ritorno urgente alle urne che sancirebbe la vittoria dello schieramento di centrodestra. Nei fatti, c’è una gigantesca crepa che risponde a un nome, sempre più pesante col passare dei mesi: quello di Mara Carfagna.Berlusconi aveva fatto presente a Salvini: “Forza Italia deve essere ancora il cuore, il cervello e la spina dorsale del centrodestra, naturalmente lontano da ingenuità sovraniste e da tentazioni populiste”. Un modo per ribadire la storia e l’identità politica precisa del partito. Parole che però stonano con quella voglia matta di correre tra le braccia del Carroccio per vincere insieme, al fianco dei leghisti. Perché i numeri, eventualmente, inchioderebbero FI a un ruolo di totale subalternità rispetto ai verdi.Sul proprio profilo Facebook, invece, la Carfagna ha preso distanze più nette: “L’abbaglio sovranista che ha accecato in tanti, alcuni anche in casa nostra, sia per convinzione che per convenienza, deve ora lasciare spazio a una nuova e autonoma elaborazione politica e culturale in grado di proiettare la destra liberale verso il futuro e offrire degna rappresentanza ai tanti italiani che oggi non si riconoscono in posizioni estremiste e polarizzate”.
I destinatari, gli stessi colleghi di partito ancora abbagliati dagli slogan salviniani, convinti della necessità di un’alleanza che consentirebbe a Forza Italia, in netta crisi di consenso, quanto meno di sopravvivere. Esiste un’altra linea: reinventarsi alternativa di destra alla politica rabbiosa della Lega, dando vita a un nuovo soggetto politico per nulla disposto a giocare la sua partita sullo sfondo di uno scenario sempre più verde. La Carfagna continua ad avanzare la sua candidatura. E il consenso, sui social, aumenta giorno dopo giorno.

Mara Carfagna dà una lezione a Salvini. Le sue parole contro il ministro

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La tentazione del Cav: sganciarsi da Salvini e appoggiare il governo Pd-M5S https://www.business.it/la-tentazione-del-cav-sganciarsi-da-salvini-e-appoggiare-il-governo-pd-m5s/ Mon, 19 Aug 2019 07:28:12 +0000 https://www.business.it/?p=51020 Vendetta, dolce vendetta. Un sentimento che in queste ore sta tentando molti big di Forza Italia vicinissimi a Silvio Berlusconi, che di fronte al Matteo Salvini ferito degli ultimi giorni spingono per una rottura totale con la Lega, piuttosto che un soccorso all’ex alleato in difficoltà. Gianni Letta e Antonio Tajani, in primis. Che di… Read More »La tentazione del Cav: sganciarsi da Salvini e appoggiare il governo Pd-M5S

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Vendetta, dolce vendetta. Un sentimento che in queste ore sta tentando molti big di Forza Italia vicinissimi a Silvio Berlusconi, che di fronte al Matteo Salvini ferito degli ultimi giorni spingono per una rottura totale con la Lega, piuttosto che un soccorso all’ex alleato in difficoltà. Gianni Letta e Antonio Tajani, in primis. Che di fronte a un possibile governo M5S-Pd chiedono non certo un sostegno ma comunque un’opposizione responsabile, con eventuali voti a favore su alcuni provvedimenti chiave.Addirittura, si ragiona sulla possibilità di inserire qualche figura chiave di Forza Italia in un eventuale esecutivo di questo tipo. Il nome su tutti, quello di Mara Carfagna, nemica giurata di Salvini e tornata alla carica nelle scorse ore con un post su Facebook: “Se ci fosse un governo in carica, cosa di cui è lecito dubitare, mi piacerebbe interrogarlo sui motivi per cui l’Italia è stata di fatto assente a tutti i tavoli europei in cui da un anno si discute la revisione del trattato di Dublino e gli accordi per la redistribuzione automatica di profughi e migranti”.La Carfagna ha messo nel mirino la Lega ancora una volta: “Con quella revisione e con quegli accordi il caso #OpenArms non esisterebbe e oggi non dovremmo assistere a uno spettacolo che mortifica la dignità e la reputazione del nostro Paese. Una destra seria affronta i problemi, cambia le norme, partecipa ai vertici, consolida alleanze utili ai suoi interessi.  Non vedo nulla di destra nell’immagine che l’Italia sta offrendo all’Europa e ai suoi stessi cittadini”.  Non mancano voci fuori dal coro, da parte di chi, invece, spinge per un ritorno tra le braccia di Salvini, indebolito ma non per questo sconfitto. Una minoranza, però. Berlusconi al momento prende tempo, attende gli sviluppi della crisi con tanto di mozione di sfiducia a Conte. Ma il richiamo dell’ala più moderata del partito continua a farsi sempre più forte.

