Droni professionali Archivi - Business.it https://www.business.it/tag/droni/ I segreti del potere - Notizie e retroscena Tue, 17 Jan 2023 12:19:27 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.3 https://www.business.it/wp-content/uploads/2023/01/cropped-Favicon_Business.it_-32x32.jpg Droni professionali Archivi - Business.it https://www.business.it/tag/droni/ 32 32 Droni, i nuovi ispettori dei ponti per testare la sicurezza risparmiando: il progetto di Intel https://www.business.it/droni-i-nuovi-ispettori-dei-ponti-per-testare-la-sicurezza-risparmiando-il-progetto-di-intel/ Mon, 10 Dec 2018 17:26:25 +0000 https://www.business.it/?p=36864 I droni diventeranno gli ispettori di sicurezza e manutenzione dei ponti. Questa nuova soluzione targata intel (azienda nota per i suoi microprocessori per computer), è stata messa in atto negli Stati uniti con il prototipo drone Falcon 8+, che è stato impiegato a completamento delle ispezioni manuali del ponte Daniel Carter Beard Bridge che collega… Leggi tutto »Droni, i nuovi ispettori dei ponti per testare la sicurezza risparmiando: il progetto di Intel

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I droni diventeranno gli ispettori di sicurezza e manutenzione dei ponti. Questa nuova soluzione targata intel (azienda nota per i suoi microprocessori per computer), è stata messa in atto negli Stati uniti con il prototipo drone Falcon 8+, che è stato impiegato a completamento delle ispezioni manuali del ponte Daniel Carter Beard Bridge che collega Ohio e Kentucky, e dello Stone Arch Bridge nel Minnesota. Lo sviluppo di questa nuova tecnologia quindi sarà mirata a garantire ispezioni accurate e veloci dei ponti per verificarne lo stato e pianificare interventi di manutenzione senza ostacolare il traffico, e con una rapidità che permette una frequenza maggiore dei controlli.

Come funziona Falcon 8+
Rispetto ai droni tradizionali, il Falcon 8+ utilizzato da Intel è più robusto, perché deve mantenere stabilità e precisione anche in caso di vento e interferenze elettromagnetiche. Nella sua prima prova sul campo, ha sorvolato il Daniel Carter Beard Bridge, un ponte a otto corsie attraversato ogni giorno da 100.000 veicoli che collega le sponde del fiume Ohio. L’ispettore volante ha catturato circa 2.500 immagini aeree ad alta risoluzione, generando 22 GB di dati. Sono stati la base per creare un “gemello digitale della struttura”. Cioè un modello in 3D che consentisse agli ingegneri di valutare con calma e da ogni prospettiva la tenuta del ponte. Il secondo test ha coinvolto il Dipartimento dei trasporti del Minnesota e Collins Engineers (una società che si occupa di infrastrutture). Il drone ha sorvolato lo Stone Arch Bridge, un ponte pedonale e ciclabile di Minneapolis. La struttura, che per l’appunto è in pietra, richiede particolare cura ed interventi più frequenti rispetto ad altre tipologie di ponte. L’impiego dei droni ha ridotto le ore di lavoro del 28%, mentre sul fronte dei costi, Intel stima risparmi del 40% rispetto ai processi di ispezione standard.
Cosa cambierà con i droni
In sostanza, rispetto ai metodi tradizionali, i droni consentiranno di ridurre i tempi e i costi delle ispezioni, aumentando la precisione e l’accuratezza dei dati raccolti. Inoltre offrono più sicurezza agli operatori e non obbligano a bloccare il traffico. Negli Stati Uniti ci sono oltre 600.000 ponti dei quali il 10% è vecchio o ha problemi strutturali, e problematiche analoghe a quella degli usa sono comuni a tutto il mondo, come l’esempio più vicino all’Italia del crollo del ponte Morandi a Genova.“In tutto il mondo – ha spiegato il vicepresidente di Intel Anil Nanduri – ci sono problemi strutturali non rilevati a causa di processi di ispezione e monitoraggio inefficienti e dati inaffidabili. Gli occhi dei droni, grazie a piani di volo programmati, possono arrivare dove gli ispettori non arrivano o riescono a farlo con difficoltà, tra funi, imbragature e manovre complesse”. Inoltre, come ha sottolineato Nanduri, non si tratta solo di praticità: “i droni forniscono agli ingegneri informazioni preziose per valutare la sicurezza e pianificare azioni future”.

 

 

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Amazon ha bisogno dei droni per sopravvivere https://www.business.it/amazon-ha-bisogno-dei-droni-per-sopravvivere/ Sat, 09 Jun 2018 17:13:01 +0000 https://www.business.it/?p=28253 Un sogno, ma anche una necessità. Amazon ha bisogno dei droni per sopravvivere ed è quindi bene che continui ad implementare gli sforzi per portare a termine tale progetto. Ciò che sembrava essere pura utopia, anzi pura fantascienza, potrà diventare, anzi dovrà diventare ben presto realtà. Il colosso guidato da Bezos arriverà a risparmiare parecchi soldi… Leggi tutto »Amazon ha bisogno dei droni per sopravvivere

