tav – Business.it https://www.business.it I segreti del potere - Notizie e retroscena Thu, 11 May 2023 11:46:22 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 https://www.business.it/wp-content/uploads/2023/01/cropped-Favicon_Business.it_-32x32.jpg tav – Business.it https://www.business.it 32 32 Tav Torino-Lione, la decisione della Francia che gela l’Italia: “Troppo cara” https://www.business.it/tav-torino-lione-francia-ritardo-moncenisio/ Thu, 11 May 2023 07:17:40 +0000 https://www.business.it/?p=116836 La Francia gela l’Italia rinviando la realizzazione della tratta di accesso della TAV Torino-Lione in territorio francese a dopo il 2043, ovvero dieci anni dopo l’entrata in funzione del tunnel del Moncenisio. L’infrastruttura è uno dei progetti simbolo del nostro Paese e il rinvio dei lavori rischia di rendere la TAV inefficiente e di riaprire… Read More »Tav Torino-Lione, la decisione della Francia che gela l’Italia: “Troppo cara”

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La Francia gela l’Italia rinviando la realizzazione della tratta di accesso della TAV Torino-Lione in territorio francese a dopo il 2043, ovvero dieci anni dopo l’entrata in funzione del tunnel del Moncenisio. L’infrastruttura è uno dei progetti simbolo del nostro Paese e il rinvio dei lavori rischia di rendere la TAV inefficiente e di riaprire un fronte di contestazione. Di fronte al clamore suscitato però, il ministro dei Trasporti francese, Clément Beaune, è costretto a rilasciare una dichiarazione all’Ansa affermando che “il governo francese non ha deciso nessun rinvio nel calendario relativo alla Tav Lione-Torino. Le notizie di rinvii nella costruzione di determinate strutture fanno riferimento non a decisioni prese, ma ad un rapporto indipendente consegnato al governo. Non si tratta in nessun caso di una decisione del governo e il nostro calendario resta immutato”, conclude.
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Tav Torino Lione Francia

Tav Torino-Lione: la decisione della Francia

La galleria di confine della TAV Torino-Lione, che corre sotto le Alpi per 57,5 chilometri, ha un costo di nove miliardi di euro e necessita di essere collegata a una rete ferroviaria adeguata su entrambi i versanti. In Italia arriverà in tempo, mentre in Francia la rete adatta arriverà solo nel 2043, dieci anni dopo l’entrata in funzione del tunnel transfrontaliero.

Il documento del “Coi” (Conseil d’orientation des infrastructures), contenente grafici e valutazioni sul cronoprogramma della TAV, è stato messo sul tavolo del governo francese in vista della prossima Conferenza intergovernativa Italofrancese. Inoltre, la Francia ha chiesto un rinvio delle scelte sulle tratte nazionali, nonostante abbia definito l’opera come “strategica”.

La contestazione alla TAV è stata molto forte in alcuni passaggi, con seri problemi di ordine pubblico. Il rispetto degli impegni presi risulta quindi essere un punto cruciale. L’opera della Torino-Lione è il tratto centrale del Corridoio Mediterraneo, finanziata al 50% dalla UE, che attraversa la Val di Susa. Il costo complessivo del tratto italiano è di circa 2 miliardi di euro, e i tempi per la realizzazione dei lavori stanno venendo rispettati. Il rinvio dei lavori della tratta di accesso in Francia potrebbe nuovamente ridare fiato ai “No TAV”, che da anni contestano l’opera per l’inefficienza della linea e gli impatti ambientali.
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Il governo si spacca ancora sulla Tav: per i 5S è “una scommessa persa” https://www.business.it/il-governo-si-spacca-ancora-sulla-tav-per-i-5s-e-una-scommessa-persa/ Wed, 01 Jul 2020 14:29:23 +0000 https://www.business.it/?p=66663 La Tav torna a dividere il governo, dopo mesi in cui sembrava che i contrasti fossero finalmente alle spalle. E invece, nel piano della Fase 3 per rilanciare l’Italia dopo l’emergenza coronavirus, ecco che l’alta velocità Torino-Lione torna argomento chiave non solo per il programma giallorosso, ma anche per la tenuta di un esecutivo sempre… Read More »Il governo si spacca ancora sulla Tav: per i 5S è “una scommessa persa”

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La Tav torna a dividere il governo, dopo mesi in cui sembrava che i contrasti fossero finalmente alle spalle. E invece, nel piano della Fase 3 per rilanciare l’Italia dopo l’emergenza coronavirus, ecco che l’alta velocità Torino-Lione torna argomento chiave non solo per il programma giallorosso, ma anche per la tenuta di un esecutivo sempre più traballante dopo mesi di divisioni e polemiche.A rilanciare l’annosa questione è stato il Movimento 5 Stelle, prendendo spunto da una nota del sindaco di Lione, Grégory Doucet, che intervistato dalla Stampa ha parlato di “un’opera sbagliata” e che “va fermata”. Un invito subito raccolto dai pentastellati: “Il Movimento Cinque Stelle è l’unica forza politica ad avere sempre lottato in ogni modo e in ogni sede contro la Torino-Lione, grande opera certificata come obsoleta e inutile anche dalla recente analisi della Corte dei Conti europea”.E ancora, si legge in una nota degli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione Trasporti alla Camera: “Nelle ultime ore anche il neosindaco di Lione Grégory Doucet ha voluto ribadire la propria contrarietà all’opera, ricordando che esiste già una linea tra Torino e Lione e che sarebbe auspicabile investire fondi per rinforzare questa e altre infrastrutture, piuttosto che buttare miliardi per i lavori del Tav Torino-Lione. Siamo assolutamente d’accordo”.Per i Cinque Stelle, insomma, la Torino-Lione è una scommessa persa in partenza, con i dati sul traffico atteso a testimoniare come, in realtà, l’opera non porterebbe nemmeno chissà quali benefici. Una posizione che riaccende lo scontro in un governo che vede invece Renzi in prima fila per la realizzazione della Tav. E che rischia di far esplodere micce pericolosissime.

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Dai Cinque Stelle un siluro alla Lega: “I voltagabbana della Tav” https://www.business.it/dai-cinque-stelle-un-siluro-alla-lega-i-voltagabbana-della-tav/ Wed, 31 Jul 2019 16:20:04 +0000 https://www.business.it/?p=50438 I Cinque Stelle contro la Tav. Una linea dura rimarcata anche dopo l’apertura del premier Conte alla realizzazione dell’opera, che non ha cambiato a posizione di un Movimento sempre più convinto della bontà delle sue scelte, con Di Maio in testa: “Noi siamo sempre stati contrari all’opera, gli altri hanno cambiato idea”. Un concetto ribadito… Read More »Dai Cinque Stelle un siluro alla Lega: “I voltagabbana della Tav”

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I Cinque Stelle contro la Tav. Una linea dura rimarcata anche dopo l’apertura del premier Conte alla realizzazione dell’opera, che non ha cambiato a posizione di un Movimento sempre più convinto della bontà delle sue scelte, con Di Maio in testa: “Noi siamo sempre stati contrari all’opera, gli altri hanno cambiato idea”. Un concetto ribadito in un post sul Blog delle Stelle, dall’inequivocabile titolo “TAV. Quel treno pieno di voltagabbana”.Un attacco frontale al Pd, ma anche alla Lega. Per il Movimento nel “partitone dei supporter della Torino-Lione” confluirebbero, oltre naturalmente a tutte le altre forze politiche, anche “larga parte degli economisti, il grosso della stampa (sui ‘giornaloni’ analisi distanti dal pensiero unico sono ormai bandite) Confindustria, banche e oltranzisti del cemento”.“Soltanto il Movimento 5 Stelle non è mai salito sul treno nel quale oggi troviamo stipati i tantissimi ‘ultras’ del Tav – si legge ancora sul Blog – Diversi tra loro solo in apparenza, ma in realtà uguali nel fanatismo a sostegno di un’opera inutile, dannosa, antidiluviana e dai costi tutt’altro che certi”. I grillini hanno ricordato come Mario Borghezio partecipasse alle manifestazioni contro l’opera e come Roberto Maroni, in un intervista a Radio Padania del 7 dicembre 2005, quando ricopriva l’incarico di ministro del Welfare del governo Berlusconi, dichiarasse: “La protesta della Val Susa non va ignorata, bisogna comprendere le ragioni della gente”.Su posizioni No Tav, secondo il M5S, anche Roberto Cota (poi diventato un presidente della regione Piemonte favorevole all’opera) in una Lega in cui – ecco l’affondo – “giocava già un ruolo importante l’europarlamentare Matteo Salvini”. Poi l’accusa di incoerenza nei confronti di Matteo Renzi che nel suo libro Oltre la rottamazione del 2013, scriveva: “La Tav? Non è un’opera dannosa, ma inutile. Soldi impiegati male. Rischia di essere un investimento fuori scala e fuori tempo”.

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Anche Grillo alza bandiera bianca: la Tav, alla fine, si farà https://www.business.it/anche-grillo-alza-bandiera-bianca-la-tav-alla-fine-si-fara/ Thu, 25 Jul 2019 13:26:21 +0000 https://www.business.it/?p=50186 La Tav, alla fine, s’avrà da fare. Si sono ormai rassegnati tutti, ad esclusione del movimento No Tav che continua a promettere disordini e proteste violente. I Cinque Stelle, storica sponda politica di chi era schierato contro il completamento dell’opera, sembrano invece aver alzato bandiera bianca. L’ultimo in ordine cronologico ad aprire alla possibilità di… Read More »Anche Grillo alza bandiera bianca: la Tav, alla fine, si farà

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La Tav, alla fine, s’avrà da fare. Si sono ormai rassegnati tutti, ad esclusione del movimento No Tav che continua a promettere disordini e proteste violente. I Cinque Stelle, storica sponda politica di chi era schierato contro il completamento dell’opera, sembrano invece aver alzato bandiera bianca. L’ultimo in ordine cronologico ad aprire alla possibilità di realizzare l’alta velocità Torino-Lione è stato Beppe Grillo, in passato battagliero e ora invece tutt’altro che determinato.Il fondatore del Movimento 5 Stelle, infatti, pur continuando a dichiararsi contrario alla realizzazione della Torino – Lione, ha utilizzato toni insolitamente pacati per commentare la decisione del Presidente del Consiglio Conte di dare il via libera all’opera. Assolvendo sia Di Maio che Toninelli: “Credere che basti essere al governo, in tandem, per bloccare un processo demenziale come questo significa avere dimenticato che non siamo una repubblica presidenziale oppure una dittatura”. La conclusione del pezzo pubblicato sul suo blog è una presa d’atto della situazione: “Sono molto scontento della situazione che si è venuta a creare: saremo in Francia in un minuto e ci metteremo tre mesi a trovare una differenza, però, forse, avremo tolto di mano l’ennesimo pretesto ai fantocci dell’economia finanziaria. Decida il parlamento, è la democrazia bellezze (teniamocela stretta)”.
Nello specifico, la valutazione di Grillo resta fortemente negativa, ma il ragionamento complessivo viene ora integrato da riflessioni di ordine più generale e da una certa dose di rassegnazione: “La stessa TAV è un fantoccio dell’idea di futuro, ma non deve diventarlo la democrazia. Il mondo sta passando di mano, stiamo diventando una proprietà delle multinazionali finanziarie. C’è l’ex presidente del fondo monetario internazionale a dirigere la banca che si è impossessata dell’Europa. Questo non significa che noi abbiamo smesso di essere una democrazia parlamentare”.

“Tony Nelly è riuscito a fare miracoli per rendere meno disastroso l’impatto della piramide del terzo millennio ed il presidente Conte a tenere testa al Micron. Questo cambia il rapporto fra i costi (un dilagare di reazionarietà e negazionismo dei diritti dell’uomo… quello che deve lavorare per vivere) e benefici (il PIL sale anche costruendo piramidi). Allora costruiamo la Piramide se lo decide il parlamento, il maledettissimo PIL salirà un po’, e non dovremo buttarci dentro architetti ed ingegneri dopo che avranno finito i lavori. Perché il senso di questa opera inutile lo abbiamo sotto gli occhi tutti quanti: evitare che il paese smotti ancora di più verso la paura”.