Che fine ha fatto Salvini? Il vicepremier cerca serenità in campagna

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Toti vuole prendersi Forza Italia: “Mi candido, non posso tirarmi indietro” https://www.business.it/toti-vuole-prendersi-forza-italia-mi-candido-non-posso-tirarmi-indietro/ Mon, 24 Jun 2019 14:57:25 +0000 https://www.business.it/?p=48531 Mara Carfagna e Giovanni Toti come coordinatori di una Forza Italia alla ricerca di una nuova identità, di un futuro possibile dopo mesi che hanno messo a dura prova la sopravvivenza stessa del partito di Berlusconi. Dopo il risultato delle europee, il Cav si è così trovato a fare i conti con la necessità di… Read More »Toti vuole prendersi Forza Italia: “Mi candido, non posso tirarmi indietro”

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Mara Carfagna e Giovanni Toti come coordinatori di una Forza Italia alla ricerca di una nuova identità, di un futuro possibile dopo mesi che hanno messo a dura prova la sopravvivenza stessa del partito di Berlusconi. Dopo il risultato delle europee, il Cav si è così trovato a fare i conti con la necessità di una rivoluzione, e ha scelto due volti per portare avanti la sua personalissima sfida.Toti, però, non ha perso tempo e ha subito mostrato i muscoli, mostrando tutta la sua ambizione. Il governatore ligure ha infatti deciso di farsi avanti nella partita della conquista della nuova leadership di FI. “Io mi presenterò di sicuro, l’ho detto. Mi sembra il minimo dell’educazione, dopo aver fatto tanta confusione. Tirarsi indietro sarebbe francamente improprio” ha affermato ad Agorà su Rai Tre.“Temo che all’interno di questo centrodestra non ci sia una sensibilità reale verso chi vuol far crescere questo Paese, mentre ci sia un po’ di faciloneria da un lato e di demagogia dall’altro”, aggiunge. “Poi – riprende – staremo a vedere se questo è dettato da un’unione un po’ contro natura, diciamo, di questo governo, oppure è qualcosa che si è insinuato profondamente nel Dna della Lega”.Toti poi entra più nel dettaglio della riforma di Forza Italia: “È evidente che il presidente Berlusconi avrà sempre una parola importante all’interno, ma nel momento in cui ci sarà una collettività di persone scelte in modo democratico che si esprimerà, la linea politica del partito si farà negli organismi assembleari e il coordinatore sarà tenuto a portarla avanti”. E accenna a “organi rappresentativi scelti dal basso non solo dagli iscritti e dai militanti di FI, ma anche da tanti simpatizzanti e aderenti a liste civiche” con un’agenda politica del partito non più dettata dall’alto ma da “un’assemblea rappresentativa molto vasta e composta da tante anime, che poi avrà un suo coordinatore”.

Lega-5s ai ferri corti: “Di Maio ci copia le coperture”, “Giocano a nascondino”

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Il codice Carfagna: così Mara cerca di sconfiggere la politica machista italiana https://www.business.it/il-codice-carfagna-cosi-mara-cerca-di-sconfiggere-la-politica-machista-italiana/ Sun, 23 Jun 2019 09:46:49 +0000 https://www.business.it/?p=48471 C’è un machismo di governo che ama mostrare i muscoli a ogni occasione, pescando appieno da quell’immaginario prettamente in salsa azzurra che vuole l’uomo forte al comando. E c’è una donna, Mara Carfagna, che cerca di scardinare con la sua scalata politica a Forza Italia tutti questi luoghi comuni. Con la sua eleganza, la sua… Read More »Il codice Carfagna: così Mara cerca di sconfiggere la politica machista italiana