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Un sogno, ma anche una necessità. Amazon ha bisogno dei droni per sopravvivere ed è quindi bene che continui ad implementare gli sforzi per portare a termine tale progetto. Ciò che sembrava essere pura utopia, anzi pura fantascienza, potrà diventare, anzi dovrà diventare ben presto realtà. Il colosso guidato da Bezos arriverà a risparmiare parecchi soldi se riuscirà a trovare il modo per consegnare pacchi e pacchetti tramite droni.
Secondo chi ha fatto i conti in tasca ad Amazon pare proprio che l’attività di e-commerce dell’azienda nel Nord America abbia portato a casa, nello scorso trimestre un margine operativo di appena il 3,7%. Il dato riguardante, invece, l’e-commerce internazionale ha segnato una perdita operativa di 622 milioni di dollari. Nello stesso periodo, solo un anno fa, invece, la cifra si era arrestata sui 481 milioni di dollari.
Cosa significa tutto ciò? Ebbene sembrerà strano ma Amazon guadagna molto poco a causa di un rapido aumento dei costi delle spedizioni. Per massimizzare il guadagno è quindi chiaro come Amazon debba abbattere i costi di spedizione. Ecco spiegato quindi il motivo per il quale il colosso, nonostante il continuo successo ottenuto a livello mondiale, debba spingere di più sulla realizzazione delle consegne con i droni. Senza dimenticare gli attriti con l’amministrazione Trump, che indaga su un presunto accordo di favore tra il Servizio Postale Federale e il colosso dell’e-commerce.

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Amazon e il costo delle spedizioni: droni si o droni no?

Bezos avrebbe già risolto gran parte dei suoi problemi ed avrebbe aumentato i guadagni se solo avesse già potuto iniziare a consegnare pacchetti e pacchettini con l’utilizzo dei droni. Perché? Così come dicevamo poco fa, leggendo i bilanci trimestrali di Amazon, emerge come i costi di spedizione abbiano rappresentato circa un quinto del costo riguardante le vendite. Si parla all’incirca di una spesa di 6 miliardi di dollari e di costi aumentati a ritmo allarmante da un trimestre all’altro. Possibile che un’azienda che vuole vendere i propri prodotti su internet e farli recapitare a casa ai propri clienti debba spendere così tanto per poter sostenere il proprio business?
Pare di sì. Oltre a ciò, fino ad ora, Amazon ha potuto solamente rimanere a guardare, inerme, l’aumento delle spese da sostenere. Pare, infatti, che l’azienda non abbia adottato alcuna contro-offensiva o proposto alternative al problema.
L’utilizzo di mongolfiere o droni, che poteva sembrare solamente una trovata pubblicitaria, per colpa dei 6 miliardi di dollari spesi per le spedizioni, però sta diventando sempre di più una forte necessità. Quale delle due soluzioni verrà messa in pratica per prima?
In merito al discorso riguardante la consegna di merce attraverso droni c’è da dire che anche altre aziende abbiano iniziato a costruire progetti interessanti. Grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie, infatti, i droni potrebbero essere in grado di portare la spesa quotidiana a casa dei clienti, ma anche il cibo da asporto, volando nei cieli cittadini in qualsiasi condizione meteorologica e senza qualcuno che li guidi. Come? Amazon, ma anche altre aziende, stanno studiando l’utilizzo di GPS e mappe per far volare i droni in solitaria e permettere loro di raggiungere ciascuno il proprio obiettivo senza minare la sicurezza dei cieli ed andare a minacciare le tratte di volo degli aerei passeggeri.

Amazon e i droni: quanto tempo ci vorrà ancora?

Quanto tempo ci vorrà ancora prima che Amazon possa utilizzare i droni in tutto il mondo per consegnare pacchetti e pacchettini? Nel 2016 è stata effettuata la prima consegna in Inghilterra. Dopo, però, tutto si è bloccato.
C’è chi prevede che nel 2019 le cose potranno cambiare notevolmente e che a fine anno si arriverà definitivamente ad una svolta dal sapore rivoluzionario. Amazon, dal canto suo, sta lavorando con grande attenzione al progetto Amazon Prime Air. Secondi i ben informati i dirigenti hanno incontrato personale dell’aviazione per le approvazioni di sicurezza ed il controllo del traffico aereo. Per ora, però, nessuno sa se il progetto sia ancora su carta o se siano già partite le prime sperimentazioni.

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Droni professionali: la pizza scende dal cielo, ecco i droni che la consegnano a domicilio https://www.business.it/droni-professionali-pizza-domicilio/ Mon, 23 Apr 2018 07:00:03 +0000 https://www.business.it/?p=23187 Ordinare la pizza a domicilio è un’abitudine che abbiamo provato tutti almeno una volta nella vita. Cosa c’è di meglio che guardare un bel film su Netflix, invitare gli amici a casa e fare due chiacchiere mangiando una gustosa pizza fumante? Da quando sono nate le pizzerie a domicilio, farsi portare il cibo a casa… Leggi tutto »Droni professionali: la pizza scende dal cielo, ecco i droni che la consegnano a domicilio

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Ordinare la pizza a domicilio è un’abitudine che abbiamo provato tutti almeno una volta nella vita.

Cosa c’è di meglio che guardare un bel film su Netflix, invitare gli amici a casa e fare due chiacchiere mangiando una gustosa pizza fumante?

Da quando sono nate le pizzerie a domicilio, farsi portare il cibo a casa è stata un’abitudine poi adottata anche da altre ristorazioni, che facilitano così il pranzo o la cena senza doversi recare al ristorante.

Le pizze in particolare vengono consegnate per la maggior parte a bordo di scooter, che possiedono una baule apposta per contenere i cartocci.

Schizzano veloci come pony express e possono quasi consegnare le pizze prima che si raffreddino.

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dominos-pizza-droni-consegneL’innovazione: i droni consegnano la pizza

Se pensavate che non esiste ancora un metodo più veloce per avere comodamente una pizza a casa, sbagliate: in Australia un esperimento ha fatto sì che il cibo più amato nel mondo venga consegnato dai droni.