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Svolta sulla Tav, l’annuncio di Conte: “Non farla costa più che completarla” https://www.business.it/svolta-sulla-tav-lannuncio-di-conte-non-farla-costa-piu-che-completarla/ Tue, 23 Jul 2019 19:20:16 +0000 https://www.business.it/?p=50085 Una vera e propria svolta, quella arrivata sul fronte Tav a firma di Giuseppe Conte. Che dopo essere stato in passato più volte titubante sulla necessità di completare l’opera, ha annunciato via Facebook: “Alla luce degli investimenti comunitari, non realizzare il Tav costerebbe più che completarlo. E soltanto il Parlamento può recedere unilateralmente dal contratto. Questa è la posizione governo, difendiamo interessi… Read More »Svolta sulla Tav, l’annuncio di Conte: “Non farla costa più che completarla”

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Una vera e propria svolta, quella arrivata sul fronte Tav a firma di Giuseppe Conte. Che dopo essere stato in passato più volte titubante sulla necessità di completare l’opera, ha annunciato via Facebook: “Alla luce degli investimenti comunitari, non realizzare il Tav costerebbe più che completarlo. E soltanto il Parlamento può recedere unilateralmente dal contratto. Questa è la posizione governo, difendiamo interessi nazionali”.Una sorta di via libera a tutti gli effetti, quello arrivato dal premier su una questione che da sempre divide Lega e Cinque Stelle. Anche nelle scorse ore, dopo la manomissione della centralina dell’alta velocità, Salvini era tornato all’attacco, accusando il ministro pentastellato Toninelli di ritardi e rinvii “non solo sulla Tav”. “Rappresento un governo appoggiato da due forze politiche che sul punto la pensano in maniera opposta – ha aggiunto Conte – In gioco ci sono tanti soldi, che sono vostri, e vanno gestiti con la massima attenzione. Vanno gestiti come farebbe un buon padre di famiglia”. A segnare la svolta, secondo quanto riferito dal presidente del Consiglio, è stato il maggiore impegno dell’Europa nel finanziamento dell’opera. Un impegno per il quale Conte, durante la diretta sul social, ringrazia pubblicamente, sostenendo che permetterà un risparmio di 3 miliardi di euro per l’Italia, un piccolo tesoretto pronto per essere spesi in altri opere. L’Italia, ha spiegato Conte dirà quindi sì ai fondi Ue per un progetto che, il governo non può fermare per un motivo semplice, scandito dal premier: un’alternativa al Tav non c’è e fermare la Torino-Lione non farebbe gli “interessi nazionali” perché costerebbe di più agli italiani. Resta da vedere quali saranno gli effetti sul ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, da mesi sotto attacco del vicepremier Matteo Salvini. Rumors interni alla squadra di governo parlavano di un possibile passo indietro del responsabile del Mit nel caso Conte dovesse dare il via libera alla Torino-Lione, una battaglia storica del popolo grillino.

Predappio, riapre la cripta di Benito Mussolini: “Incentiva il turismo”

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Toninelli licenzia il tecnico favorevole alla realizzazione della Tav https://www.business.it/toninelli-licenzia-il-tecnico-favorevole-alla-realizzazione-della-tav/ Mon, 22 Jul 2019 15:46:37 +0000 https://www.business.it/?p=50018 Danilo Toninelli ha licenziato l’unico esperto nella commissione di analisi costi-benefici della Tav che aveva dato parere favorevole all’opera, Pierluigi Coppola. Un’indiscrezione arrivata dal Messaggero, secondo il quale il ministro dei Trasporti avrebbe sollevato il tecnico dall’incarico con una semplice mail. Era stato l’unico fra i sei componenti della commissione a non condividere l’esito negativo… Read More »Toninelli licenzia il tecnico favorevole alla realizzazione della Tav

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Danilo Toninelli ha licenziato l’unico esperto nella commissione di analisi costi-benefici della Tav che aveva dato parere favorevole all’opera, Pierluigi Coppola. Un’indiscrezione arrivata dal Messaggero, secondo il quale il ministro dei Trasporti avrebbe sollevato il tecnico dall’incarico con una semplice mail. Era stato l’unico fra i sei componenti della commissione a non condividere l’esito negativo della valutazione espressa, per la quale i costi dell’opera sarebbero stati maggiori dei benefici.Secondo alcune fonti ministeriali, Coppola avrebbe “violato la riservatezza rilasciando interviste non autorizzate e soprattutto resta un’ombra su di lui, in merito al falso contro-dossier con numeri sballati sull’analisi costi-benefici Tav che gli è stato attribuito sulla stampa e di cui poi lui ha smentito la paternità senza però chiedere rettifica ai giornali che glielo attribuivano”. Gli altri esperti nella commissione erano Marco Ponti, alla guida dei lavori, Paolo Beria, Alfredo Drufuca, Riccardo Parolin e Francesco Ramella. Coppola rappresentava l’unica personalità voluta dal predecessore di Toninelli, il democratico Graziano Delrio. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera lo scorso febbraio, aveva spiegato il perché del suo giudizio negativo, sostenendo di non condividere la metodologia utilizzata dagli altri tecnici. “Si tratta di un assemblaggio di approcci diversi”aveva affermato al Corriere, precisando che in alcuni punti l’analisi avesse abbandonato le linee guida della Commissione europea, per passare ad un “metodo molto più inusuale”.Per queste ragioni, Coppola aveva dichiarato di avere forte perplessità sulla metodologia implicata, e di conseguenza sugli esisti stessi della valutazione. Qualche giorno fa, il parlamentare dem Davide Gariglio, aveva anticipato l’allontanamento di Coppola dalla commissione sulla Torino-Lione: “Ricordiamo che Coppola era l’unico esperto neutrale presente tra i commissari guidati dall’esponente No Tav Marco Ponti, che aveva scelto gli altri cinque tecnici tra i soci e consulenti della sua impresa privata e che si era apertamente dissociato dai risultati finali, apparti subito confusi, parziali e inattendibili”.

Alexandria, la nuova Greta che lotta per il clima (e viene riempita di insulti)

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Di Maio trasforma il Movimento nella Lega 2.0, sempre più vicino a Salvini https://www.business.it/di-maio-vuole-un-movimento-sempre-piu-allineato-con-la-lega-di-salvini/ Tue, 11 Jun 2019 06:20:11 +0000 https://www.business.it/?p=47794 C’è stato un momento, a ridosso delle europee, in cui Luigi Di Maio aveva avuto il coraggio di sfidare Matteo Salvini. Mostrando i muscoli, cercando di ritagliarsi uno spazio lontano dalla Lega per attirare verso di sé un elettorato insensibile ai temi dell’immigrazione, della sicurezza, dell’antieuropeismo. Missione fallita: la batosta arrivata dall’ultima tornata elettorale ha… Read More »Di Maio trasforma il Movimento nella Lega 2.0, sempre più vicino a Salvini

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C’è stato un momento, a ridosso delle europee, in cui Luigi Di Maio aveva avuto il coraggio di sfidare Matteo Salvini. Mostrando i muscoli, cercando di ritagliarsi uno spazio lontano dalla Lega per attirare verso di sé un elettorato insensibile ai temi dell’immigrazione, della sicurezza, dell’antieuropeismo. Missione fallita: la batosta arrivata dall’ultima tornata elettorale ha spinto il vicepremier a tornare, e in gran fretta, tra le braccia di un ministro dell’Interno ormai onnipotente, allineandosi in toto.Ecco spiegata l’ennesima trasformazione del Movimento, di nuovo su posizioni di sfida totale a Bruxelles. I Cinque Stelle non vogliono che l’Europa si trasformi nell’arma esclusiva di Salvini e cercano a loro volta di calcare l’onda. Da qui, la decisione di sposare la linea Salvini sul fronte minibot. Non solo: Di Maio è pronto a fare un passo indietro anche sul fronte Tav. La Torino-Lione si farà, anche se con un progetto rivisto. E ancora: secondo quanto anticipato da Repubblica, a breve i Cinque Stelle lanceranno una campagna di controlli sulle attività commerciali di cinesi, pakistani, “bangla”. Ispezioni mirate nei negozi etnici che segneranno l’apertura di una fase inedita nella storia pentastellata, con delle conseguenze anche in Europa, dove sarebbe pronto l’accorto con l’uomo della Brexit, Nigel Farage.Di Maio è convinto che non esistano alternative: o ci si muove nello stesso campo di Salvini, cercando di rosicchiare alla Lega una parte degli elettori che l’hanno trasformata nel primo partito d’Italia, o si muore. Rincorrere Salvini nella speranza di avvicinarlo un po’, dando per impossibile un sorpasso. A costo di scontrarsi con Roberto Fico e l’ala più oltranzista del Movimento. E con Giuseppe Conte, ormai sempre più lontano.

Il presidente del Consiglio vive ormai in sintonia con il Quirinale, vedendo allontanarsi sempre di più i Cinque Stelle da lui. La sua sfida a Salvini è diventata ormai questione personale, con il saldarsi del nuovo asse Lega-Movimento. Mentre il premier sale negli indici di gradimento degli italiani, Di Maio gli ha voltato le spalle, forse definitivamente.

Salta il confronto Calenda-Di Maio. L’ex ministro: “Non sai fare il vicepremier”

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I diktat di Salvini: Toninelli, Trenta e Costa fuori dal governo https://www.business.it/salvini-vuole-il-rimpasto-di-governo-toninelli-e-costa-nel-mirino/ Thu, 30 May 2019 11:07:28 +0000 https://www.business.it/?p=47110 Il governo va avanti, senza dubbi. Nella consapevolezza che uno dei due poli, i Cinque Stelle, stanno vivendo un periodo di grande difficoltà. Matteo Salvini ha ribadito al premier Conte la sua intenzione di non creare problemi alla tenuta dell’esecutivo, concordando poi la data del prossimo Consiglio dei ministri. In attesa, però, di un voto… Read More »I diktat di Salvini: Toninelli, Trenta e Costa fuori dal governo

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Il governo va avanti, senza dubbi. Nella consapevolezza che uno dei due poli, i Cinque Stelle, stanno vivendo un periodo di grande difficoltà. Matteo Salvini ha ribadito al premier Conte la sua intenzione di non creare problemi alla tenuta dell’esecutivo, concordando poi la data del prossimo Consiglio dei ministri. In attesa, però, di un voto su Di Maio che potrebbe creare altro scompiglio nel mondo pentastellato, qualora la piattaforma Rousseau dovesse votare contro il suo leader.E però sotto il tappeto gialloverde non manca una gran quantità di polvere. A rivelarlo è il Corriere della Sera:”Se prevale la linea di Di Battista il governo chiude. Per proseguire, occorre realizzare tutto quanto gli italiani si aspettano”. Spiega un leghista: “Come è possibile andare avanti con un ministro come Toninelli che contrassegnato la sua attività in opposizione alla Tav?”. Lo stesso vale “per Elisabetta Trenta o per Sergio Costa, che non hanno mai smesso di frenare sull’azione di governo”.Qualcuno si spinge anche a parlare di Tria che, giusto questa mattina incontrerà Salvini per parlare della lettera arrivata dall’Ue. Ma Salvini nemmeno vuol sentir dire la parola “rimpasto”: “Non m’interessa, roba da Prima repubblica. Dobbiamo solo cambiare il passo”. L’altro nodo di giornata è appunto il viceministro Rixi. Salvini rifiuta di parlare dell’argomento “prima che ci sia qualcosa da dire” e nell’incontro con i suoi parlamentari ed eurodeputati raccomanda a tutti di rispondere la stessa cosa.La vicenda è insidiosa. Nel contratto di governo è esplicitamente prevista l’incompatibilità con il governo di quanti “abbiano riportato condanne penali, anche non definitive”. I leghisti ricordano di malumore che “Armando Siri era solo indagato” e questo potrebbe essere fatto pesare. Ma resta il fatto che il 100% dei salviniani interpellati dice la stessa cosa: “Edoardo è uno di noi. Se vedesse che la sua posizione crea problemi alla Lega e al governo sarebbe pronto alle dimissioni”.

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Gasdotto EastMed Poseidon, dopo la Tav l’Italia blocca anche questo. Governo Conte diviso sulla realizzazione dell’opera https://www.business.it/gasdotto-eastmed-poseidon-dopo-la-tav-litalia-blocca-anche-questo-governo-conte-diviso-sulla-realizzazione-dellopera/ Sat, 09 Mar 2019 12:39:41 +0000 https://www.business.it/?p=41945 Dopo i vari rinvii di Tav e Tap ora tocca al gasdotto EastMed Poseidon, quello che dovrebbe portare il gas estratto nei giacimenti marini tra Israele e Cipro in Europa passando prima per la Grecia e poi per l’Italia: la firma dell’accordo definitivo per la realizzazione del progetto ci sarebbe dovuta essere entro la fine… Read More »Gasdotto EastMed Poseidon, dopo la Tav l’Italia blocca anche questo. Governo Conte diviso sulla realizzazione dell’opera

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Dopo i vari rinvii di Tav e Tap ora tocca al gasdotto EastMed Poseidon, quello che dovrebbe portare il gas estratto nei giacimenti marini tra Israele e Cipro in Europa passando prima per la Grecia e poi per l’Italia: la firma dell’accordo definitivo per la realizzazione del progetto ci sarebbe dovuta essere entro la fine di Marzo, ma il Governo Conte diviso sulla realizzazione dell’opera, ha rimandato la decisione per dare tempo all’Italia di realizzare una nuova valutazione sull’impatto ambientale di EastMed. Come è già accaduto per il gasdotto Tap, se da un lato la Lega di Salvini è pienamente favorevole alla realizzazione dell’infrastruttura, dall’altro lato l’indecisione del M5S fa bloccare l’accordo. Per la realizzazione il gasdotto lungo più di due mila chilometri e con un tratto sottomarino tra i più estesi al mondo, serviranno oltre sei miliardi di euro che saranno in parte finanziati dall’Europa.
La firma definitiva
Il progetto dell’ EastMed Poseidon non è una novità: già nel 2011 la società IGI Poseidon ottenne il decreto di autorizzazione unica del ministero dello Sviluppo Economico che approvava il progetto definitivo e autorizzava la costruzione e l’esercizio dell’opera nella città di Otranto. In Italia fù l’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda nell’aprile del 2017, a mettere la firma per dire “Sì” al progetto. Entro la fine di marzo sarebbe dovuta esserci la firma dell’accordo definitivo tra Italia, Cipro, Israele e Grecia, ma al momento è tutto rimandato.