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C’è un machismo di governo che ama mostrare i muscoli a ogni occasione, pescando appieno da quell’immaginario prettamente in salsa azzurra che vuole l’uomo forte al comando. E c’è una donna, Mara Carfagna, che cerca di scardinare con la sua scalata politica a Forza Italia tutti questi luoghi comuni. Con la sua eleganza, la sua discrezione, il suo modo di approcciare senza urla e proclami, in un mondo costantemente sul piede di guerra. Un modello che viene indicato spesso come vincente a sinistra e che invece sta emergendo in quel partito che fino a pochi mesi fa era ancora considerato feudo privato di un Silvio Berlusconi finalmente deciso a fare un passo indietro. La Carfagna è silenziosa, quasi invisibile e tuttavia ha sempre saputo cogliere l’attimo per definire in modo tagliente la sua posizione alternativa all’esuberanza del circo politico italiano. “Onorevole Salvini, le regole valgono anche per lei”. “Colleghi deputati, non siamo in gita scolastica”. Guido Vitiello, sul Foglio, lo ha battezzato “il metodo anti-bulli di Mara Carfagna” ma quel che sorprende davvero è il successo dello stile che la vicepresidente della Camera ha proposto giorno dopo giorno. Molti voti, un enorme consenso dentro Forza Italia, simpatie sempre più larghe anche fuori, con tanti che dalla galassia dem la guardano ora con un mix di ammirazione e invidia.Un passo avanti verso una politica che, in Europa, esiste già. Tante le donne pragmatiche che hanno rianimato formazioni agonizzanti, come la leader dei Verdi tedeschi Katharina Schulze. Conquistato partiti enormi, come il nuovo leader della Cdu Annegret Kramp-Karrenbauer. Vinto elezioni impossibili come la danese Mette Frederiksen. Costruito alternative a secessionismi che sembravano invincibili, come la stella catalana di Ciudadanos Inés Arrimadas​. Tutte tra i 30 e i 50 anni, tutte con caratteristiche simili: progressiste, liberali, attente al tema dell’ambiente e delle imprese, senza retorica e senza provocazioni. Un solco nel quale spera di inserirsi ora anche la “nostra” Mara Carfagna. 

C’è un Giappone che punta sull’Italia: “Assumiamo i talenti made in sud”

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Carfagna alla riscossa: “Con me Forza Italia non succube di Salvini” https://www.business.it/carfagna-alla-riscossa-con-me-forza-italia-non-succube-di-salvini/ Fri, 21 Jun 2019 08:04:25 +0000 https://www.business.it/?p=48372 Un’ascesa inarrestabile, quella di Mara Carfagna all’interno di Forza Italia. Arrivata in politica dal mondo dello spettacolo, ex miss Cinema ’97, accompagnata dal solito ritornello del “chissà che ha fatto per aver ottenuto quel posto lì”, oggi la vicepresidente della Camera è stata fresca di nomina di coordinatrice nazionale del partito di Silvio Berlusconi, ruolo… Read More »Carfagna alla riscossa: “Con me Forza Italia non succube di Salvini”

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Un’ascesa inarrestabile, quella di Mara Carfagna all’interno di Forza Italia. Arrivata in politica dal mondo dello spettacolo, ex miss Cinema ’97, accompagnata dal solito ritornello del “chissà che ha fatto per aver ottenuto quel posto lì”, oggi la vicepresidente della Camera è stata fresca di nomina di coordinatrice nazionale del partito di Silvio Berlusconi, ruolo che divide con Giovanni Toti. Un’incoronazione che di fatto cristallizza il suo ruolo ormai di primissimo piano.In tanti sperano sia lei, in futuro, a guidare una Forza Italia che sta vedendo spegnersi pian piano la leadership fin qui indiscussa del Cavaliere. Attraverso le pagine di Repubblica, la Carfagna ha però spiegato di non vivere la sua nomina come una rivincita: “Sento l’onore e l’onere di dover indicare la strada a una comunità disorientata, che aspetta risposte di buonsenso ed equilibrio in una stagione politica di grandi contrapposizioni che hanno lacerato il Paese. C’è un pezzo d’Italia che vuole riconoscersi in una proposta moderata, liberale, riformista ed europeista”.Berlusconi, al momento, non è in discussione: “Lui ha voluto questo processo di rinnovamento e sarà lui a guidarlo. Noi abbiamo il dovere di condurlo in porto e riempirlo di contenuti”. Non manca una stoccata al “cerchio magico” dell’ex premier, che finora ha contribuito a creare un clima di “mancata condivisione” all’interno del partito.Resta in ballo l’ipotesi primarie per definire i vertici (“Tutto è possibile”). La strada da seguire, però, è per la Carfagna quella di alternativa alla Lega: “Loro parlano alla rabbia del Paese, io immagino una Forza Italia che si rivolga alle ambizioni degli italiani, al desiderio di protezione, di stabilità, buongoverno, che ponga fine alle conflittualità quotidiane. Loro sono molto più forti di noi, oggi? Vero, ma questo non significa dover subire una sudditanza psicologica”.