Ebbene sì, elicotteri telecomandati, disposti di una scatola, possono contenere una pizza calda ed essere manovrati fino a destinazione.

L’idea geniale, ancora in fase sperimentale, è arrivata grazie ad un esperimento di Domino’s. La catena di fast food è stata la prima al mondo a provare le consegne di pizza con i droni. Dopo aver stretto una collaborazione con la società che produce droni Flierty, i test sono partiti dalla Nuova Zelanda interessando un piccolo gruppo di consumatori curiosi.

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pizza record NapoliTecnologia veloce ed efficiente

Lo scorso 25 agosto è stata effettuata la dimostrazione e presentato il lancio del progetto dopo un primo test sul campo.

Adesso si passa alla fase operativa vera e propria. I droni consegna-pizza sono costruiti in fibra di carbonio, dunque risultano leggerissimo e grazia ad alluminio e ad alcuni componenti stampati in 3D, sono poi dotati di una catena a cui è agganciato il contenitore della pizza. Dopo la consegna il drone torna alla base, pronto per effettuare un’altra operazione.

I test sono stati effettuati soprattutto per diminuire i tempi di consegna e consegnare il maggior numero possibile di pizze. Il tempo stimato è 10 minuti, circa la metà della media attuale.

Ovviamente il drone è in grado di volare, quindi supera tutto: il traffico, strade impervie etcccc.

Clienti super emozionati

Secondo un sondaggio della stessa Domino’s, i clienti sarebbero molto lieti di provare la nuovissima innovazione. Circa il 70% sarebbe infatti d’accordo nel ricevere le consegnare direttamente dal cielo!

Dalla Nuova Zelanda l’esperimento potrebbe prendere piede in tutto il mondo, divenendo cosi un’abitudine regolare ordinare la pizza… grazie ad un drone!

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Start-up: le migliori idee imprenditoriali con i droni https://www.business.it/start-up-migliori-idee-imprenditoriali-droni/ Wed, 11 Apr 2018 08:15:07 +0000 https://www.business.it/?p=22652 I droni, noti anche come veicoli aerei senza equipaggio (UAV) sono esplosi in popolarità negli ultimi anni. Negli Stati Uniti nell’aprile 2017 le vendite di droni sono cresciute del 224 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche l’Italia non scherza: secondo gli ultimi dati disponibili nel 2017 le vendite di droni in Italia sono… Leggi tutto »Start-up: le migliori idee imprenditoriali con i droni

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I droni, noti anche come veicoli aerei senza equipaggio (UAV) sono esplosi in popolarità negli ultimi anni. Negli Stati Uniti nell’aprile 2017 le vendite di droni sono cresciute del 224 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche l’Italia non scherza: secondo gli ultimi dati disponibili nel 2017 le vendite di droni in Italia sono cresciute del 17% rispetto all’anno precedente. I droni stanno rapidamente diventando uno strumento indispensabile in una varietà molto ampia di settori. In questo articolo vi mostriamo alcune delle idee imprenditoriali legate ai droni per sfruttare le tendenza alla crescita del mercato.

Un mercato in rapida evoluzione

Come con la maggior parte degli altri dispositivi tecnologici, la concorrenza nel mercato continua a ridurre i prezzi dei droni e ad anticipare rapidamente la tecnologia. Ora esistono droni convenienti che includono funzioni come:

  • Fotocamere 4K in grado di scattare immagini e video ad alta risoluzione
  • GPS integrato e autopilota, che consente al drone di volare su rotte pre-programmate
  • Funzionalità Bluetooth
  • Evitare le collisioni
  • Segua il terreno (la capacità di mantenere un’altezza costante mentre sorvolano terreni irregolari)
  • Tracciamento attivo (segue automaticamente un soggetto selezionato)
  • La capacità di volare a velocità di 50 mph (80 km / h) o più
    Anche le caratteristiche di sicurezza, l’affidabilità, la distanza di controllo e la durata della batteria continuano a migliorare.

Se sei appassionato di tecnologia e stai cercando di avviare una nuova attività o hai un’attività esistente che potrebbe beneficiare della nuova tecnologia, perché non approfittare di una delle ultime tendenze e diventare un esperto di droni? Offrire servizi con i droni su base contrattuale potrebbe anche essere un business part-time e/o home based, senza bisogno di sedi/uffici costosi.

avviare un business con i droniFotografia

Prima dello sviluppo dei droni, fare fotografie o video dall’aria richiedeva il noleggio (molto costoso) di velivoli ad ala fissa o elicottero. Con l’avvento di droni a basso costo dotati di telecamere ad alta risoluzione, l’acquisizione di immagini aeree è ora facilmente accessibile per i fotografi. Immagini e video presi dall’aria offrono una prospettiva che non può essere eguagliata da terra e i droni possono operare in sicurezza a quote molto più basse e in spazi più ristretti rispetto agli aerei. Fotografi e cineasti ora usano abitualmente i droni per ottenere immagini e video di alta qualità dal cielo, come ad esempio:

  • paesaggi
  • eventi sportivi
  • immobiliare
  • matrimoni e altri eventi speciali
  • natura
  • soggetti cinematografici e televisivi

Se sei bravo a fotografare e sei interessato ai droni, perché non prendi in considerazione di avviare un business di fotografia con i droni?