Una nuova valutazione di impatto ambientale
I lavori per la realizzazione del progetto, affidati ad Igi Poseidon sarebbero dovuti iniziare nel giro di pochi mesi per concludersi in 5 anni, ma a bloccare l’opera è stata la richiesta del ministero dell’Ambiente per redigere una nuova valutazione di impatto ambientale, spinto da una lettera inviata da una trentina di associazioni ambientaliste al Premier Giuseppe Conte, al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Il progetto
EastMed Poseidon avrà la capacità di trasportare fino a 20 miliardi di metri cubi di gas all’anno, avrà una lunghezza di 2 mila chilometri, con un tratto sottomarino tra i più estesi al mondo (1.300 chilometri), trasporterà il gas estratto dai giacimenti israeliani e ciprioti nel Levante fino all’Italia, passando per Creta e la Grecia. Lo sbocco in Italia è previsto ad Otranto, una trentina di chilometri a Sud di Melendugno, il luogo in cui terminerà il contestato gasdotto del Tap. La realizzazione dell’opera è volta a favorire la diversificazione energetica così da ridurre dipendenza dalla Russia.

 

 

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Salvini, compleanno amaro. I fan in rivolta: “Non buttare via tutto” https://www.business.it/compleanno-amaro-per-salvini-il-web-gli-si-rivolta-contro/ Sat, 09 Mar 2019 11:52:25 +0000 https://www.business.it/?p=42153 Una torta gigante con la scritta “grazie!”, per farsi sentire vicino ai tanti fan che non hanno perso occasione di fargli gli auguri per il compleanno numero 46. Un cuoricino rosso. Un’immagine lanciata in contemporanea sui profili Facebook e Twitter da Matteo Salvini per rendere i follower partecipi di quello che per lui è un… Read More »Salvini, compleanno amaro. I fan in rivolta: “Non buttare via tutto”

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Una torta gigante con la scritta “grazie!”, per farsi sentire vicino ai tanti fan che non hanno perso occasione di fargli gli auguri per il compleanno numero 46. Un cuoricino rosso. Un’immagine lanciata in contemporanea sui profili Facebook e Twitter da Matteo Salvini per rendere i follower partecipi di quello che per lui è un giorno speciale. Ricevendo in cambio sì, tanti complimenti e congratulazioni. Ma anche un lunghissima lista di consigli, non tutti dati con tono dolce.Molti, infatti, i sostenitori della Lega che non condividono la scelta del ministro dell’Interno di arrivare allo scontro con i Cinque Stelle sulla Tav. Un’opera sicuramente importante per il nord Italia ma che, ora che il partito ha perso la sua identità esclusivamente settentrionale, per gli abitanti di tante altre regioni non sembra così importante. Non al punto, almeno, da mettere a rischio l’esistenza dell’esecutivo per il suo completamento. Post arrivati mentre i nervi si fanno sempre più tesi.Il leader del Carroccio ha infatti scelto di festeggiare a Milano, perché “il paese è importante ma lo è anche festeggiare il compleanno con i miei figli”. Una ‘fuga’ al problema che ha irritato non poco Luigi Di Maio, per il quale questo doveva essere un week end di lavoro, specie in vista della deadline di lunedì piazzata da Telt – l’azienda costruttrice della Torino-Lione – per la pubblicazione dei bandi.

Ecco allora comparire i vari “Lascia perdere la Tav”, “Non buttare questi nove mesi per la Tav. Con tutte le priorità che ci sono!!! Noi vogliamo questo governo e nessun altro. Rifletti”, “Non rovinare quello che avete fatto di straordinario insieme ai 5 stelle, la Tav non serve agli italiani”. Qualcuno va meno per il sottile “Governare è più importante di quel buco maledetto”, “Auguri!! e cerca di far pace col cervello”. Il web, insomma, si è schierato. Ora la palla passa a Salvini.

Tav, scoppia il caso Ponti: la sua analisi prima boccia e poi promuove l’opera

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Tav, scoppia il caso Ponti: la sua analisi prima boccia e poi promuove l’opera https://www.business.it/tav-scoppia-il-caso-ponti-due-relazioni-di-opposto-parere/ Fri, 08 Mar 2019 13:03:51 +0000 https://www.business.it/?p=42084 Un nuovo, ennesimo caso arriva a incendiare la vicenda Tav, intorno alla quale si sta già consumando lo scontro (accesissimo) tra la Lega di Salvini e il Movimento Cinque Stelle. Le due anime dell’esecutivo sono barricate su posizioni inconciliabili, nessuna disposta a fare un passo indietro. Conte si è schierato con i grillini, contribuendo ad… Read More »Tav, scoppia il caso Ponti: la sua analisi prima boccia e poi promuove l’opera

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Un nuovo, ennesimo caso arriva a incendiare la vicenda Tav, intorno alla quale si sta già consumando lo scontro (accesissimo) tra la Lega di Salvini e il Movimento Cinque Stelle. Le due anime dell’esecutivo sono barricate su posizioni inconciliabili, nessuna disposta a fare un passo indietro. Conte si è schierato con i grillini, contribuendo ad aumentare la rabbia degli esponenti del Carroccio. Un clima rovente nel quale si inserisce l’ennesima, fastidiosa indiscrezione.Come riportato dal Messaggero, infatti, tra i firmatari dello studio riservato della Commissione europea che illustra l’impatto socio-economico e ambientale delle reti transeuropee di cui fa parte il corridoio Mediterraneo, c’è anche la firma di sei dipendenti della società presieduta dall’ingegnere Marco Ponti, la TRT trasporti e territorio. Quel Ponti che, in Italia, ha realizzato l’analisi costi benefici per conto di Toninelli bocciando la Tav. E che invece la promuove nello studio europeo.Il documento di Bruxelles ha ottenuto anche il via libera della società di Marco Ponti, che ha messo a punto l’analisi costi-benefici per il governo dando parere negativo sull’opera. Con il corridoio Mediterraneo, che va da Gibilterra a Budapest, lo studio stima che al 2030 si potrà ottenere un risparmio di tempo del 30% per i passeggeri e del 44% per le merci. Inoltre, nei prossimi dieci anni per ogni miliardo investito nel cantiere verrebbero creati 15mila posti di lavoro, senza considerare l’indotto sul territorio.Secondo lo studio, che risale al 2018, per il corridoio Mediterraneo il risparmio di tempo è notevole. Si parla del 30% per i passeggeri e 44% per le merci. La bozza del rapporto, ottenuta dall’Adnkronos, è redatta per conto della Commissione Europea da due società, una tedesca, la M-Five Gmbh Mobility, Futures, Innovation, Economics di Karlsruhe e la Trt, Trasporti e Territorio, una srl di Milano il cui presidente è appunto il docente del Politecnico di Milano, Marco Ponti.

Dal canto suo, Ponti, intervenendo a ‘Mattino 5’, ha precisato che si tratta di “un’analisi sul valore aggiunto e non ha nulla a che vedere con l’analisi costi-benefici”. Sulla vicenda è intervienuto anche Francesco Ramella, che insieme a Marco Ponti e altri tecnici ha contribuito alla stesura dell’analisi costi benefici: “Lo studio non dice ‘va fatto’. Illustra i benefici ma non i costi. Non è firmato da Ponti”.

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The Final Countdown: il governo verso la crisi, il conto alla rovescia è iniziato https://www.business.it/governo-a-un-passo-dalla-crisi-rottura-totale-di-maio-salvini-sulla-tav/ Fri, 08 Mar 2019 06:54:44 +0000 https://www.business.it/?p=42051 Un governo lanciato a tutta velocità verso una crisi che sembra sempre più insanabile. Colpa di quella Tav diventata ormai simbolo della distanza tra gialli e verdi, entrambi gli schieramenti barricati su posizioni opposte senza una mediazione convincente. “Non sono disposto a mettere in discussione il nostro no” è la categorica opposizione ai tentativi del premier… Read More »The Final Countdown: il governo verso la crisi, il conto alla rovescia è iniziato

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Un governo lanciato a tutta velocità verso una crisi che sembra sempre più insanabile. Colpa di quella Tav diventata ormai simbolo della distanza tra gialli e verdi, entrambi gli schieramenti barricati su posizioni opposte senza una mediazione convincente. “Non sono disposto a mettere in discussione il nostro no” è la categorica opposizione ai tentativi del premier Conte di trovare una soluzione, una contrarietà ribadita all’assemblea dei parlamentari M5s in corso alla Camera.Di fronte all’intransigenza del loro leader, gli onorevoli grillini hanno risposto con un lungo applauso. “Per me fa fede analisi del ministero delle Infrastrutture, che dice che è negativa l’opera”, ha continuato Di Maio. Sull’analisi costi-benefici Danilo Toninelli ha a sua volta chiosato: “È inconfutabile”. Giudizio netto del capogruppo M5s in Senato, Stefano Patuanelli: “Se c’è Tav non c’è governo, se c’è governo è perché non c’è Tav”.Il presidente del Consiglio intanto, sulla questione, passa la palla ai francesi. In conferenza stampa non ha nascosto le sue perplessità sul progetto e ha affermato: “Alla luce di ciò che emerso, alla luce dei forti dubbi emersi, e me ne assumo la responsabilità, l’unica strada che credo sia d’obbligo è procedere ad un’interlocuzione con i partner di questo progetto, Francia e Ue, per condividere questi dubbi e le perplessità”.All’interno del governo, dunque, ancora non c’è accordo, ma le posizioni dei due partiti appaiono piuttosto chiare: Lega e M5s è muro contro muro, con il Carroccio che vuole il prosieguo dell’opera a tutti i costi e si oppone a un eventuale stop ai bandi. I pentastellati che, al contrario, si giocano tutto sul “no” e puntano a bloccare i bandi. E su quest’ultimo tema il vicepremier è tornato anche nel corso dell’assemblea: “Per noi i bandi devono essere sospesi Proprio perché stiamo ridiscutendo l’opera, come previsto dal contratto”.

Caro mi costa l’avvocato: Di Battista recordman per le spese legali

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La lunga notte della Tav: Salvini e Di Maio pronti al braccio di ferro a oltranza https://www.business.it/tav-di-maio-e-salvini-pronti-alla-lunga-notte-conte-tentera-di-mediare/ Wed, 06 Mar 2019 13:00:17 +0000 https://www.business.it/?p=41914 Nessuno vuol far cadere il governo, visto che in questo momento non c’è alcuna convenienza per i contendenti. Ma la partita Tav continua a infiammare tanto Matteo Salvini quanto Luigi Di Maio, arroccati sulle rispettive posizioni e senza nessuno che faccia da intermediario, tentando di portare le due parti a una mediazioni. I tecnici dei ministeri… Read More »La lunga notte della Tav: Salvini e Di Maio pronti al braccio di ferro a oltranza

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Nessuno vuol far cadere il governo, visto che in questo momento non c’è alcuna convenienza per i contendenti. Ma la partita Tav continua a infiammare tanto Matteo Salvini quanto Luigi Di Maio, arroccati sulle rispettive posizioni e senza nessuno che faccia da intermediario, tentando di portare le due parti a una mediazioni. I tecnici dei ministeri Trasporti e Tesoro, spiega l’Huffington Post, sono stati allertati. In queste ore è in corso un contatto continuo in un passaggio frenetico di documenti, dati e tabelle: “Stanotte si lavora a oltranza”.Al momento non si conosce il punto di caduta: “Tutto può succedere”. Le posizioni di M5s e Lega si stanno radicalizzando e sembra saltato, come spiega un big grillino, anche il classico schema poliziotto buono e poliziotto cattivo: “Adesso siamo diventati tutti cattivi e i bandi non vanno pubblicati”. Per tutto il giorno, ieri, si sono anche rincorse voci, poi smentite categoricamente dal diretto interessato e da Di Maio, di imissioni del ministro Danilo Toninelli. Il clima tra i pentastellati è questo.Dall’altra parte Salvini ha chiamato i suoi tecnici. Coloro che questa sera alle 20.30 varcheranno il portone di Palazzo Chigi con il compito preciso di smontare punto per punto l’analisi costi benefici fortemente negativa redatta dalla commissione guidata da Marco Ponti. I due vicepremier sono consapevoli che, mai come in questo frangente, devono dare fondo a tutte le loro capacità di trovare la sintonia che in tante altre occasioni si è verifica togliendoli da situazioni imbarazzanti.In questo contesto il premier Conte è l’avvocato dell’arbitrato ma anche per un mediatore come lui avvicinare i due bordi dell’abisso non è impresa agevole. Sia Salvini sia Di Maio devono parlare al loro elettorato e in più il capo politico M5s deve rispondere ai consiglieri di Torino in subbuglio perché le loro radici sono ben ancorate nella lotta all’Alta velocità.

L’analisi dettagliata del dossier costi benefici andrà avanti a oltranza. E bisognerà trova la quadra che Salvini chiede che venga raggiunta entro stasera. Conte in realtà ha preso tempo fino a venerdì. La nottata, però, si preannuncia molto lunga.