Usa-Iran a un passo dalla guerra: Trump ordina l’attacco, poi il dietrofront

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Forza Italia verso le primarie. E si ipotizza uno scontro Toti-Carfagna https://www.business.it/berlusconi-annuncia-le-primarie-di-forza-italia-sfida-toti-carfagna/ Wed, 19 Jun 2019 18:27:52 +0000 https://www.business.it/?p=48299 Primarie. Una parola che era suonata finora come una bestemmia alle orecchie di Silvio Berlusconi, da sempre contrario al voto popolare come strumento per scegliere il candidato premier del partito. E diventate ora, invece, strumento di salvezza per una Forza Italia ormai a serissimo rischio estinzione, mortificata dalle ultime, disastrose tornate elettorale e segnata da… Read More »Forza Italia verso le primarie. E si ipotizza uno scontro Toti-Carfagna

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Primarie. Una parola che era suonata finora come una bestemmia alle orecchie di Silvio Berlusconi, da sempre contrario al voto popolare come strumento per scegliere il candidato premier del partito. E diventate ora, invece, strumento di salvezza per una Forza Italia ormai a serissimo rischio estinzione, mortificata dalle ultime, disastrose tornate elettorale e segnata da un fuggi fuggi generale degli iscritti verso porti sicuri, ovvero la Lega di Matteo Salvini. Prima di arrendersi definitivamente e alzare bandiera bianca, Silvio sta infatti valutando proprio l’ipotesi di ricorrere alle primarie come strumento per lasciare agli elettori l’ultima parola sulla direzione da seguire. Sarà questo il nodo centrale della riunione indetta nella sala Koch di Palazzo Madama proprio per fare il punto della situazione sul partito e indicare i prossimi step verso il congresso nazionale di fine settembre. Non c’è ancora una decisione, ma le proposte sul tavolo sono tante. Il senso, svecchiare una Forza Italia che vive il momento più difficile della sua storia politica.C’è l’ipotesi di una diarchia Carfagna-Toti ai vertici, così da evitare lo strappo con il governatore ligure che sembrava pronto a vestire la casacca verde, con Berlusconi a fare da “supervisore”. Ma c’è anche l’ipotesi primarie, ormai non più un tabù. In quel caso si andrebbe allo scontro proprio tra le due personalità più in vista di questi mesi nella galassia azzurra, avversari rappresenterebbero meglio di chiunque altro lo yin e lo yang, destini opposti per una formazione politica chiamata a scelte definitive, da prendere prima di implodere in maniera definitiva.Toti incarna la linea salviniana: con lui, i forzisti correrebbero definitivamente tra le braccia della Lega, accettando di essere assimilati in un unico partito. Dall’altra parte, la Carfagna guida la formazione dei centristi che vogliono smarcarsi dal Carroccio e ricollocarsi tra i moderati, per niente disposti ad accettare un destino di subalternità rispetto al sovranismo del Capitano.Sposare la politica di Salvini, spostandosi a destra e accettando di ricoprire un ruolo secondario, o accettare una nuova sfida, più difficile (i numeri al momento sono impietosi per Forza Italia) ma che in caso di successo darebbe vita a una nuova destra, progressista e liberale, europeista, al momento assente dallo scacchiere. Una scelta che, a breve, Berlusconi potrebbe rimettere nelle mani degli elettori. Che siano loro, in ultimo, a decidere il destino della sua creatura, nata nel ’94 e oggi a rischio estinzione.

Rai, Salvini va all’attacco: “È arrivato il momento di tagliare gli stipendi”

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Perché la destra moderata oggi tifa la Carfagna (contro Salvini) https://www.business.it/la-destra-moderata-ora-tifa-per-mara-carfagna-contro-salvini-e-la-lega/ Fri, 14 Jun 2019 10:59:36 +0000 https://www.business.it/?p=47992 Anni fa Mara Carfagna era considerata suo malgrado il simbolo della mala politica berlusconiana, bollata come l’ennesima starlette trapiantata dal mondo dello spettacolo a quello della politica senza particolari meriti e, anzi, accompagnata dal lungo corollario di facili battutine maschiliste che puntualmente colpivano le donne di Forza Italia (solo quelle di bell’aspetto, ça va sans dire). Oggi,… Read More »Perché la destra moderata oggi tifa la Carfagna (contro Salvini)