Sorveglianza di sicurezza

La sicurezza domestica e commerciale è un’altra area piena di opportunità per un business dei droni. Ad esempio, esistono sistemi di sorveglianza che integrano un drone con sensori in modo che, quando si verifica un possibile sconfinamento, il drone venga avvisato e attivato. Il drone cattura il video dal vivo dell’intrusione e lo trasmette a uno smartphone. L’utente può guidare il drone da remoto o dirigerlo al passaggio del mouse sull’intruso, nonché informare la polizia, se necessario. I droni possono anche aiutare a rilevare altre minacce alla proprietà come fuoco e perdite d’acqua. I feed video live dei droni possono essere inviati al dispositivo mobile del proprietario della casa o dell’azienda, a un centro di monitoraggio centrale o direttamente ai servizi di emergenza. L’uso di droni sta creando nuove opportunità di business nel campo della sorveglianza di sicurezza per gli imprenditori pronti a intercettare questa tendenza.

Ricerca e soccorso

I droni stanno diventando uno strumento indispensabile anche per le organizzazioni di ricerca e soccorso. A parte il costo notevolmente ridotto dell’uso di droni al posto degli elicotteri per le ricerche aeree, i droni sono in grado di volare di notte e raggiungere aree in cui gli elicotteri non sono in grado di viaggiare. Dotare i droni di sensori di visione a infrarossi o comunque notturni consente ai team di ricerca e soccorso di rilevare gli individui scomparsi per emissioni di calore e visivamente. I droni inoltre possono trasportare e sganciare automaticamente sul posto attrezzature e dispositivi di sopravvivenza. Diventare un operatore di ricerca e soccorso con droni o vendere, noleggiare o equipaggiare droni di ricerca e soccorso potrebbe essere la tua prossima opportunità di business.

Ispezioni di edifici

L’ispezione del tetto con presenza umana può essere un processo complesso, costoso e pericoloso, in particolare su strutture a più piani. Con la tecnologia dei droni, tuttavia, le ispezioni degli edifici possono essere svolte in modo sicuro ed economico. Un drone può eseguire un’indagine ravvicinata dell’esterno di un edificio e fornire video ad alta risoluzione del tetto, delle grondaie, dei camini e dell’involucro edilizio, consentendo al proprietario dell’edificio di individuare in anticipo i punti critici. Se hai un background in campo immobiliare/costruttivo ed hai già effettuato ispezioni di edifici, un servizio di ispezione basato su drone potrebbe essere un business ideale o da aggiungere alla tua attività di ispezione esistente.

Mappatura e rilevamento

Gli ispettori del territorio, cioè chi esegue rilevamenti sul campo, come architetti, ingegneri, geometri, geologi, topografi a cartografi, stanno utilizzando sempre più di frequente i droni per acquisire dati di rilevamento digitale estremamente precisi dall’aria in una frazione del tempo (e delle spese) richiesti dai gruppi di indagine sul campo. Utilizzando i dati di riferimento della stazione base e il GPS, i droni appositamente equipaggiati possono raccogliere informazioni cartografiche tridimensionali con una precisione di 1-2 cm dopo l’elaborazione. Le indagini cartografiche sono utilizzate in molti settori, tra cui:

  • Costruzione
  • Pianificazione urbana da parte dei comuni
  • Estrazione mineraria e petrolio e gas
  • Alluvioni e monitoraggio dell’inquinamento
  • Gestione forestale
  • Archeologia

Se stai cercando di avviare un’impresa nella topografia o nella cartografia del terreno, i servizi droni potrebbero essere un modo ideale per ottenere un netto vantaggio competitivo sulle altre imprese del settore.
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Droni per salvare vite umane, il progetto della startup Zipline https://www.business.it/droni-salvare-vite-umane-progetto-della-startup-zipline/ Mon, 09 Apr 2018 10:42:24 +0000 https://www.business.it/?p=22481 I droni di seconda generazione di Zipline stanno accelerando le attività di consegna medica: sono più veloci, viaggiano più lontano e riescono a trasportare prodotti di primaria importanza come il sangue. Questo è quanto ottenuto e prodotto dalla startup Zipline, una nuovissima e innovativa generazione di droni più performanti e altamente tecnologici. Leggi anche: Droni: quali… Leggi tutto »Droni per salvare vite umane, il progetto della startup Zipline

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I droni di seconda generazione di Zipline stanno accelerando le attività di consegna medica: sono più veloci, viaggiano più lontano e riescono a trasportare prodotti di primaria importanza come il sangue.

Questo è quanto ottenuto e prodotto dalla startup Zipline, una nuovissima e innovativa generazione di droni più performanti e altamente tecnologici.

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Zipline: cos’è

Anche Amazon, Google, Walmart e altri stanno sperimentando i droni cosiddetti “di consegna”, ma la startup Zipline sta già testando aerei più piccoli per consegnare medicine e sangue da una base di lancio agli ospedali in Ruanda. L’obiettivo è quello di espandersi per fornire vaccini e medicinali specifici anche in altri paesi dell’Africa come la Tanzania.

La base di lancio, che sta effettuando i test di prova, si trova ai piedi della West Central della California, che dista circa due ore di macchina dalla Silicon Valley.

Dopo le polemiche sui droni militari potenziati dalla tecnologia di Google e accusati di provocare danni alle persone, la Startup Zipline cerca invece di salvare vite umane. Di fatto questi veicoli somigliano di più a piccoli aerei in miniatura, tanto sono dotati di un’ala fissa che permette però di volare anche attraverso condizioni meteorologiche molto avverse.

Il progetto

Il progetto, concordato con il governo del Ruwanda, prevede voli fino a numero di 500 al giorno, coprendo più di 50 miglia di distanza. Questi veicoli possono dimostrarsi fondamentali in casi in cui ci siano problemi come strade allagate o l’impossibilità di raggiungere la clinica su un’isola.