Tav, Toninelli ha dato le dimissioni, ma Conte (ahinoi) le ha respinte: governo nel caos

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Alla fine i Cinque Stelle si scoprirono favorevoli alla Tav: il sondaggio che spiazza il Movimento https://www.business.it/i-cinque-stelle-si-scoprono-favorevoli-alla-tav-di-maio-pronto-ad-assecondarli/ Sat, 02 Mar 2019 09:52:37 +0000 https://www.business.it/?p=41619 E alla fine gli elettori grillni si scoprirono favorevoli alla Tav. Sull’opera che continua a dividere Lega e Cinque Stelle ecco arrivare i numeri a sorpresa che vedono i militanti del Movimento esortare i propri rappresentanti ad abbandonare la trincea e assestarsi su posizioni più morbide. I numeri dello studio commissionato da Di Maio per sondare… Read More »Alla fine i Cinque Stelle si scoprirono favorevoli alla Tav: il sondaggio che spiazza il Movimento

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E alla fine gli elettori grillni si scoprirono favorevoli alla Tav. Sull’opera che continua a dividere Lega e Cinque Stelle ecco arrivare i numeri a sorpresa che vedono i militanti del Movimento esortare i propri rappresentanti ad abbandonare la trincea e assestarsi su posizioni più morbide. I numeri dello studio commissionato da Di Maio per sondare l’umore del popolo pentastellato non lasciano spazio a interpretazioni: il 70% dice “sì” all’alta velocità Torino-Lione.A riportare la notizia è il Corriere della Sera secondo il quale ora Di Maio proverà a trasformare l’analisi in un’arma a suo favore, lui che si era da tempo detto disponibile a una maggiore apertura in merito alla Tav e che aveva dovuto fare i conti con l’intransigenza di Grillo e Di Battista, pronti addirittura a sfiduciarlo in caso di cambi di rotta. Ora, i tempi sembrano invece maturi per proseguire in un solco di cambiamento, abbandonando toni e posizioni del passato.Di Maio si è convinto a tornare indietro per reimpostare il rapporto con il mondo delle imprese, per riallacciare il filo delle relazioni con il Vaticano, per ricalibrare le scelte di natura internazionale. “E stavolta — assicura — non si torna indietro”. Perciò sulla Tav imporrà la scelta politica che spetta al capo del Movimento, avendo cura di farla metabolizzare a chi è contrario, chiedendo opportune modifiche al progetto. Senza più nascondersi dietro la piattaforma Rousseau. È così che il vicepremier si prepara all’ultima mediazione con l’altro vicepremier, che è pronto ad accettare un compromesso ma niente più: “Non sono disponibile a bloccare l’opera” ha anticipato Salvini.  La Tav rappresenta la metafora del nuovo percorso politico del Movimento, e potrebbe ridisegnare il tracciato del governo e della stessa legislatura. Si vedrà se la nuova (vecchia) linea basterà a Di Maio per invertire la tendenza descritta dai risultati alle regionali e dai sondaggi per le europee. 

Di Maio sfiduciato: il Movimento pronto a fare a meno del suo leader

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Questo è il ballo della Tav: un’altra analisi costi-benefici “dimezza” gli svantaggi https://www.business.it/tav-arriva-una-nuova-analisi-costi-benefici-e-i-risultati-cambiano/ Fri, 01 Mar 2019 08:15:06 +0000 https://www.business.it/?p=41551 Se c’è un tema che in questi giorni sta scaldando il governo gialloverde è quello della Tav. Una spaccatura ormai storica quella tra le due anime dell’esecutivo, con la Lega che spinge per la realizzazione dell’opera e il Movimento Cinque Stelle barricato sul no. In mezzo le ormai famigerate analisi costi-benefici, sulle quali si discute… Read More »Questo è il ballo della Tav: un’altra analisi costi-benefici “dimezza” gli svantaggi

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Se c’è un tema che in questi giorni sta scaldando il governo gialloverde è quello della Tav. Una spaccatura ormai storica quella tra le due anime dell’esecutivo, con la Lega che spinge per la realizzazione dell’opera e il Movimento Cinque Stelle barricato sul no. In mezzo le ormai famigerate analisi costi-benefici, sulle quali si discute ormai da tempo immemore. Una prima versione, sbandierata dai grillini, aveva infatti mostrato tutti i problemi legati all’alta velocità Torino-Lione. Dal Carroccio, però, erano arrivati dati contrari.Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha annunciato che una decisione arriverà a strettissimo giro. Ma tra i grillini restano spaccature feroci. Un solco nel quale si è inserita una nuova analisi che sembra, stando alle anticipazioni pubblicate da La Repubblica, molto meno negativa della prima. A chiederla era stato il premier Giuseppe Conte, che aveva annunciato di aver chiesto all’ingegnere Marco Ponti la stesura di un altro rapporto costi-benefici che tenesse conto solo delle spese che devono essere effettuate dall’Italia.Stando a quanto anticipato dalla testata, lo scenario sarebbe radicalmente mutato. Lo stesso Ponti parla di un dimezzamento del saldo negativo. Infatti, a fronte degli oltre sette miliardi di cui si parlava nel rapporto originario, adesso i costi ammonterebbero a 3,5 miliardi in più dei ricavi . E così nel Movimento è tornata prepotente l’idea di una Tav in tono minore ma da portare comunque a termine.

Il tutto, però, proprio mentre due volti storici del partito, Alessandro Di Battista e Beppe Grillo, ribadiscono la totale contrarietà dei Cinque Stelle all’opera. Il timore è che un eventuale cedimento venga interpretato come l’ennesimo segnale di cedimento di fronte a un Salvini cannibale che continua a crescere nelle preferenze e a vincere le elezioni regionali.

I popolari insorgono contro Orban: pronti a cacciare l’amichetto di Salvini

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“Fa il francescano ma gira in Ferrari”. La Fornero all’assalto di Grillo https://www.business.it/elsa-fornero-contro-grillo-altro-che-francescano-girava-in-ferrari/ Fri, 01 Mar 2019 06:41:36 +0000 https://www.business.it/?p=41533 Un duro attacco contro Beppe Grillo, arrivato in un momento particolarmente delicato per il Movimento Cinque Stelle intento a leccarsi le ferite dopo l’esito disastroso delle ultime elezioni regionali. Un periodo nero, per i grillini, costretti ora alla resa dei conti, alla ricerca di una nuova ricetta per far innamorare di nuovo gli elettori. Contro… Read More »“Fa il francescano ma gira in Ferrari”. La Fornero all’assalto di Grillo

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Un duro attacco contro Beppe Grillo, arrivato in un momento particolarmente delicato per il Movimento Cinque Stelle intento a leccarsi le ferite dopo l’esito disastroso delle ultime elezioni regionali. Un periodo nero, per i grillini, costretti ora alla resa dei conti, alla ricerca di una nuova ricetta per far innamorare di nuovo gli elettori. Contro il comico genovese, padre spirituale del partito, si è scagliata Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro del governo Monti.La Fornero ha scelto i microfoni della trasmissione Circo Massimo, in onda su Radio Capital, per commentare le parole di Grillo, che aveva ammesso con grande rammarico “forse non siamo all’altezza. “È una persona che ha suscitato il risentimento, l’odio delle persone, e ha creato l’illusione che fosse possibile risolvere i problemi con l’incompetenza. Già le persone competenti sbagliano, ma gli incompetenti fanno le cose giuste solo per caso. Che lui si accorga che non sono preparati mi sembra una battuta molto comica”.Ai conduttori Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, la Fornero ha poi affidato un ricordo che arriva dal passato e che ha come protagonista proprio Grillo, un episodio risalente a qualche anno fa: “Eravamo al mare, i miei figli erano piccoli, lui arrivò con una Ferrari Testarossa con modi assolutamente poco francescani – ha raccontato la ex ministra – Fece un’esibizione. È un comico, ha bisogno di un pubblico e non di elettori”.Proprio in queste ore Grillo è alle prese con la questione Tav: alle parole di Di Maio, che sembrava aprire alla possibilità di realizzare l’opera, ha infatti risposto dicendo di essere pronto a sfiduciare il leader del Movimento in caso di “sì” all’alta velocità Torino-Lione. I Cinque Stelle sono storicamente contrari e, feriti dalle recenti sciagure elettorali, non sembrano voler arretrare di un millimetro dalle loro posizioni.

Di Maio sfiduciato: il Movimento pronto a fare a meno del suo leader

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Di Maio sfiduciato: il Movimento pronto a fare a meno del suo leader https://www.business.it/pronti-a-sfiduciare-di-maio-la-resa-dei-conti-nel-movimento-cinque-stelle/ Thu, 28 Feb 2019 13:56:15 +0000 https://www.business.it/?p=41513 Parole che non lasciano spazio a possibili interpretazioni: “Se vi permettete di dire sì alla Tav, io esco un minuto dopo e mi dissocio”. Così Alessandro Di Battista ha sfidato apertamente Luigi Di Maio, chiarendo la sua netta posizione, senza possibili mediazioni. Parole riportate da La Stampa, secondo la quale proprio sull’alta velocità si starebbe… Read More »Di Maio sfiduciato: il Movimento pronto a fare a meno del suo leader

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Parole che non lasciano spazio a possibili interpretazioni: “Se vi permettete di dire sì alla Tav, io esco un minuto dopo e mi dissocio”. Così Alessandro Di Battista ha sfidato apertamente Luigi Di Maio, chiarendo la sua netta posizione, senza possibili mediazioni. Parole riportate da La Stampa, secondo la quale proprio sull’alta velocità si starebbe consumando uno scontro interno al Movimento che rischia di portare a una clamorosa alternanza di leadership. “Dibba” ha fatto sapere, al culmine di un mese ricco di tensioni, di non voler scendere a compromessi sull’opera, di non essere disposto a chiedere scusa ancora una volta agli elettori. Troppe volte i video dei suoi proclami, fatti di slogan e certezze assolute, gli si sono rivolti contro quando il M5S al governo ha poi fatto l’esatto contrario di quello che lui dichiarava con tanta sicurezza. Sulla Tav non vuole più correre questo rischio. Al contrario di un Di Maio che, invece, al compromesso continua a strizzare l’occhio.“Dire di no ci fa perdere i voti del Nord. Di questo dobbiamo esserne tutti consapevoli, prima di dare l’ultima parola” continua infatti a ripetere Di Maio. Trovandosi però a fare i conti con la netta opposizione non solo di Di Battista ma anche di Beppe Grillo, a sua volta deciso più che mai a portare avanti la posizione storicamente espressa dai Cinque Stelle: “Fa nulla il consenso, su questo non possiamo cedere”. Il rischio è che a breve scatti una vera e propria sfiducia.E d’altronde sono tanti i militanti che hanno deciso di andare avanti fino in fondo. Compreso Roberto Fico, che ha fatto della cancellazione della Tav la sua principale battaglia di testimonianza, assieme al referendum sull’acqua pubblica. Di Maio, invece, non ha mai considerato l’alta velocità come un punto chiave del programma del Movimento. Ma i Cinque Stelle non posso permettersi altre figuracce, né consentire a Salvini di uscire vincitore dall’ennesimo braccio di ferro. A costo di dover sacrificare il loro leader.

Tweet omofobi e sessisti: Di Maio promuove il suo amico “scomodo”

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Salvini rimette in marcia la Tav: “Nessuno stop, soltanto una pausa” https://www.business.it/salvini-rassicura-sulla-tav-una-pausa-nessuno-stop-definitivo/ Fri, 22 Feb 2019 10:01:22 +0000 https://www.business.it/?p=41124 Uno dei punti più controversi tra quelli al vaglio del governo gialloverde, sul quale si discute da tempo ormai immemore senza riuscire a trovare un accordo. I Cinque Stelle sono da sempre contrari alla Tav, la Lega è invece apertamente favorevole, spinta dalle proteste degli industriali del nord che chiedono il completamento dell’opera. Nelle scorse… Read More »Salvini rimette in marcia la Tav: “Nessuno stop, soltanto una pausa”

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Uno dei punti più controversi tra quelli al vaglio del governo gialloverde, sul quale si discute da tempo ormai immemore senza riuscire a trovare un accordo. I Cinque Stelle sono da sempre contrari alla Tav, la Lega è invece apertamente favorevole, spinta dalle proteste degli industriali del nord che chiedono il completamento dell’opera. Nelle scorse ore a rompere il silenzio era stato il ministro Tria, con il più classico dei “questi lavori s’hanno da fare”. Ora è stato il turno di Matteo Salvini.Il leader del Carroccio ha infatti ribadito la posizione del Carroccio in merito, specificando anche che “non c’è alcun blocco della Tav, c’è solo una revisione del progetto con l’obiettivo di portare a termine il progetto”. Salvini è intervenuto in merito a Mattino 5, affrontando il tema sempre più caldo della Torino-Lione,che ieri è tornata al centro del dibattito parlamentare con l’approvazione alla Camera della mozione Lega-M5s per la revisione integrale del progetto dopo l’analisi costi-benefici.“Faccio e farò tutto il possibile – ha aggiunto il vicepremier – perché la Tav si faccia, il progetto può essere rivisto e si possono risparmiare dei soldi, ma il treno inquina meno e costa meno delle auto”. Al momento però i cantieri si fermano. “Erano già fermi – ha risposto Salvini – e spero ripartano prima possibile”, assicurando che non ci saranno stop definiti. Salvini risponde anche alle polemiche del Pd, che ha parlato di scambio tra l’ok alla mozione e il voto M5s in Giunta per le immunità del Senato per “salvare” il leader della Lega dal processo sulla Diciotti. “È una sciocchezza planetaria. Non c’è il blocco della Tav, ma la revisione del progetto…poi vogliono processarmi facciano pure”.