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Anni fa Mara Carfagna era considerata suo malgrado il simbolo della mala politica berlusconiana, bollata come l’ennesima starlette trapiantata dal mondo dello spettacolo a quello della politica senza particolari meriti e, anzi, accompagnata dal lungo corollario di facili battutine maschiliste che puntualmente colpivano le donne di Forza Italia (solo quelle di bell’aspetto, ça va sans dire). Oggi, più o meno un decennio dopo, la prospettiva si è radicalmente rovesciata e in molti si sono riscoperti sfegatati sostenitori dell’attuale vicepresidente della Camera dei deputati nella sua personalissima battaglia: quella contro la Lega.Da “quella del calendario sexy” a faro di un centrodestra che si rifiuta di arrendersi a Salvini, la metamorfosi della Carfagna è stata lenta ma decisa. Si è costruita una notevole presenza territoriale al sud, si è circondata di collaboratori capaci. E si è ritagliata un posto al sole nella galassia forzista, quella ormai smarrita e incerta sulla stessa sopravvivenza del partito di Berlusconi. Lei, Mara, ha messo in chiaro fin da subito le cose: nessuna fuga tra le braccia della Lega, piuttosto guardare la Bestia negli occhi e sfidarla a viso aperto.La Carfagna è così oggi la portavoce di una destra che mette lo sviluppo del Paese al primo posto tra le sue priorità, senza per questo sparare a zero sull’Ue incolpandola di ogni male. Aperta sul fronte dei diritti lgbt, al punto da fare retromarcia (cosa rara di questi tempi) rispetto alle sue posizioni passate e lanciarsi in appassionate campagne Twitter contro l’omofobia (“siamo nel 2019, discriminare le coppie gay è stupido e fuori tempo”). Rispettosa delle istituzioni e appassionata nella difesa dell’Aula e delle sue funzioni.

Nelle scorse ore ha invitato i colleghi a smetterla con i selfie tra i banchi, precisando: “non siete in gita scolastica”. In passato aveva ricordato a Salvini in diretta che “le regole valgono anche per lei, anche se le sembrerà strano. Non può attaccare il Parlamento” dopo una serie di battutine sopra le righe del vicepremier dimentico del suo ruolo.Pacata, in un’epoca in cui l’urlo social è marchio di fabbrica della comunicazione di ogni politico di spicco. Progressista, rispetto a tanti colleghi ancorati all’idea di “famiglie tradizionali”. Mai gelida, come dimostrato dai sentiti appelli all’affrontare il tema dell’immigrazione con il cuore in mano, unendo “rigore e umanità”. Mara oggi piace. Non solo a chi, da destra, non salta sul carro leghista. Ma anche a una sinistra che continua a non trovare coinvolgente la proposta zingarettiana.

Ad aiutare la Carfagna nella sua ascesa, il costante suicidio dei rivali interni. Tajani, incappato in una gaffe sul Duce e le “cose buone” del Ventennio, si è ritirato su posizioni più vicine a quelle salviniane. Toti, altro “delfino” di Silvio, si prepara direttamente al salto tra le file verdi. Lo stesso Berlusconi sventola ormai bandiera bianca, parlando di fusione con la Lega e liquidando il suo partito. Mara, invece, non ci sta. Forza Italia o meno, vuole portare avanti la sua battaglia per una destra diversa, alternativa a quella sovranista.Ora, però, per Mara si avvicina il vero e proprio banco di prova. Con l’ipotesi sempre più consistente di uno strappo Lega-Cinque Stelle, sarà di fronte a una scelta: tornare all’ovile e deludere le aspettative di chi sognava, con lei, una destra europeista e liberale o andare avanti per la sua strada, provocando una frattura con Salvini dalla quale far nascere una nuova leadership.

La Carfagna sembra decisa a non mollare, e le ultime punzecchiature al ministro dell’Interno (“Roma è invasa dalla spazzatura e lei, invece di agire, ci scherza su”) rimarcano un solco già tracciato. A fare il tifo per lei, da sinistra a destra, tutti gli italiani che rivendicano con orgoglio la propria posizione di “moderati”.

Selfie in aula, la Carfagna sbotta: “Vi ricordo che non siete in gita scolastica”

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Selfie in aula, la Carfagna sbotta: “Vi ricordo che non siete in gita scolastica” https://www.business.it/la-carfagna-sbotta-in-aula-basta-selfie-non-siete-in-gita-scolastica/ Fri, 14 Jun 2019 05:51:14 +0000 https://www.business.it/?p=47967 Una moda, quella dei selfie, arrivata fin nel cuore della repubblica italiana, in quel Parlamento che era chiamato nelle scorse ore al voto per il cosiddetto Sblocca Cantieri. E che ha visto, nel bel mezzo della cerimonia, i deputati imbracciare i telefonini per gli immancabili autoscatti. Spingendo Mara Carfagna, dopo l’ennesimo click, a prendere posizione… Read More »Selfie in aula, la Carfagna sbotta: “Vi ricordo che non siete in gita scolastica”