Il CEO di Zipline Keller Rinaldo sostiene che i mini elicotteri utilizzati finora operano “soltanto in condizioni di tempo perfette e la gente non aspetta il bel tempo per ammalarsi. Ci sono molte sfide. Devi essere una grande compagnia aerospaziale: per volare con qualsiasi condizione atmosferica, per farlo con le persone e per farlo in modo responsabile, devi disporre di una tecnologia e di un’operazione molto affidabili”. Lo scopo è proprio quello di adeguare la richiesta all’offerta, in tempi rapidi e attraverso una consegna efficiente.

Rinaldo e il capo dell’ingegneria Wyrobek stanno procedendo con cautela perché, nonostante il futuro dei droni potrebbe determinare un’innovazione importate nell’e-commerce o nella riduzione delle emissioni di gas serra, i problemi di ordine pubblico non mancherebbero come l’aumento dei rischi per la sicurezza degli aeromobili e per chiunque di noi, soprattutto in aree densamente popolate da persone e droni.

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Come funziona?

Il drone parte grazie all’sms di un dottore di un infermiere. L’sms arriva direttamente al deposito dove un operatore inserirà il farmaco nel drone, che sarà dotati di una nuova batteria. Il drone ripartirà tramite iPad e una volta arrivato a destinazione, potrà semplicemente sganciare il pacco e tornare indietro senza il bisogno di atterrare.

La tecnologia straordinariamente avanzata di Zipline utilizza sia il GPS, sia l’RTK GPS.

Saranno capaci di effettuare voli di consegna per circa 14 kg a volo. Prima partivano 30 droni contemporaneamente, adesso la compagnia vuole arrivare fino a 500 partenze. Ogni drone è un aereo leggero, costruito con componenti modulari che possono essere sostituite. Anche il design è diventati più semplice e funzionale.

Il progetto ha lo scopo di espandersi anche verso altri paesi africani, ma Zipline spera di poter trovare presto un posto dove operare anche negli Stati Uniti.

 

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Droni: quali sono i rischi per l'incolumità delle persone https://www.business.it/droni-quali-sono-i-rischi-per-lincolumita-delle-persone/ Thu, 05 Oct 2017 05:30:53 +0000 https://www.business.it/?p=13172 Droni: cosa sapere sul sorvolo di aree critiche, assicurazione e privacy

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Droni: gioie e dolori

I droni sono il passatempo più popolare del momento: compromesso tra presente e futuro, sembrano trasformare in realtà le immagini che il cinema associato alla fantascienza ci ha mostrato sugli schermi. Ma alla fine bisogna fare i conti con la praticità di questi velivoli che non possono essere considerati dei semplici giocattoli, e la cui pericolosità ne ha fatto oggetto di rigorose norme spesso ignorate dagli utilizzatori.
L’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha introdotto nel 2013 il “Regolamento mezzi aerei a pilotaggio remoto“, che da allora è stato emendato 3 volte. Questo regolamento, che stabilisce come devono essere utilizzati i droni in commercio per assicurare l’incolumità delle persone, distingue i velivoli in APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto) e Aeromodelli. Queste due catogorie aprono la strada ad un uso massiccio dei droni in Italia, con significativi rischi per la privacy.
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droni, cosa c'è da sapere

Classificazione tra Aeromodelli e Aeromobili a pilotaggio remoto

L’Enac classifica i droni in aeromodelli e aeromobili a seconda dell’uso. I primi sono destinati a scopi ludici, possono volare fino ad un massimo di 70 metri di altezza in un raggio di 200 metri in “aree non critiche“, cioè lontane da assembramenti di persone e centri abitati, sotto il controllo visivo costante dell’aeromodellista. Gli aeromobili sono invece impiegati per fini professionali e possono sorvolare le “aree critiche“.
Gli APR di peso inferiore o uguale a 300 grammi, con eliche protette da urto accidentale e che viaggiano ad una velocità non superiore ai 60 km/h possono sorvolare le aree critiche senza alcuna autorizzazione né un attestato di pilotaggio, ma con una semplice dichiarazione rilasciata dall’Enac. Finora l’Ente ha concesso 5.500 autorizzazioni, di cui 5000 per le aree non critiche e 500 per quelle critiche.
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Attestato/licenza di pilota, autorizzazione e assicurazione

I droni utilizzati per fini ricreativi non necessitano di corsi, né di attestati. Il pilota di un aeromobile deve invece conseguire l’attestato di pilota APR per i droni di peso inferiore ai 25 kg o la licenza di pilota APR per i velivoli di peso superiore ai 25 kg. Entrambi servono ad appurare che il pilota sia in possesso dei requisiti fisici, delle conoscenze aeronautiche e delle capacità necessarie a condurre un drone.
È bene specificare che l’Enac distingue la figura del pilota da quella dell’operatore; quest’ultimo è colui che pianifica il volo e ha il compito di richiedere l’autorizzazione all’Ente, che provvederà a rilasciarla entro tre settimane. Il pilota, che può anche coincidere con l’operatore, può conseguire il brevetto in una scuola di volo accreditata. Per gli impieghi professionali è inoltre obbligatoria l’assicurazione di responsabilità verso terzi.
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droni, cosa c'è da sapere

Attenzione alla privacy

Come sappiamo, i droni possono essere dotati di videocamere per fare delle riprese aeree e sono anche in grado di trasmettere tali riprese in tempo reale. Se ciò può rivelarsi utile ai fini giornalistici, nel caso degli aeromodelli può comportare notevoli criticità per la privacy ed è sempre necessario ottenere il consenso dei soggetti ripresi o, qualora non sia possibile, renderli non riconoscibili.
L’Enac non fa cenno ad alcuna sanzione per la violazione della privacy, e rimanda al Codice in materia di protezione dei dati personali. Di recente è entrato in vigore il nuovo “Regolamento Europeo sulla Data Protection” che introduce il concetto di “privacy by design“, secondo il quale bisogna tenere conto di tutte le possibili implicazioni per la protezione della privacy già nella fase di progettazione del prodotto. Pur non riferendosi espressamente ai droni, la normativa è destinata ad influenzare il settore.