Con me o contro: il Cav rompe gli argini, Forza Italia ora sfida Salvini

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“La Tav si farà”. Tria si schiera, la Lega tace, i Cinque Stelle cincischiano https://www.business.it/tria-si-schiera-per-la-tav-il-silenzio-di-cinque-stelle-e-lega/ Thu, 21 Feb 2019 12:44:31 +0000 https://www.business.it/?p=41060 Forza Italia vuole spingere Lega e Cinque Stelle all’angolo, costringendoli a esporsi su un tema, la Tav, sul quale si continua a discutere tanto, forse troppo. Il partito di Berlusconi ha annunciato il ritiro degli emendamenti presentati alla riforma costituzionale. Ciò significa che i tempi per l’approvazione saranno più veloci e si potranno discutere subito le… Read More »“La Tav si farà”. Tria si schiera, la Lega tace, i Cinque Stelle cincischiano

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Forza Italia vuole spingere Lega e Cinque Stelle all’angolo, costringendoli a esporsi su un tema, la Tav, sul quale si continua a discutere tanto, forse troppo. Il partito di Berlusconi ha annunciato il ritiro degli emendamenti presentati alla riforma costituzionale. Ciò significa che i tempi per l’approvazione saranno più veloci e si potranno discutere subito le mozioni sull’Alta velocità Torino-Lione: “Le nostre proposte rimangono inascoltate – dice Mariastella Gelmini – pensiamo quindi che almeno l’Aula si debba esprimere sulla Tav”.Per il Governo la Torino-Lione resta una questione irrisolta, ma come spiega l’Huffington Post al quadro si è ora aggiunta la posizione pesante del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che ha parlato alla tv pubblica France3 e si è schierato con i Sì Tav: “Tutti i cantieri pubblici già cominciati, quelli che sono stati già oggetto di contratti, di trattati, di accordi internazionali, devono realizzarsi” ha risposto il ministro al giornalista francese. “Noi non soltanto dobbiamo rilanciare gli investimenti pubblici, ma dobbiamo mandare un messaggio di serenità a tutti quelli che vogliono investire sul lungo termine in Italia”.Tutto questo mentre Matteo Salvini insisteva che la Tav si farà, seppur rivista: “C’è nel contratto e negli accordi che il progetto andava rivisto e poteva essere ridimensionato fino a un taglio di 1 miliardo di opere che potevano essere evitate” afferma il vice premier, che insiste sulla conservazione dell’opera. Ma l’accordo nel mondo gialloverde non c’è e bisogna trovare il modo per superare la prova del Parlamento. Le minoranze, sia Forza Italia sia Pd, hanno presentato due mozioni che impegnano il governo a portare avanti il progetto della Tav. Ed è qui che il Carroccio si trova per la prima di fronte a una grande difficoltà. In diverse regioni del Nord, tra cui la Lombardia e il Veneto, la Lega amministra con Forza Italia, ha da sempre fatto una campagna pro Tav e adesso è costretta a votare a contro un’opera che vuole realizzare in nome della sopravvivenza del governo dove ci sono due visioni totalmente contrapposte.

Salvini “vende” l’Italia per salvarsi con i giudici. La Lega congela la Tav

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Fermare la Tav per riscattare l’Abruzzo: delusi dalle regionali, i Cinque Stelle si vendicano di Salvini https://www.business.it/fermare-la-tav-per-vendicare-labruzzo-la-strategia-dei-cinque-stelle/ Tue, 12 Feb 2019 07:30:55 +0000 https://www.business.it/?p=40428 Chi si aspettava un’analisi approfondita, per capire il motivo di un flop che ha lasciato il segno, è rimasto deluso. Il Movimento Cinque Stelle ha scelto la strategia dei toni bassi, con Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, solitamente in prima linea, a sparire momentaneamente dalle telecamere. Le versioni ufficiali tendono a sminuire il… Read More »Fermare la Tav per riscattare l’Abruzzo: delusi dalle regionali, i Cinque Stelle si vendicano di Salvini

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Chi si aspettava un’analisi approfondita, per capire il motivo di un flop che ha lasciato il segno, è rimasto deluso. Il Movimento Cinque Stelle ha scelto la strategia dei toni bassi, con Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, solitamente in prima linea, a sparire momentaneamente dalle telecamere. Le versioni ufficiali tendono a sminuire il peso della sconfitta arrivata dalle regionali in Abruzzo, con calcoli che parlano di una “non vittoria” più che di una sconfitta in pieno stile bersaniano. “Cinque anni fa in Abruzzo si votò alle europee e alle regionali contemporaneamente – spiega il sottosegretario M5S Mattia Fantinati – alle prime prendemmo il 30 per cento, alle seconde il 21. Tante cose pesano per questa differenza, a partire dal sistema elettorale regionale. Se si mettono 10 liste tutte insieme contro di noi sarà sempre molto difficile vincere”. Eppure qualcosa si è mosso nel Movimento. Gli attivisti chiedono una struttura che si occupi dei territori in maniera costante, per non lasciare campo libero alla Lega.“Tradire la propria identità non paga”, dice la senatrice Elena Fattori. “Di Battista è stato usato male”, rincara Paola Nugnes. E ora? A dettare la linea è stato il ministro Danilo Toninelli, che ha subito annunciato la pubblicazione dell’analisi costi-benefici sulla Tav. Il no deciso all’alta velocità Torino-Lione diventerà così il piede di porco per scardinare i rapporti di forza nel governo, l’arma scelta per andare all’attacco di quel Salvini che continua a fare incetta di voti.

L’ipotesi che le regionali possano smuovere qualcosa nel governo, nel frattempo, è stata respinta con decisione. Niente rimpasti, soltanto una lunga serie di punti da chiarire, che comprende anche il fronte Venezuela e quello Bankitalia. Era previsto un vertice con Conte, è saltato. Si predica la calma, si dilatano i tempi. Ma le ferite abruzzesi, nonostante il passare del tempo, continuano a bruciare.

Grillini senza Grillo: un Beppe triste e solitario, sempre più ai margini del suo stesso Movimento

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Tav, reddito di cittadinanza, il governo Salvinimaio non sa decidere. E allora tocca agli italiani https://www.business.it/la-stagione-dei-referendum-dalla-tav-al-reddito-litalia-chiamata-a-scegliere/ Sat, 09 Feb 2019 12:05:30 +0000 https://www.business.it/?p=40299 E se alla fine fosse il popolo a decidere? Se gli italiani fossero chiamati a esprimersi sulle questioni più calde, quelle che continuano a dividere gialli e verdi al governo, così da prendere decisioni che non suonino come l’imposizione di uno dei due partiti? Una suggestione, forse. Non priva però di fondamento. E sulla quale,… Read More »Tav, reddito di cittadinanza, il governo Salvinimaio non sa decidere. E allora tocca agli italiani

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E se alla fine fosse il popolo a decidere? Se gli italiani fossero chiamati a esprimersi sulle questioni più calde, quelle che continuano a dividere gialli e verdi al governo, così da prendere decisioni che non suonino come l’imposizione di uno dei due partiti? Una suggestione, forse. Non priva però di fondamento. E sulla quale, paradossalmente, ragionano tanto tra le fila dell’esecutivo quanto tra i banchi dell’opposizione, con Forza Italia tornata alla carica nelle ultime ore.Berlusconi ha infatti accennato all’idea di proporre una serie di referendum abrogativi su quelle che considera “le norme più dannose del governo”, con riferimento più ai Cinque Stelle che a un Salvini visto ancora come “figliol prodigo”, sperando in un ritorno a casa. Proprio il leader della Lega, d’altronde, nelle scorse settimane aveva avanzato l’ipotesi che fossero i cittadini a esprimersi sul più spinoso dei nodi, quella Tav sulla quale Movimento e Carroccio non trovano un’intesa.Nel caso specifico dell’alta velocità Torino-Lione, non era stato chiarito con precisione se si sarebbe trattato di un referendum consultivo (e quindi non vincolante) indetto a livello locale dalla regione Piemonte, il cui presidente Sergio Chiamparino del Pd si era ha già detto favorevole, o se allargare la consultazione coinvolgendo anche altri presidenti di Regione. Ma l’idea è lì, sul piatto.E d’altronde anche se ai Cinque Stelle può non piacere che la Tav (ma anche il reddito di cittadinanza, nei piani dell’opposizione) sia affidata alla volontà popolare, è anche vero che storicamente il Movimento è sempre stato per natura legato alle scelte dei cittadini. E quindi, malvolentieri, potrebbe trovarsi di nuovo a lasciare che siano le urne a indirizzarne le decisioni chiave.

Grillini senza Grillo: un Beppe triste e solitario, sempre più ai margini del suo stesso Movimento

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Salvini cede il passo ai Cinque Stelle: cosa si nasconde dietro il cambio di rotta sulla Tav https://www.business.it/salvini-ha-paura-e-cerca-un-accordo-con-i-cinque-stelle-per-la-tav/ Tue, 05 Feb 2019 09:41:07 +0000 https://www.business.it/?p=40023 Un cambio di rotta che a molti non è parso casuale, quello di un Matteo Salvini fin qui sempre battagliero e ora dai toni molto, molto più moderati. Pronto ad ammettere, ad esempio, le innegabili divergenze sulla Tav con l’universo pentastellato. Ma liquidando il tutto con un banale “Non dipende solo da me”. Come dire:… Read More »Salvini cede il passo ai Cinque Stelle: cosa si nasconde dietro il cambio di rotta sulla Tav

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Un cambio di rotta che a molti non è parso casuale, quello di un Matteo Salvini fin qui sempre battagliero e ora dai toni molto, molto più moderati. Pronto ad ammettere, ad esempio, le innegabili divergenze sulla Tav con l’universo pentastellato. Ma liquidando il tutto con un banale “Non dipende solo da me”. Come dire: ci proveremo, ma non è certo questione di vita e di morte. Un cambiamento coinciso con l’avvicinarsi della sentenza sulla richiesta di un’autorizzazione a procedere nei suoi confronti da parte del tribunale dei ministri.E infatti l’Huffington Post sottolinea come, di contro, i toni siano assai più drammatici quando si affronta l’argomento del voto in Giunta: “Sarebbe un precedente grave, perché vorrebbe dire che una parte della magistratura decide quello che il governo può o non può fare. Quello che ho fatto era nel programma di governo”. Parole che, secondo la testata, suonerebbero come un “sulla Tav il governo non rischia di saltare, mentre un voto favorevole all’autorizzazione lo metterebbe a rischio”.Salvini, al netto della spavalderia delle prime ore, teme una condanna in primo grado per sequestro aggravato di persona. Una sentenza che diventerebbe uno stop alla sua fin qui scintillante carriera politica, impedendogli di rimanere in carica. In vista della quale il leghista teme un possibile voto favorevole del Movimento, da sempre contrario a negare autorizzazioni in situazioni analoghe. Da qui l’improvvisa metamorfosi di un Salvini passato in pochi giorni poliziotto cattivo a buono: i Cinque Stelle sbraitano feroci sulla Tav, lui scrolla le spalle e si finge indifferente di fronte a un tema che, invece, riguarda molto da vicino quel nord Italia che gli è assai caro. In agenda il Capitano guarda piuttosto ad Abruzzo e Sardegna, elezioni dove sente odore di vittoria, così da poter riaprire il vecchio, classico scontro tra il leader amato dal popolo e una giustizia che trama per farlo fuori.

“Basta strumentalizzazioni”. Salvini cambia ancora “divisa”, ma stavolta per lui non finisce bene

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La Tav bocciata da un’analisi fasulla: la verità dietro il no alla Torino-Lione https://www.business.it/fassino-attacca-i-cinque-stelle-sulla-tav-fate-un-passo-indietro/ Tue, 05 Feb 2019 08:14:57 +0000 https://www.business.it/?p=40016 Un appello diretto, sincero. Rivolto a quel Movimento Cinque Stelle che del no alla Tav ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia fin da quando muoveva i primi, rabbiosi passi. E al quale oggi l’ex sindaco di Torino Piero Fassino chiede un ripensamento: “Non anteponete gli interessi personali a quelli del Paese. Cambiare idea,… Read More »La Tav bocciata da un’analisi fasulla: la verità dietro il no alla Torino-Lione

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Un appello diretto, sincero. Rivolto a quel Movimento Cinque Stelle che del no alla Tav ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia fin da quando muoveva i primi, rabbiosi passi. E al quale oggi l’ex sindaco di Torino Piero Fassino chiede un ripensamento: “Non anteponete gli interessi personali a quelli del Paese. Cambiare idea, come già l’avete cambiata sulla Tap e sul Terzo Valico, non sarebbe un tradimento verso gli elettori ma un’assunzione di responsabilità”.Parole che arrivano da un’intervista rilasciata a Repubblica, durante la quale Fassino ha auspicato un’inversione di marcia pentastellata per “evitare che l’Italia rimanga all’angolo in Europa”. “I grillini acquisirebbero maggiore credito agli occhi dei cittadini se dicessero: avevamo un’idea, però sulla base di un interesse per il Paese siamo pronti a prendere atto del fatto che la Tav si deve fare. A livello elettorale, i Cinque Stelle rischiano molto di più dicendo no”.Una battaglia sulla quale Salvini si trova, invece, schierato sul fronte del sì: “La Lega ha legami forti con il nord, quando Zaia dice che non si può rinunciare parla a nome di migliaia di imprese. L’Italia settentrionale è il traino del Paese e non può rinunciare alla Tav”. Fassino si è detto anche d’accordo a eventuali altre modifiche del progetto per ridurre i costi, senza però tagliare fuori lo scalo merci di Orbassano, “strategico per Torino”.Sulle possibilità di una crisi di governo Fassino si dice scettico, ma teme che un eventuale no all’opera finirebbe per mettere in discussione “il rapporto con un pezzo di società. Le due manifestazioni di Torino sono state significative, piazze con persone di ogni ceto e colore politico. C’era una città intera”. Sull’analisi costi-benefici sbandierata dai Cinque Stelle, infine, l’ex sindaco smentisce i pentastellati: “I costi sono quantificabili subito, i benefici no. Non ci si può arroccare dietro queste finte ragioni”.