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Una moda, quella dei selfie, arrivata fin nel cuore della repubblica italiana, in quel Parlamento che era chiamato nelle scorse ore al voto per il cosiddetto Sblocca Cantieri. E che ha visto, nel bel mezzo della cerimonia, i deputati imbracciare i telefonini per gli immancabili autoscatti. Spingendo Mara Carfagna, dopo l’ennesimo click, a prendere posizione in maniera netta durante le procedure.“Colleghi non siete in gita scolastica” ha così ricordato l’esponente di Forza Italia, richiamando tutti all’ordine dall’alto del suo ruolo di vicepresidente. L’aula della Camera ha poi approvato in via definitiva il dl Sblocca Cantieri. I si’ sono stati 259, i no 75 e gli astenuti 45. Il video in cui la Carfagna prende la parola per riportare tutti verso atteggiamenti più consoni al ruolo ricoperto ha subito fatto il giro dei social.Proprio la Carfagna aveva puntato il dito, poco prima, sulla situazione delicata che si trova a vivere la capitale: “Roma è invasa dalla spazzatura, con picchi di 40 gradi e quindi rischio epidemie”. Un attacco alla gestione di Virginia Raggi, che non aveva però risparmiato anche Matteo Salvini: “Anziché filmare i gabbiani, prenda sul serio la questione. Inviti i suoi alleati ad andare a casa e non fare più danni”.

Poi era arrivato il giudizio impietoso sul governo gialloverde: “Non sono in grado di amministrare una città, figuriamoci un Paese”. La Carfagna continua a essere indicata da molti come la possibile, vera erede di Silvio Berlusconi, l’unica figura capace di rilanciare una Forza Italia ormai ai minimi storici dopo l’ultima, deludente tornata elettorale.

“Non siamo a scuola, abbia rispetto di quest’aula”. E Mara Carfagna “sbrocca” a Salvini

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Carfagna fuori dalle liste, così Berlusconi l’ha costretta al passo indietro https://www.business.it/la-carfagna-fuori-dalle-liste-europee-la-telefonata-di-berlusconi/ Thu, 18 Apr 2019 13:04:42 +0000 https://www.business.it/?p=44915 Cosa è successo davvero dentro Forza Italia, con la candidatura di Mara Carfagna alle prossime europee che pareva cosa fatta, salvo un clamoroso passo indietro dell’ultimo minuto? Quello che è andato in scena dentro la coalizione azzurra è un vero e proprio colpo di scena figlio di una telefonata tra la diretta interessata e Silvio… Read More »Carfagna fuori dalle liste, così Berlusconi l’ha costretta al passo indietro

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Cosa è successo davvero dentro Forza Italia, con la candidatura di Mara Carfagna alle prossime europee che pareva cosa fatta, salvo un clamoroso passo indietro dell’ultimo minuto? Quello che è andato in scena dentro la coalizione azzurra è un vero e proprio colpo di scena figlio di una telefonata tra la diretta interessata e Silvio Berlusconi, con il Cav che avrebbe convinto l’onorevole a non farsi più avanti. A rivelarlo è Il Fatto Quotidiano, che spiega anche come ormai, però, lo strappo sia evidente. Nonostante la frenata, la Carfagna ha infatti ormai messo in chiaro la sua volontà di candidarsi alla leadership del partito. Le carte sono scoperte, con i dirigenti azzurri a interrogarsi dopo che, fino a oggi, l’unico nome intorno al quale si era fatto quadrato era stato quello del presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, la figura ancora oggi più accredita per la successione, pesante, di Silvio Berlusconi.Per tutelare Tajani, era venuta a cadere anche l’ipotesi della prima ora, quella di schierare tutti i big del partito, dalla stessa Carfagna a Maria Stella Gelmini, Anna Maria Bernini, Giovanni Toti, Tajani, Maurizio Gasparri e Paolo Romani. Un modo per sopperire anche all’assenza dalle scene di Berlusconi, costretto a mostrarsi a intermittenza a causa dei problemi di salute. Ma in questo modo, si sarebbe rischiato di trasformare le europee in una sorta di primarie di Forza Italia, con la conta delle preferenza a farsi sanguinosissima.La Carfagna aveva così deciso di farsi avanti da sola, ma la sua candidatura avrebbe comportato uno strappo con Salvini che, per ora, dentro il partito vogliono a tutti i costi evitare, nella speranza di una caduta a stretto giro del governo e di un ritorno all’ovile della Lega. Mara ha cercato di sdrammatizzare: “Avevo dato la mia disponibilità a candidarmi due mesi fa. Non sono candidata ma sarò in prima linea. Chi ha pensato che il nostro partito fosse in svendita dovrà ricredersi”. Parole che suonano, però, come una tregua o poco più.

Manovra approvata e tregua finita: torna la guerra tra Salvini e Di Maio. Il retroscena

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La Carfagna contro il Congresso delle Famiglie: “Dove sono le donne della Lega?” https://www.business.it/lappello-di-mara-carfagna-dove-sono-le-donne-della-lega/ Fri, 29 Mar 2019 13:32:46 +0000 https://www.business.it/?p=43676 Mara Carfagna a Verona non ci sarà. Il Congresso delle Famiglie voluto e sponsorizzato dalla Lega, che vedrà sfilare i vertici del partito, non le appartiene. Rispetta l’opinione di che prenderà parte alla discussa kermesse ma, dice, non è d’accordo con le tesi di “una realtà residuale, che rappresenta un passo indietro. Penso ad esempio… Read More »La Carfagna contro il Congresso delle Famiglie: “Dove sono le donne della Lega?”