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Il drone anti-bomba che rileva e disinnesca le mine anti-uomo https://www.business.it/il-drone-anti-bomba-che-rileva-e-disinnesca-le-mine-anti-uomo/ Sun, 10 Sep 2017 05:30:37 +0000 https://www.business.it/?p=12491 Drone anti-bomba dell'afgano Hassani: la soluzione alle mine terrestri

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Mine Kafon Drone, il drone che disinnesca le mine

Si chiama Mine Kafon Drone il drone anti-bomba in grado di rilevare e disattivare le mine terrestri in modo estremamente più veloce ed economico di qualunque altro sistema antimina esistente (“kafon“, nel linguaggio dari, significa “esplosione“). Il suo inventore è l’afgano Massoud Hassani, nato a nord di Kabul, in una zona con una concentrazione di mine antiuomo pari a 10 milioni ogni 500 km quadrati.
Il progetto del drone Mine Kafon nasce dall’esigenza di migliorare gli attuali processi di sminamento ed impedire che i 100 milioni di ordigni inesplosi disseminati per il pianeta continuino a uccidere o ferire gravemente migliaia di persone ogni anno, tra cui molti bambini. Il prototipo è ancora lontano dalla totale efficienza ma ambisce a disinfestare il territorio minato mondiale in meno di 10 anni.
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Mine Kafon: la sfera antimine alimentata dal vento

Nato in Afghanistan, Hassani cresce, come molti dei suoi connazionali, con il terrore delle mine anti-uomo. Trasferitosi con la famiglia nei Paesi Bassi, Massoud studia Design Industriale alla Design Accademy di Eindhoven e, ispirandosi ai giocattoli guidati dal vento con cui giocava durante l’infanzia, realizza, con l’aiuto del fratello Mahmud, il disinnescatore di mine alimentato a ventoMine Kafon” per il suo progetto di laurea.
Il primo modello Kafon era sostanzialmente una sfera a propulsione eolica realizzata con canne di bambù, plastica e ferro che, sotto la spinta del vento, rotolava sul terreno, disattivando le mine terrestri che incontrava sulla sua strada. La palla antimine funzionava però solo in teoria, sia per la difficoltà di controllo, sia per i problemi di recupero e manutenzione una volta danneggiata in mezzo ad un campo minato.
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Mine Kafon Drone: dal vento al controllo remoto

L’attenzione dei media verso il progetto ed il successo della campagna di raccolta fondi su Kickstarter hanno permesso ad Hassani di lavorare ad un’evoluzione del prototipo e di fondare nel 2013 la Mine Kafon Foundation, un’organizzazione di ricerca e sviluppo. Con in mente i limiti del modello iniziale, Hassani è riuscito a progettare un drone basato su un processo a 3 fasi per mappare autonomamente, rilevare e detonare le mine terrestri.
Il drone anti-bomba Mine Kafon Drone è un esacottero, cioè un aeromobile dotato di 6 rotori che gli permettono di volare sui terreni potenzialmente pericolosi; con la sua camera 3D, il GPS e il computer genera una mappa 3D, utilizza quindi un metal detector per rilevare gli ordigni ed un braccio meccanico per posizionare un detonatore delle dimensioni di una pallina da tennis sopra le mine e farle esplodere in tutta sicurezza.
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I vantaggi del drone sminatore Kafon

Il sistema aereo radiocomandato per l’individuazione e la detonazione di mine antiuomo Mine Kafon è un grosso affare. Attualmente è l’alternativa più sicura ed economica per il disinnescamento delle mine. Hassani sostiene che il suo drone anti-bomba è più sicuro, 20 volte più veloce e fino a 200 volte più economico delle attuali tecnologie e che potrebbe eliminare le mine a livello mondiale in 10 anni.
L’obiettivo ora è quello di ottimizzare il velivolo: un punto debole del drone anti-bomba Mine Kafon è il GPS, con cui è difficile localizzare la posizione precisa degli ordigni. Un’altra campagna Kickstarter è stata istituita nel luglio del 2016 per contribuire a finanziare questi sforzi. Le mine antiuomo sono uno dei più disastrosi effetti della guerra, con l’aggravante che le vittime più colpite sono bambini intenti nei loro giochi.
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Dal politecnico di Torino arriva un drone per eliminare insetti e zanzare https://www.business.it/dal-politecnico-di-torino-un-drone-per-eliminare-insetti-e-zanzare/ Thu, 08 Jun 2017 06:00:36 +0000 https://www.business.it/?p=9328 Dal Politecnico di Torino una start-up ha brevettato un drone in grado di disinfestare le zone piene di zanzare.  Usato principalmente in agricoltura, si può usare anche in altri ambienti Oggi i droni vengono usati per mille usi: dai trasporti di prodotti alle riprese video, fino alla sicurezza. C’è chi poi li usa per eliminare zanzare… Leggi tutto »Dal politecnico di Torino arriva un drone per eliminare insetti e zanzare

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Dal Politecnico di Torino una start-up ha brevettato un drone in grado di disinfestare le zone piene di zanzare.  Usato principalmente in agricoltura, si può usare anche in altri ambienti