Tav, l’Europa sbotta: ultimatum all’Italia, “pronti a riprenderci i contributi”. Un quadro sempre più confuso

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“Chi se ne frega di andare a Lione”. Toninelli choc sulla Tav, un governo rosso di imbarazzo https://www.business.it/chi-se-ne-frega-di-andare-a-lione-toninelli-durissimo-sulla-tav/ Tue, 05 Feb 2019 07:50:01 +0000 https://www.business.it/?p=40012 “Chi se ne frega di andare a Lione attraverso un buco nella montagna”. Non ha usato troppi giri di parole Danilo Toninelli, il ministro dei Trasporti salito tante volte agli onori delle cronache nel corso di questi primi mesi di vita dell’esecutivo gialloverde. Ribadendo, con toni decisi, la posizione di netta contrarietà del Movimento Cinque… Read More »“Chi se ne frega di andare a Lione”. Toninelli choc sulla Tav, un governo rosso di imbarazzo

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“Chi se ne frega di andare a Lione attraverso un buco nella montagna”. Non ha usato troppi giri di parole Danilo Toninelli, il ministro dei Trasporti salito tante volte agli onori delle cronache nel corso di questi primi mesi di vita dell’esecutivo gialloverde. Ribadendo, con toni decisi, la posizione di netta contrarietà del Movimento Cinque Stelle rispetto al completamento dell’opera, difesa invece a spada tratta dalla Lega. Parole pronunciate a La7 durante Coffee Break. A Torino serve di più una Metro 2 che fare un buco inutile nella montagna – ha poi aggiunto Toninelli – Bisogna ragionare sulle grandi opere necessarie. Io il Piemonte lo conosco bene. A Torino ho lavorato. Io so che lì c’è bisogno di una Metro 2. E sono convinto che gli imprenditori piemontesi quella la vedono come una super Tav, non un buco nella montagna che nasce per trasportare persone e diventa trasporto merci, perché hanno visto che né le persone, né le merci passeranno mai di lì. Chi se ne frega di andare a Lione, lasciatemelo dire. L’unica analisi costi-benefici è stata fatta nel 2011 ed è stata clamorosamente smentita come previsione di traffico”.Parole in netta antitesi rispetto a quelle pronunciate di lì a poco da un Matteo Salvini evidentemente per nulla d’accordo con la tesi sostenuta dal collega.  La Tav “dovrebbe essere un vanto per l’Italia” ha infatti sottolineato il numero uno della Lega. Aggiungendo poi, chiarendo qualche dettaglio sulle tempistiche: “Se i lavori partono il primo treno passa nel 2030”.
Resta, dunque, una nettissima spaccatura tra i due emisferi dell’esecutivo. Con Salvini che ha ammesso, senza troppi giri di parole: “Non dipende solo da me, faccio parte di un’alleanza. Su questo non siamo d’accordo e cerchiamo una soluzione”. La tensione tra i due partiti resta alta, soprattutto dopo l’anticipazione dei risultati di due diverse analisi costi-benefici, una di marca leghista e l’altra pentastellata, dagli esiti diametralmente opposti.

Tav, l’Europa sbotta: ultimatum all’Italia, “pronti a riprenderci i contributi”. Un quadro sempre più confuso

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Tav, l’Europa sbotta: ultimatum all’Italia, “pronti a riprenderci i contributi”. Un quadro sempre più confuso https://www.business.it/tav-ultimatum-delleuropa-pronti-a-ritirare-i-fondi-se-litalia-perde-tempo/ Mon, 04 Feb 2019 15:28:03 +0000 https://www.business.it/?p=39984 Se non è un ultimatum, poco ci manca. “Non possiamo escludere, se ci sono ritardi prolungati, di dover chiedere all’Italia i contributi già versati” per la Tav, oltre al “rischio che, se i fondi non sono impiegati, possano essere allocati ad altri progetti” europei. Lo ha ricordato un portavoce della Commissione Ue, ribadendo la posizione sulle incertezze che… Read More »Tav, l’Europa sbotta: ultimatum all’Italia, “pronti a riprenderci i contributi”. Un quadro sempre più confuso

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Se non è un ultimatum, poco ci manca. “Non possiamo escludere, se ci sono ritardi prolungati, di dover chiedere all’Italia i contributi già versati” per la Tav, oltre al “rischio che, se i fondi non sono impiegati, possano essere allocati ad altri progetti” europei. Lo ha ricordato un portavoce della Commissione Ue, ribadendo la posizione sulle incertezze che gravano sulla realizzazione della Torino-Lione. “La attuale analisi costi-benefici” su cui lavora il governo italiano “non è stata richiesta dalla Commissione”, ricordando che già era stata presentata nel 2015.Come spiega La Repubblica, per la Tav sono stati approvati cofinanziamenti per 813,8 mln di euro. Se i ritardi dell’opera, che già ci sono a causa del blocco dei cantieri, si protrarranno, c’è il rischio che i fondi che non si riesce ad impiegare in Italia vengano riallocati ad altri progetti della rete Ten-T, fuori dal nostro Paese. Il Grant Agreement, l’accordo di finanziamento, può anche essere rivisto, ma occorre che il governo prenda una decisione: a giugno ci sarà una valutazione di tutti i progetti Cef (Connecting Europe Facility) e, se l’Italia non vuole perdere i fondi, è necessario che una decisione venga prima di quella scadenza.Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha risposto spiegando, come già diverse volte in passato, che tra poco l’analisi costi-benefici sarà resa pubblica: “L’analisi costi-benefici su #Tav – ha scritto su Twitter – è stata decisa da un Governo sovrano che vuole spendere al meglio i fondi pubblici. Ue stia tranquilla, tra pochi giorni avrà, come da accordi, tutta la documentazione”.La grana della Torino – Lione in questi giorni divide il governo da un lato Matteo Salvini e la Lega, fermamente convinti della necessità di portare a completamento l’opera e vicini alle proteste degli industriali del nord, e i Cinque Stelle, che forti della analisi costi benefici fatta fare dal ministro Danilo Toninelli vogliono invece fermarne la costruzione.

“Basta strumentalizzazioni”. Salvini cambia ancora “divisa”, ma stavolta per lui non finisce bene

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“La gente non deve viaggiare in treno”. Le teorie del guru 5S che ha bocciato la Tav, il web si scatena https://www.business.it/le-teorie-di-ponti-il-prof-scelto-dal-m5s-per-valutare-la-tav/ Mon, 04 Feb 2019 12:43:41 +0000 https://www.business.it/?p=39967 Un documento del quale si discute ferocemente da settimane, quell’analisi costi-benefici fatta dai Cinque Stelle sulla Tav e che avrebbe evidenziato l’eccessiva spesa necessaria a portare a termine l’opera a fronte dei benefici, non troppi, che ne deriverebbero. Affidata a un architetto, il professor Marco Ponti, sul quale si stanno concentrando ora le attenzioni dei… Read More »“La gente non deve viaggiare in treno”. Le teorie del guru 5S che ha bocciato la Tav, il web si scatena

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Un documento del quale si discute ferocemente da settimane, quell’analisi costi-benefici fatta dai Cinque Stelle sulla Tav e che avrebbe evidenziato l’eccessiva spesa necessaria a portare a termine l’opera a fronte dei benefici, non troppi, che ne deriverebbero. Affidata a un architetto, il professor Marco Ponti, sul quale si stanno concentrando ora le attenzioni dei media. Una figura messa nel mirino in particolar modo dal Giornale, che ha sottolineato le sue posizioni da sempre contrarie all’alta velocità Torino-Lione.Una scelta non casuale, secondo la testata, quella di affidare a lui lo studio. “Un po’ come chiedere ad un vegano se sia il caso di mangiare una bistecca ai ferri”. Metterlo a capo della commissione porterebbe così a un risultato scontato e già anticipato dai Cinque Stelle. “Più in generale sono proprio gli investimenti sul trasporto ferroviario ad essere sbagliati, assicura il professore chiamato al ministero da Toninelli: Stiamo spendendo una montagna di preziosi soldi pubblici in ferrovie, mente il progresso tecnico mondiale va in direzione opposta”.Il Giornale cita poi alcune vecchie dichiarazioni di Ponti sul tema: “L’argomento più avvincente prodotto dall’architetto contro la Tav Torino-Lione è un altro. Se la gente va in treno non consuma benzina, giusto? E neppure paga il pedaggio autostradale. Ecco, ciò non è affatto bello secondo Ponti. Il trasporto su strada infatti, tra tasse sui carburanti e pedaggi, genera moltissime risorse per lo Stato”.“Ogni pieno di benzina regala un 70% della spesa allo Stato, con le accise (tasse) sui carburanti. Un bel bottino per le casse pubbliche. Infatti Ponti ha inserito tra i costi, nell’analisi costi-benefici della Tav, appunto i mancati introiti derivanti dal fatto che con una nuova linea ferroviaria veloce la gente preferirebbe il treno all’auto (o al tir)”.

Immigrati, quando Grillo sbraitava: “Accogliamoli tutti. Mai più respingimenti”

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“25 km”, “No, solo 5 metri!”. Tav, siamo alle comiche: Lega e 5S ora litigano anche sulla profondità degli scavi https://www.business.it/sulla-tav-e-spaccatura-totale-si-litiga-anche-per-le-misure-degli-scavi/ Fri, 01 Feb 2019 13:25:22 +0000 https://www.business.it/?p=39863 Continua a tenere banco tra le fila del governo la questione Tav, con Lega e Cinque Stelle ancora saldamente ancorati sulle loro posizioni e per nulla disposti a cedere. I verdi sono schierati da tempo per il sì all’alta velocità sulla Lione-Torino, il Movimento ha fatto del no all’opera uno dei suoi cavalli di battaglia.… Read More »“25 km”, “No, solo 5 metri!”. Tav, siamo alle comiche: Lega e 5S ora litigano anche sulla profondità degli scavi

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Continua a tenere banco tra le fila del governo la questione Tav, con Lega e Cinque Stelle ancora saldamente ancorati sulle loro posizioni e per nulla disposti a cedere. I verdi sono schierati da tempo per il sì all’alta velocità sulla Lione-Torino, il Movimento ha fatto del no all’opera uno dei suoi cavalli di battaglia. Una spaccatura che coi mesi si è fatta sempre più insanabile, fino a raggiungere un punto grottesco: oggi i due partiti che animano l’esecutivo non concordano nemmeno su quanti metri di tunnel siano stati realmente scavati per la Tav.Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha visitato il cantiere di Chiomonte, e al suo arrivo ha affermato: “I 5 Stelle hanno ragione, il progetto è partito probabilmente sovrastimato, ma ci sono 25 chilometri già scavati nella montagna: ritengo più utile completarli anziché riempire i buchi”. Aggiungendo poi, a rimarcare la sua distanza dal mondo grillino: “Il tunnel c’è non stiamo parlando di un campo di grano”.Non è così secondo il M5S: “Salvini non è andato a vedere il cantiere del Tav ma un buco di 5 metri. Di quale opera parla? Non esiste nessuna opera in corso. Su questo tema non bisogna fare propaganda elettorale, bisogna dire solamente la verità agli italiani. Noi vogliamo investire i soldi dei cittadini italiani per realizzare opere utili a tutti, opere che servono ai cittadini ogni giorno” ha affermato in una nota Manlio Di Stefano, sottosegretario M5S agli Affari Esteri.Secondo Di Maio, invece, neanche i 5 metri riportati da Di Stefano sono stati scavati: “Non vado a Chiomonte visto che lì non è stato scavato ancora un solo centimetro: c’è solo un tunnel geognostico”. Insomma, le distanze (quelle metaforiche tra i due partiti) restano ancora enormi. E con le elezioni europee in arrivo non è da escludere possano crescere ancora.