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Mara Carfagna a Verona non ci sarà. Il Congresso delle Famiglie voluto e sponsorizzato dalla Lega, che vedrà sfilare i vertici del partito, non le appartiene. Rispetta l’opinione di che prenderà parte alla discussa kermesse ma, dice, non è d’accordo con le tesi di “una realtà residuale, che rappresenta un passo indietro. Penso ad esempio all’attacco alla legge 194 sull’aborto o alla legge sulle unioni civili. Sono minoritari anche rispetto al mondo cattolico”.Attraverso le pagine del Corriere, l’azzurra si rivolge direttamente alla componente femminile del Carroccio: “Mi domando dove siano le donne leghiste. Non ne ho sentita neanche una difendere quelle tesi. Forse perché loro conoscono quali sono i veri problemi delle donne italiane, e non sono quelli trattati a Verona. Non vorrei che un’adesione così rumorosa a un congresso che fa da grancassa a tesi ideologiche, da parte di un partito che ha il 30% dei consensi, sia data per nascondere altro”.Per la Carfagna la Lega resta equilibrata finché, come in tante amministrazioni, è costretta a rapportarsi con Forza Italia, controparte moderata. Con i Cinque Stelle, invece, “dà il peggio di sé”. “Dovrebbero governare e prendere decisioni che, invece, non ho visto. Per dire, nel reddito di cittadinanza si poteva prevedere un assegno più robusto per le famiglie numerose. Oppure nella quota 100 uno sconto di un anno per ogni figlio a carico”.Infine un commento sulla bagarre in Aula al momento della discussione sul revenge porn: “Abbiamo fatto un gesto contro la sordità del governo che ha bocciato l’emendamento sul revenge porn sul quale, nel merito eravamo tutti d’accordo. Solo per presentare un ddl identico al Senato e assumersene la paternità”.

Omosessualità vs famiglia: botte tra Povia e Luxuria. Lo scontro in diretta è virale

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Forza Italia al veleno: tra accuse e tradimenti, tutti i guai che tormentano i fedelissimi di Berlusconi https://www.business.it/tutti-i-nodi-di-forza-italia-la-resa-dei-conti-nel-partito-di-berlusconi/ Sat, 13 Oct 2018 07:50:05 +0000 https://www.business.it/?p=33195 Segnali di vita, pochi ma significativi, dalla galassia Forza Italia. Un tempo ricca e florida, oggi tristemente subalterna a un Matteo Salvini pigliatutto, precipitata nelle preferenze degli italiani a un drammatico 8%. All’interno del partito è stato già fissato il punto di non ritorno, il 5% che significherebbe addio a qualsiasi sogno di rinascita. Fine… Read More »Forza Italia al veleno: tra accuse e tradimenti, tutti i guai che tormentano i fedelissimi di Berlusconi

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Segnali di vita, pochi ma significativi, dalla galassia Forza Italia. Un tempo ricca e florida, oggi tristemente subalterna a un Matteo Salvini pigliatutto, precipitata nelle preferenze degli italiani a un drammatico 8%. All’interno del partito è stato già fissato il punto di non ritorno, il 5% che significherebbe addio a qualsiasi sogno di rinascita. Fine dei giochi. E così gli esponenti vanno alla disperata ricerca di cartucce da sparare ancora, prima di alzare bandiera bianca. Qualcosa si muove: gli ultimi giorni sono stati segnati prima dalla due giorni milanese organizzata da Maria Stella Gelmini, poi dagli attacchi pubblici di Mara Carfagna al leader del Carroccio, l’amico-nemico Salvini. Infine dalla chiamata alle armi, con tutti gli esponenti di Forza Italia a scattare insieme mettendo nel mirino la manovra del governo gialloverde e lanciando critiche, raccolte firme, manifestazioni.Un fermento accompagnato però, spiega il Fatto Quotidiano, da gravi problemi interni: l’ultima riunione dei gruppi parlamentari si è trasformata nello sfogo di esponenti delusi, che hanno puntato il dito contro i responsabili della situazione: Licia Ronzulli e Niccolò Ghedini, il duo al comando che tiene ormai in ostaggio Berlusconi e di fronte al quale le due capigruppo Gelmini e Bernini non riescono a far valere le propri posizioni. Il Cavaliere, ormai, conta poco e nulla, spesso anche ignaro di quello che succede all’interno del suo stesso partito. Il clima è tesissimo, con accuse continue e il rischio costante che qualcuno abbracci Salvini, scegliendo la facile strada della fuga nella Lega.Non tutti però vedono nel Carroccio il nemico. Un parte di Forza Italia spinge per una riconciliazione tra le due anime del centrodestra, anche perché il Capitano e il Cavaliere, nonostante le recenti accuse, si vedono e si parlano ancora spesso. La paura, piuttosto, è che la Lega si trovi meglio con i Cinque Stelle che col resto della coalizione. Il governatore della Liguria Giovanni Toti vorrebbe formare un gruppo unico con la Meloni, iniziativa che al momento ha però poco successo. Nel caos generale si sta smarcando Mara Carfagna: le sue ambizioni di leadership sono ormai sempre più evidenti, e non apprezzate da tutti.