Oggi i droni vengono usati per mille usi: dai trasporti di prodotti alle riprese video, fino alla sicurezza. C’è chi poi li usa per eliminare zanzare e insetti. E’ il caso della startup PBK, nata nei laboratori del Politecnico di Torino.
mezzo velivolo
L’azienda ha come fondatori due giovani menti: il ricercatore Roberto Grassi, per 12 anni assegnista di ricerca al Politecnico di Torino, e l’ingegner Carlo Ferro, dottorando, proveniente da una famiglia di coltivatori di riso. Proprio le problematiche legate alla disinfestazione delle risaie di famiglia hanno lanciato a Carlo l’idea di trovare una soluzione innovativa. Attraverso il drone è possibile raggiungere altezze notevoli. I due hanno poi presentato la loro idea ad Antonio Carlin, docente al Politecnico, che ha puntato su di loro. Il loro progetto è ancora un prototipo, ma ha già suscitato l’interesse di investitori e aziende.
drone anti zanzara in azione
PBKopter”, nome dell’invenzione, è formato da un drone di dimensioni leggere e da quattro serbatoi che si possono riempire con del liquido. Guidando l’apparecchio con un telecomando si può scegliere la destinazione e il gettito di fitofarmaci. In questo modo si abbattono i costi per la disinfestazione (solitamente industriale) e sprechi di diserbanti. Oltre che per l’agricoltura, si può utilizzare anche per eliminare le zanzare da altri luoghi. Capita in estate di essere punti da insetti e sopperire al problema comprando creme repellenti, gel idratanti o zampironi. Con il drone e i serbatoi si elimina il problema alla radice. Negli ultimi tempi i droni sono arrivati prepotentemente nella nostra vita, anche perché i prezzi dei modelli base partono da 35 euro. C’è chi li usa per scopo amatoriale e chi per scopi professionali. Ciò ha indotto l’Enac (Ente nazionale aviazione civile) a emanare un regolamento per disciplinare i voli de mezzi a pilotaggio remoto. Esistono infatti zone vietate al drone, dette no-fly-zone, come stadi, caserme militari o siti nucleari. Fra i colossi delle imprese, Amazon li usa per tutte le consegne e in tutti i giorni della settimana.
La storia di PBK insegna che si può sfruttare il drone anche per il miglioramento delle condizioni di campi e persone. Ufficialmente l’azienda è nata ad ottobre del 2015, con Roberto Grassi nei ruoli di CEO e responsabile meccatronica, Carlo Ferro responsabile strutture e Antonio Carlin che nel frattempo è diventato general manager. Ammessa all’incubatore  I3P del Politecnico di Torino, nel 2016 ha eseguito i test del primo drone. Con loro collaborano anche molti studenti e ricercatori. “Il nostro obiettivo è quello di firmare delle convenzioni con le amministrazioni comunali, e ci stiamo già lavorando”, dicono. “Sarà una rivoluzione – concludono – che garantirà meno problemi a tutti”. Intanto PBK sta facendo delle trattative con Enac per portare i propri droni in tutto il territorio italiano.
 

Fonte originale principale: corriereinnovazione.corriere.it

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UPS testa droni elettrici per la consegna di pacchi a domicilio https://www.business.it/ups-testa-droni-elettrici-la-consegna-pacchi-domicilio/ Mon, 27 Feb 2017 14:00:14 +0000 https://www.business.it/?p=7418 UPS azienda leader nelle consegne sta testando droni elettrici per ottimizzare il recapito dei pacchi. Il 23 Febbraio scorso ha annunciato la riuscita del test a Tampa in Florida in collaborazione con Workhousegroup – Nasdaq: WKHS. Workhousegroup ha realizzo per UPS droni e camion elettrici, per permettere la consegna della posta in aree rurali. L’utilizzo… Leggi tutto »UPS testa droni elettrici per la consegna di pacchi a domicilio

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UPS azienda leader nelle consegne sta testando droni elettrici per ottimizzare il recapito dei pacchi. Il 23 Febbraio scorso ha annunciato la riuscita del test a Tampa in Florida in collaborazione con Workhousegroup – Nasdaq: WKHS.

Workhousegroup ha realizzo per UPS droni e camion elettrici, per permettere la consegna della posta in aree rurali. L’utilizzo dei droni viene sperimentato da diverso tempo da molte altre ditte come Amazon e DHL. Quest’ultime a differenza di Ups avevano studiato un modo per far partire i droni direttamente dai loro magazzini verso le abitazioni. L’innovazione di UPS sta nel far partire i droni direttamente dai camion durante il giro di consegne dei corrieri.

L’azienda si è accorta che nelle aree rurali i Camion tendono a fare molti km di deviazione dal percorso principale. Questo causa una perdita di efficienza durante il trasporto, il ritardo delle tempistiche e l’aumento dei costi del carburante. L’utilizzo dei droni permetterebbe al corriere di non deviare dal percorso principale. Il drone può essere lanciato in modo automatizzato dal tetto del corriere e una volta giunto a destinazione tornerà al furgone utilizzando la geolocalizzazione per rintracciarlo.

Durante la consegna l’operatore potrà continuare il suo percorso senza doversi occupare di altro. Questa soluzione è molto utile perché secondo alcune stime riduce in media di 1Km gli itinerari di viaggio. Inoltre riduce le emissioni poiché si tratta di sistemi elettrici e permetterebbero all’azienda di risparmiare oltre 50 milioni di dollari all’anno. I Droni hanno inoltre 30 minuti di autonomia di volo, per cui possono percorrere un itinerario abbastanza ampio intorno al percorso dell’operatore. Una volta riagganciati al furgone possono ricaricarsi in modo autonomo e trasportare fino a 4,5 Kg di carico.