Trivelle, Tav & co. Il governo delle divisioni, Lega e M5S sempre più lontani (e sempre più rivali)

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“Certe cose solo in Corea…”. Scontro totale tra Lega e Cinque Stelle, un governo sempre più incrinato https://www.business.it/gravaglia-contro-i-cinque-stelle-sulla-tav-e-ormai-scontro-totale/ Fri, 25 Jan 2019 12:28:07 +0000 https://www.business.it/?p=39467 Tensione alta in casa gialloverde su un tema, la Tav, che continua a vedere divise le due anime del governo. Salvini lo ha detto chiaro e tondo: “Nostro no solo agli sbarchi, adesso imporremo dei sì”. Ma sul fronte Cinque Stelle, Danilo Toninelli continua a predicare calma in attesa dell’analisi costi-benefici e di quella giuridica,… Read More »“Certe cose solo in Corea…”. Scontro totale tra Lega e Cinque Stelle, un governo sempre più incrinato

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Tensione alta in casa gialloverde su un tema, la Tav, che continua a vedere divise le due anime del governo. Salvini lo ha detto chiaro e tondo: “Nostro no solo agli sbarchi, adesso imporremo dei sì”. Ma sul fronte Cinque Stelle, Danilo Toninelli continua a predicare calma in attesa dell’analisi costi-benefici e di quella giuridica, al momento ancora ferma alla Struttura tecnica di missione. All’orizzonte, però, c’è un ostacolo molto insidioso: la mozionepresentata alla Camera da Forza Italia a prima firma Claudia Porchietto.Nell’atto si chiede al governo di “adottare iniziative per consentire lo sblocco delle gare per l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della Nuova linea ferroviaria Torino-Lione ottemperando agli impegni internazionali assunti dall’Italia” e di rafforzare gli interventi a favore delle aree e delle popolazioni interessate, in termini sia di opere compensative sia di ulteriori incentivi e defiscalizzazioni a titolo di compensazione territoriale.Il voto non sarà immediato, con almeno un’altra settimana di tempo. Ma la Lega punta a strappare ai Cinque Stelle qualche apertura. Non è un caso se lo stesso Toninelli abbia sfoderato toni velenosi contro Salvini durante la commemorazione della tragedia di Pioltello: “La più grande opera in questo Paese è evitare che ci siano altri morti di Stato per incidenti conseguenti alla cattiva manutenzione”.Al contrattacco è andato il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia, ospite di Radio24: “Esiste un altro tunnel costruito a metà nel mondo, è tra le due Coree, non mi sembra un grande paragone”. Il leghista ha poi messo nel mirino proprio la relazione costi-benefici: “Non la abbiamo ancora vista, ma ci sono anticipazioni abbastanza surreali, ad esempio si considera una perdita le mancate accise sul gasolio dei Tir: va bene tutto ma considerare una perdita l’avere meno Tir sulle nostre autostrade mi sembra un paradosso”.

La Tav? Paga Di Maio. Sull’alta velocità è in gioco la testa del leader Cinque Stelle

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La Tav? Paga Di Maio. Sull’alta velocità è in gioco la testa del leader Cinque Stelle https://www.business.it/sulla-tav-ora-di-maio-rischia-il-leader-cinque-stelle-in-discussione/ Fri, 18 Jan 2019 08:33:24 +0000 https://www.business.it/?p=38995 L’idea aveva stuzzicato in queste ore sia il premier Conte che il ministro Toninelli, entrambi alle prese con lo spinoso caso Tav e con la necessità di mediare tra l’anima oltranzista del Movimento, quella barricata sul fronte del no all’alta velocità Torino-Lione, e quella parte di Paese (alleati di governo compresi) pronta a scendere in… Read More »La Tav? Paga Di Maio. Sull’alta velocità è in gioco la testa del leader Cinque Stelle

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L’idea aveva stuzzicato in queste ore sia il premier Conte che il ministro Toninelli, entrambi alle prese con lo spinoso caso Tav e con la necessità di mediare tra l’anima oltranzista del Movimento, quella barricata sul fronte del no all’alta velocità Torino-Lione, e quella parte di Paese (alleati di governo compresi) pronta a scendere in piazza per chiedere il completamento dell’opera. La soluzione era stata individuata in una sorta di “mini-Tav”, un percorso alternativo e meno invasivo. Un piano sconfessato però dagli stessi parlamentari pentastellati. Stefano Patuanelli, presidente dei senatori M5S, lo ha chiarito a Repubblica: “Bisognerebbe comunque bucare la montagna, e per noi questo non potrà mai avvenire”. Un grana decisamente non da poco per Luigi Di Maio, l’uomo che in tutto questo rischia più di tutti. Grillo ha ribadito senza troppi giri di parole che “la Tav non s’ha da fare”. E d’altronde la carriera politica del comico genovese era iniziata simbolicamente proprio con il sostegno alla parte di popolazione piemontese schierata contro l’opera.Di Maio sa che in ballo c’è la sua intera avventura in Parlamento. Statuto 5 Stelle alla mano, è possibile che venga infatti sfiduciato dai componenti del Comitato di Garanzia. Il tentativo di liquidare il caso Tav con una “soluzione a metà” potrebbe far scattare proprio questo tipo di procedura nei suoi confronti, con tanto di accusa di tradimento nei confronti dei capisaldi del Movimento.Per salvare capra e cavoli, Di Maio ha invitato la commissione incaricata dell’analisi costi-benefici alla massima attenzione, anche sotto il profilo giuridico, al momento del verdetto sulla Tav. Salvini è pronto ad attaccare le stime pentastellate, consapevole che le elezioni regionali in programma potrebbero rafforzare la sua egemonia sul nord Italia. I Cinque Stelle hanno il nemico in casa. E ogni mediazione, a partire dalla Tav, finirebbe per risultare controproducente.

Andiamo a comandare (in Europa): Di Maio e Di Battista in auto verso Bruxelles, l’ultima trovata M5S

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Un no a caro prezzo: Tav, la denuncia del commissario. Quanto costa bloccare i lavori https://www.business.it/tav-la-denuncia-di-foietta-il-governo-non-mi-risponde-e-allucinante/ Wed, 16 Jan 2019 13:13:39 +0000 https://www.business.it/?p=38858 “Sarei il loro interlocutore, ma non mi rispondono”. Una denuncia forte quella fatta dal commissario straordinario per la Tav Paolo Foietta, uno sfogo arrivato a margine dell’audizione in Commissione Trasporti della Camera. Il dito puntato deciso contro l’esecutivo gialloverde: “Non ho mai parlato col governo. Ho scritto 12 lettere via pec ma non ho avuto… Read More »Un no a caro prezzo: Tav, la denuncia del commissario. Quanto costa bloccare i lavori

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“Sarei il loro interlocutore, ma non mi rispondono”. Una denuncia forte quella fatta dal commissario straordinario per la Tav Paolo Foietta, uno sfogo arrivato a margine dell’audizione in Commissione Trasporti della Camera. Il dito puntato deciso contro l’esecutivo gialloverde: “Non ho mai parlato col governo. Ho scritto 12 lettere via pec ma non ho avuto nessuna risposta. Una cosa gravissima, una situazione paradossale”. Con “i tecnici No Tav, a differenza che con il governo, abbiamo un confronto sul territorio notevole”, ha poi aggiunto Foietta.Secondo Foietta lo stop al tunnel costerebbe più che finirlo: “Se non faccio nulla – ha detto – spendo una cifra maggiore rispetto a quella che spenderei per la fine del tunnel”. In caso di abbandono del progetto Torino Lione, ha spiegato, “anche senza pagare penali si dovranno restituire i soldi ottenuti e farsi carico dei contenziosi che deriveranno all’interruzione del lavori”.Sulla Tav è intervenuto anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli: “Se l’analisi costi-benefici sulla Tav sarà negativa, ne parlerò con la Francia, la Commissione Ue e ne parleremo all’interno del Governo, ne parleremo assolutamente con la Lega, senza alcun pregiudizio”. “M5s è sempre stato contro un’opera che è uno spreco di denaro assoluto”, ha poi aggiunto Toninelli, sottolineando che “l’importante per me oggi è gestire bene il portafoglio di denaro pubblico, cosa che prima non è mai stata fatta”.Il ministro ha proseguito: “L’analisi è arrivata, non è segretissima, stiamo facendo una cosa molto complessa, non è che un documento solo perché mi è arrivato lo protocollo. Lo stiamo analizzando, ci vorranno pochi giorni per dire se è ok, verrà protocollato. Non lo so se negativo, finché non è protocollato, è molto complesso. Gli altri dicevano stupidaggini perché volevano fare le grandi opere per prendere soldi”. “Il M5s è per smetterla di sprecare soldi pubblici”, ha detto ancora il ministro, ricordando che “all’interno del contratto di Governo si dice ridiscutere l’opera. Si parte dai numeri”.

Stop alla Tav, o forse no: l’analisi negativa del governo che, però, prende ancora tempo

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Legalizzare o no? Il dilemma 5 Stelle, sulla cannabis prima il sì poi la retromarcia clamorosa https://www.business.it/cannabis-arriva-la-retromarcia-dei-cinque-stelle-niente-legalizzazione/ Mon, 14 Jan 2019 15:10:53 +0000 https://www.business.it/?p=38722 Legalizzazione sì. Anzi no. Una polemica tutta interna ai Cinque Stelle, quella sulla cannabis, e che ha visto scendere in campo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per annunciare una netta retromarcia rispetto alle posizioni di altri esponenti dello stesso Movimento, chiarendo ai microfoni di Circo Massimo: “Ritengo che non si farà, a meno che ci… Read More »Legalizzare o no? Il dilemma 5 Stelle, sulla cannabis prima il sì poi la retromarcia clamorosa

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Legalizzazione sì. Anzi no. Una polemica tutta interna ai Cinque Stelle, quella sulla cannabis, e che ha visto scendere in campo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per annunciare una netta retromarcia rispetto alle posizioni di altri esponenti dello stesso Movimento, chiarendo ai microfoni di Circo Massimo: “Ritengo che non si farà, a meno che ci siano nuovi temi importanti, allora le due forze ne discuteranno”.  Poi sugli equilibri del governo, eccolo scacciare i venti di crisi: “Non ho respirato nessuna aria di crisi nel governo”.Negli ultimi giorni il ministro era finito al centro delle polemiche per il decreto Anticorruzione. Alle accuse di una norma pro-Carroccio ha risposto in modo chiaro: “Assolutamente non è una norma salva Lega. Non c’è nessun provvedimento che salva nessuno”. Inevitabile poi un commento sul rientro in Italia, dopo anni di latitanza, di Cesare Battisti: “Cesare Battisti verrà a scontare l’ergastolo. Con questo rientro diretto in Italia viene meno l’accordo stipulato dal mio predecessore con il Brasile e che prevedeva l’estradizione a patto che Battisti non scontasse l’ergastolo ma 30 anni di carcere”.“Naturalmente – ha aggiunto Bonafede- non voglio entrare in decisioni che prenderanno i giudici di sorveglianza, ma posso dire che a termini legge verrà in Italia a scontare l’ergastolo”. Infine il Guardasigilli parla anche dell’ipotesi referendum sulla Tav: “Personalmente su questa vicenda sarei contrario, ma questa è un’opinione personale. Siamo a un punto in cui le valutazioni tecniche ci porteranno a fare un bilanciamento dei costi e dei benefici”.Sulla stessa posizione anche il presidente della Camera, Roberto Fico: “Bisognerebbe innanzitutto chiarire di che tipo di referendum parliamo. E comunque per la Costituzione per indirne uno servono 500mila firme, e se accadesse non avrei nulla da dire. Piuttosto avrei da dire se il Movimento appoggiasse un referendum sul Tav, questione che non ha mai lontanamente posto”.

Cannabis libera, arriva il disegno di legge: cosa prevede la proposta dei Cinque Stelle

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Il Movimento non si schioda: no deciso alla Tav, i Cinque Stelle sconfessano Salvini sull’alta velocità https://www.business.it/tav-fico-vota-no-il-movimento-non-puo-essere-a-favore/ Mon, 14 Jan 2019 12:51:34 +0000 https://www.business.it/?p=38693 Contrari alla Tav Torino-Lione, contrari anche all’ipotesi di un referendum per lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere. Lo ha detto senza troppi giri di parole il presidente della Camera Roberto Fico, sostenendo come il Movimento Cinque Stelle non possa che essere avverso per natura al completamento dell’alta velocità, visti gli impatti economici e sul… Read More »Il Movimento non si schioda: no deciso alla Tav, i Cinque Stelle sconfessano Salvini sull’alta velocità

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Contrari alla Tav Torino-Lione, contrari anche all’ipotesi di un referendum per lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere. Lo ha detto senza troppi giri di parole il presidente della Camera Roberto Fico, sostenendo come il Movimento Cinque Stelle non possa che essere avverso per natura al completamento dell’alta velocità, visti gli impatti economici e sul territorio, e rimarcando in questo le differenze con una Lega che invece è al fianco degli industriali del nord, nel calderone del partito del “sì”.“Bisognerebbe innanzitutto chiarire di che tipo di referendum parliamo – ha spiegato Fico sulle pagine del Fatto Quotidiano – E comunque per la Costituzione per indirne uno servono 500 mila firme e se accadesse non avrei nulla da dire. Piuttosto avrei da dire se il Movimento appoggiasse un referendum sul Tav, questione che non ha mai lontanamente posto. Il M5S è costituzionalmente contrario a quest’opera. Ricordo che la prima riunione nazionale dei mett up venne fatta nel 2005 a Torino per unirsi alla protesta No Tav”.Un sì al referendum? “In questi 14 anni non è mai stata ventilata una posizione del genere. Il Movimento si era preso la responsabilità di annullare l’opera, in quanto la riteneva un’involuzione e non un progresso dopo aver analizzato di tutto e di più sul Tav”. Fico è da sempre considerato uno degli esponenti pentastellati più vicino a Beppe Grillo, con il quale ha un profondo legame rafforzato negli anni.Non a caso, Fico come Grillo insiste su tematiche come il recupero dell’acqua pubblica: “Su un bene essenziale serve la migliore legge possibile. Altrimenti sarebbe un grande problema politico”. .. I beni comuni sono essenziali per la vita e lo sviluppo dell’essere umano. E tutelarli è quanto mai urgente. Privatizzare l’acqua è come privatizzare l’aria: su ciò che serve per vivere non si può fare profitto”.