Come ti sfascio la maggioranza: la trappola di Berlusconi, Salvini e Di Maio raggirati e di nuovo uno contro l’altro

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SuperMara siamo con te: la Carfagna attacca Salvini e fa impazzire gli italiani, una nuova eroina social https://www.business.it/il-nuovo-volto-del-centrodestra-una-sorprendente-e-antisalviniana-mara-carfagna/ Sat, 06 Oct 2018 10:13:58 +0000 https://www.business.it/?p=32644 E se fosse Mara Carfagna, alla fine, a far quadrare i conti nel centrodestra e porre un freno alla deriva populista di uno schieramento sempre più schiavo di Matteo Salvini e delle sue sparate? Una suggestione, forse. Con un fondo però di verità. Dopo il richiamo fatto dalla vicepresidente della Camera allo stesso numero uno… Read More »SuperMara siamo con te: la Carfagna attacca Salvini e fa impazzire gli italiani, una nuova eroina social

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E se fosse Mara Carfagna, alla fine, a far quadrare i conti nel centrodestra e porre un freno alla deriva populista di uno schieramento sempre più schiavo di Matteo Salvini e delle sue sparate? Una suggestione, forse. Con un fondo però di verità. Dopo il richiamo fatto dalla vicepresidente della Camera allo stesso numero uno del Carroccio, i social hanno manifestato un’imprevedibile, nuova simpatia nei confronti della Carfagna, arrivando a creare meme sul suo conto in cui, scherzosamente, viene definita una sorta di eroina in questi tempi bui. Lei, intervistata dal Foglio, ha spiegato in merito all’episodio che l’ha vista contrapporsi al leader leghista: “Ho fatto solo il mio dovere chiedendo il massimo rispetto per le procedure parlamentari. Alcuni pensano che siano un orpello del passato, ma non è così: sono poste a garanzia delle prerogative dei parlamentari e quindi dei cittadini rappresentati in Parlamento.”Poi la stoccata. “Mi dispiace aver rovinato la diretta Facebook di Matteo Salvini, ma preferisco la dignità del Parlamento alla buona riuscita di uno show mediatico”. La Carfagna ha poi aggiunto: “Io non credo che Salvini sia contento di stare con chi fiancheggia i No Tav e i No Tap. Non penso che i piccoli e medi imprenditori siano felici di avere più burocrazia sui contratti e più tasse. Così il leader della Lega tradisce il patto del centrodestra”. L’idea di partito che l’ex Ministro per le Pari Opportunità ha scritto in testa è ben diversa da quella che vorrebbe la Lega: “Salvini invoca la ruspa ma qui c’è da costruire, non da abbattere. Bisogna far uscire il paese dalla crisi economica e sociale violentissima. Sicuramente la classe politica finora non si è fatta trovare pronta di fronte alle tante emergenze – economiche, finanziarie, sociali, migratorie – ma la risposta non è quella di esasperare le divisioni e scommettere sulla paura, cavalcando divisioni e alimentando contrapposizioni”.Una critica costante, quella rivolta a Salvini, che si allarga alla scelta degli alleati con cui flirtare: “Io non voglio fare il partito di Steve Bannon, che è un estremista, è ambiguo nel sostegno ai suprematisti bianchi ed è stato cacciato persino da Trump. Il centrodestra che vorrei non è una filiale del sovranismo di Bannon, ma quello che ha abolito l’Imu sulla prima casa, la tassa di successione sulle donazioni, ha creato oltre un milione di posti di lavoro e varato una legge sullo stalking. La Lega invece quando va al governo da sola si rende complice di provvedimenti e decisioni che sono negative per il paese e i suoi interessi”. 

La stoccata del Cavaliere: Berlusconi svela i piani futuri di Lega e 5 Stelle, la sua furia contro Salvini

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