 
Questo è un chiaro esempio dove innovazione e tecnologia si incontrano permettendo di aumentare e migliorare i servizi al cittadino. Attualmente nessuna azienda ha ancora annunciato l’inserimento di questa tecnologia in modo permanente nel loro sistema di consegne. Attualmente è solo un test ma probabilmente un giorno potrà diventare realtà.

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DragonflEye trasforma gli insetti in cyber-droni https://www.business.it/dragonfleye-trasforma-gli-insetti-in-cyber-droni/ Thu, 02 Feb 2017 07:35:18 +0000 https://www.business.it/?p=2881 Ad oggi è molto difficile capire quando saremo in grado di sviluppare degli insetti robotici capaci di emulare quelli esistenti in natura; per questo si stanno cercando di sviluppare delle tecnologie di controllo in modo da guidare e controllare gli insetti esistenti, un esempio è proprio DragonflEye. DragonflEye navigazione, autonomia e controllo miniaturizzati I ricercatori lavorano a… Leggi tutto »DragonflEye trasforma gli insetti in cyber-droni

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Ad oggi è molto difficile capire quando saremo in grado di sviluppare degli insetti robotici capaci di emulare quelli esistenti in natura; per questo si stanno cercando di sviluppare delle tecnologie di controllo in modo da guidare e controllare gli insetti esistenti, un esempio è proprio DragonflEye.

DragonflEye navigazione, autonomia e controllo miniaturizzati

I ricercatori lavorano a tecnologie per il controllo degli insetti da molto tempo e i principali problemi da risolvere sono i seguenti:

  • Il peso e la dimensione del kit che deve essere trasportabile da insetti molto piccoli
  • Autonomia energetica
  • Autonomia di navigazione al di fuori di ambienti controllati
  • Interazione tra la tecnologia di controllo e l’insetto

Precedenti approcci non erano in grado di garantire adeguate dimensioni e autonomia; inoltre, non integravano nessun sistema di navigazione autonomo necessitando quindi la ricezione di comandi esterni per la navigazione.
DragonflEye ha voluto trovare una soluzione a questi problemi proponendo un approccio totalmente differente dal passato, quando si cercava di stimolare i movimenti degli insetti sfruttando impulsi elettrici, che, però non erano del tutto controllabili e spesso stimolavano anche altri neuroni oltre a quelli legati al movimento.
Gli ingegneri del team di DragonflEye hanno modificato il sistema nervoso delle libellule in modo che sia in grado di rispondere a stimoli sotto forma di impulsi luminosi. Queste tecniche rientrano nel campo dell’Optogenetica e permettono di comandare le libellule in modo da svolgere compiti prefissati.
Il progetto DragonflEye è sviluppato in collaborazione da Draper e l’Howard Hughes Medical Institute (HHMI) a Janaelia FarmGrazie all’uso e allo sviluppo di moderne tecniche innovative sono stati in grado di realizzare un micro-zainetto da applicare sopra le libellule.

DragonflEye_electronic_backpack
Foto ingrandita dell’elettronica dello zainetto DragonflEye prima che venga chiuso

Il problema del peso e delle dimensioni è stato risolto grazie all’utilizzo di micro pannelli solari per l’alimentazione dello stesso, in modo da poter inserire una batteria più piccola rispetto al passato; inoltre, grazie all’utilizzo delle tecniche optogenetiche, vengono eliminati gli elettrodi elettrici ottenendo un’ulteriore riduzione di spazio e peso.
Gli impulsi mandati dal DragonflEye alle libellule attivano un particolare neurone che fa da timone durante il volo della libellula, senza stimolare altri neuroni; in questo modo è possibile ottenere un volo predicibile e stabile. Il DragonflEye contiene anche un sistema di navigazione autonomo che permette il volo al di fuori di ambienti controllati e senza la necessità di comandi esterni.
Questo tipo di applicazione sembra davvero futuristica e, secondo i ricercatori che la stanno sviluppando, questo tipo di tecnologia potrebbe avere tantissime applicazioni innovative, come ad esempio l’impollinazione controllata, il monitoraggio di determinate zone e tanto altro.
Maggiori dettagli su questo device potrete trovarli su IEEE Spectrum. Per il futuro gli ingegneri pensano che questo tipo di tecnologia possa essere maggiormente miniaturizzata sviluppando appositi system-on-chip in maniera tale da allargarla all’uso con insetti più piccoli rispetto alle libellule.
 

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DelftAcopter, metà elicottero metà biplano https://www.business.it/delftacopter-drone-mavlab/ Wed, 11 Jan 2017 09:02:13 +0000 https://www.business.it/?p=6942 Metà elicottero metà biplano, il nuovo drone delfAcopter decolla in verticale, proprio come un elicottero. A sviluppare il progetto il team di ingegneri del MAVLab, il Polo Tecnologico dell’Università di Delft. Un progetto nato con l’idea di dare la possibilità alle nuove generazioni di velivoli senza pilota, di poter raggiungere luoghi inaccessibili, durante le missioni di… Leggi tutto »DelftAcopter, metà elicottero metà biplano

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Metà elicottero metà biplano, il nuovo drone delfAcopter decolla in verticale, proprio come un elicottero. A sviluppare il progetto il team di ingegneri del MAVLab, il Polo Tecnologico dell’Università di Delft.
Un progetto nato con l’idea di dare la possibilità alle nuove generazioni di velivoli senza pilota, di poter raggiungere luoghi inaccessibili, durante le missioni di esplorazione o quelle di emergenza, soprattutto in quei luoghi dove la rete dei trasporti è ancora poco sviluppata.
Qua sotto il video di presentazione di delfAcopter.



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