Sondaggi, giù Lega e Cinque Stelle. Ecco perché la partita è ancora aperta

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Stop alla Tav, o forse no: l’analisi negativa del governo che, però, prende ancora tempo https://www.business.it/parere-negativo-nellanalisi-sulla-tav-ma-il-governo-prende-tempo/ Thu, 10 Jan 2019 07:38:55 +0000 https://www.business.it/?p=38487 L’analisi tecnica di costi e benefici della Tav avrebbe un risultato negativo. Un’indiscrezione lanciata in queste ore, con l’esito contenuto nella relazione consegnata al governo e considerata al momento come una “bozza preliminare”. A riportare la notizia è La Repubblica, chiarendo però che al momento nessuna decisione è stata ancora presa. Il governo preferisce infatti… Read More »Stop alla Tav, o forse no: l’analisi negativa del governo che, però, prende ancora tempo

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L’analisi tecnica di costi e benefici della Tav avrebbe un risultato negativo. Un’indiscrezione lanciata in queste ore, con l’esito contenuto nella relazione consegnata al governo e considerata al momento come una “bozza preliminare”. A riportare la notizia è La Repubblica, chiarendo però che al momento nessuna decisione è stata ancora presa. Il governo preferisce infatti aspettare, con Lega e Cinque Stelle a confrontarsi partendo da posizioni opposte. Favorevoli i verdi, contrari i gialli, con l’esecutivo ancora una volta spaccato a metà.Secondo uno degli esperti nominati dal governo che presiede la commissione incaricata di analizzare pro e contro della Torino-Lione, Marco Ponti, la documentazione è stata consegnata nel pomeriggio di mercoledì 9 gennaio all’esecutivo. Ma il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture è intervenuto per precisare che in realtà si tratta di una bozza preliminare che ora è allo studio della Struttura tecnica di missione del Mit “per un vaglio di conformità rispetto alle deleghe affidate ai consulenti del ministero”.Un “temporeggiamento”, lo hanno definito i giornali in queste ore di fuoco, quelle che hanno visto il premier Conte e il vice Salvini confrontarsi in maniera accesa sul tema dei migranti in arrivo da Malta. “Abbiamo consegnato l’analisi, auspico che i dati escano e siano criticati il più presto possibile”, ha annunciato Ponti precisando di non essere un ‘No Tav’ a priori per motivi ideologici e di guardare solo ai numeri: “Oggi l’opera intera costa tra i 10,5 e gli 11 miliardi di euro”. Ma anche al netto di un’analisi sfavorevole, la decisione sarà comunque  di natura politica, come del resto lo stesso Ponti ha più volte riconosciuto. “Tocca alla politica, spero che si esprima rapidamente”, ha incalzato l’ex docente del Politecnico di Milano. Secondo l’iter stabilito dal ministro Danilo Toninelli, una volta arrivato all’esecutivo il testo dovrebbe seguire una consulenza di carattere tecnico-giuridico volta a valutare i vincoli contrattuali e le conseguenze di natura economica di un eventuale stop dell’opera. Poi i risultati saranno oggetto di un confronto con il partner francese e l’Unione europea, prima di essere pubblicati.

Tutta una barzelletta: Toninelli nel mirino, il ministro ancora nella bufera sulla Tav

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Tutta una barzelletta: Toninelli nel mirino, il ministro ancora nella bufera sulla Tav https://www.business.it/il-ministro-toninelli-contestato-ancora-accuse-pesanti-dagli-industriali/ Tue, 25 Dec 2018 08:53:38 +0000 https://www.business.it/?p=37711 L’accusa, violenta, di aver umiliato la democrazia ed esautorato il Parlamento. Un grido feroce che si è levato da più parti contro la maggioranza gialloverde. Accompagnato da un altro, non di minor rilievo. Nel mirino, ancora una volta, il ministro più discusso della recente storia politica italiana, Danilo Toninelli. In particolare, L’Huffington Post gli imputa… Read More »Tutta una barzelletta: Toninelli nel mirino, il ministro ancora nella bufera sulla Tav

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L’accusa, violenta, di aver umiliato la democrazia ed esautorato il Parlamento. Un grido feroce che si è levato da più parti contro la maggioranza gialloverde. Accompagnato da un altro, non di minor rilievo. Nel mirino, ancora una volta, il ministro più discusso della recente storia politica italiana, Danilo Toninelli. In particolare, L’Huffington Post gli imputa una certa “allergia” alle commissioni d’inchiesta.“Se ne forma una, inciampa. Prima la commissione sul ponte Morandi di Genova: un decollo faticoso, perché vari “pezzi” scelti dal ministro non andavano bene. Poi la commissione di indagine sul rapporto costi/benefici del TAV, la cui composizione è da più parti contestata. Non avrebbe i requisiti di terzietà e obiettività che per definizione devono caratterizzare ogni analisi che voglia esprimere valutazioni corrette e affidabili”.L’accusa mossa a Toninelli è quella di aver designato personalmente 5 su 6 componenti della commissione, tutti soggetti che già avevano manifestato opinioni contrarie all’opera. Una mossa che ha fatto infuriare molti esponenti del mondo industriale che da mesi manifestano per l’approvazione dell’alta velocità.Quello che si lamenta, in particolare, dell’atteggiamento di Toninelli è la sua tendenza a trasformare tutto in barzelletta, senza affrontare con la dovuta gravità un problema delicato e che nel corso del recente passato ha spaccato letteralmente in due il tessuto sociale, con la popolazione divisa.

Attila Toninelli: ora tocca all’autostrada. Così il ministro ammazza un’altra grande opera

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Torino spaventa ancora i gialloverdi: migliaia di imprenditori riuniti per dire Sì alla Tav, messaggi chiari al governo https://www.business.it/migliaia-di-imprese-riunite-a-torino-per-dire-si-alla-tav-la-reazione-del-governo/ Tue, 04 Dec 2018 06:40:10 +0000 https://www.business.it/?p=36467 “Una promessa a Di Maio: se ci convoca tutti non lo contamineremo. A Salvini, che ha preso molti voti al Nord, dico di preoccuparsi dello spread”. Così, con una frase a testa rivolta ai due vicepremier del governo gialloverde, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha chiuso la manifestazione alle Ogr per il Si Tav… Read More »Torino spaventa ancora i gialloverdi: migliaia di imprenditori riuniti per dire Sì alla Tav, messaggi chiari al governo

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“Una promessa a Di Maio: se ci convoca tutti non lo contamineremo. A Salvini, che ha preso molti voti al Nord, dico di preoccuparsi dello spread”. Così, con una frase a testa rivolta ai due vicepremier del governo gialloverde, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha chiuso la manifestazione alle Ogr per il Si Tav a Torino: “Se siamo qui è perché la nostra pazienza è quasi limite, per mettere insieme 12 associazioni tra cui alcune concorrenti tra loro. Se siamo qui tra artigiani, commercianti, cooperative, industriali, qualcuno si dovrebbe chiedere perché”.

“Se fossi in Conte – ha aggiunto Boccia – convocherei i due vicepremier e gli chiederei di togliere due miliardi per uno visto che per evitare la procedura d’infrazione bastano 4 miliardi. Se qualcuno rifiutasse mi dimetterei e denuncerei all’opinione pubblica chi non vuole arretrare”.“Siamo dodici associazioni che rappresentano tre milioni di imprese – spiegava Boccia – oltre il 65% del Pil. È un segnale importante che si vuole dare al governo. Si parte dalla Tav, si pone la questione infrastrutture in senso largo, grandi e piccole, e si pone un auspicio che è quello di attenzione alla crescita. Il governo ha convocato i vertici torinesi delle associazioni fattoriali e non quelli nazionali. Questo la dice lunga sull’idea che ha il governo della Torino- Lione come fosse un fatto locale. mentre al contrario l’opera è una questione nazionale”.La manifestazione, che ha visto rappresentati quasi due terzi del pil italiano, si è svolta senza esponenti politici presenti in sala. Una richiesta precisa fatta dagli stessi organizzatori, che volevano così “evitare strumentalizzazioni”. Tra i presenti anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: “Siamo qui per dire sì allo sviluppo. Sì agli investimenti strategici. Sì ad un Paese che sa andare oltre le proprie fragilità strutturali”.Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ha commentato così l’evento e la notizia di una prossima manifestazione degli artigiani: “Tutti hanno diritto di manifestare e la politica ha il dovere di ascoltare. “Noi non viviamo sulla luna ma in mezzo alla gente, alle imprese – afferma – sappiamo le esigenze e sappiamo ascoltare quelle che sono le necessità di coloro che hanno voglia di lavorare”.

Il M5S spacca Torino: il comune in piazza con i No-Tav! Appendino spodestata

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Movimento Cinque Tav: i grillini si scoprono favorevoli alla Torino-Lione, un bel problema per Di Maio & co. https://www.business.it/il-popolo-cinque-stelle-si-scopre-a-favore-della-tav-il-sondaggio-a-sorpresa/ Sat, 17 Nov 2018 10:04:02 +0000 https://www.business.it/?p=35437 Gli italiani si scoprono a favore della Tav. I leghisti soprattutto, con i grillini che però a loro volta si scoprono in buona parte schierati con le grandi opere. Un sondaggio che arriva in un momento di tensioni forti nello schieramento gialloverde, che si è trovato a fare i conti con la discesa in piazza… Read More »Movimento Cinque Tav: i grillini si scoprono favorevoli alla Torino-Lione, un bel problema per Di Maio & co.

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Gli italiani si scoprono a favore della Tav. I leghisti soprattutto, con i grillini che però a loro volta si scoprono in buona parte schierati con le grandi opere. Un sondaggio che arriva in un momento di tensioni forti nello schieramento gialloverde, che si è trovato a fare i conti con la discesa in piazza della popolazione piemontese in aperta polemica con l’amministrazione pentastellata di Torino. Le rivelazioni pubblicate dal Corriere della Sera ha scoperchiato il vaso di Pandora, mostrando come anche all’interno dei sostenitori grillini le opinioni in questi ultimi mesi sono cambiate, e parecchio. Mediamente, gli italiani esprimono in merito un’opinione mediana, sostenendo che solo alcune grandi opere sono davvero importanti, da realizzare sicuramente, mentre per le altre occorre riflettere sui rapporti costi/benefici, così come i pentastellati vanno da tempo dicendo sulla Tav. Più di un quarto pensa che invece tutte le opere in discussione vadano realizzate (con punte che si avvicinano al 5o% tra gli elettori del Pd e di Forza Italia). I leghisti si dividono tra chi opta per la realizzazione di alcune opere e la valutazione delle altre, e chi invece, si schiera per la realizzazione di tutte.E il popolo Cinque Stelle? 4 su 10 degli intervistati, vicini al Movimento, si è detto favorevole alla Tav. Quasi la metà. Stesso trend si riscontra sul fronte Tap, l’ormai famoso gasdotto. Il 39% si dice per la realizzazione dell’opera, una percentuale inferiore agli elettori di centrodestra e centrosinistra ma comunque significativa di una spaccatura che c’è e si fa sentire. Non ci sono differenze rilevanti, in questo senso, tra nord e sud.In tutto questo, continuano gli echi della manifestazione che ha visto Torino scendere in piazza compatta per chiedere la realizzazione della Tav, guidata dal mondo degli industriali e lanciata in rete da sette donne. La sindaca M5S Chiara Appendino ha invitato le promotrici a un confronto. Loro hanno risposto di voler prima incontrare il presidente della Repubblica

“Che ha fatto stavolta?”. Di Maio imbarazzato (ancora) da Toninelli, il ministro che nessuno difende più

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Toninelli si perde per strada la Tav: annunciato l’accordo con la Francia, ma la verità è ben diversa https://www.business.it/toninelli-parla-di-accordo-con-la-francia-sulla-tav-ma-arriva-la-smentita/ Tue, 13 Nov 2018 07:32:43 +0000 https://www.business.it/?p=35168 Un’intesa con la Francia, il congelamento momentaneo delle gare d’appalto per la costruzione del tunnel di base della Tav in attesa che il governo italiano concluda l’analisi costi-benefici della contestata opera pubblica. Ad annunciarlo il ministro Danilo Toninelli, impegnato a spegnere faticosamente i tanti focolai di polemica di questi giorni concitati. E che però è… Read More »Toninelli si perde per strada la Tav: annunciato l’accordo con la Francia, ma la verità è ben diversa

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Un’intesa con la Francia, il congelamento momentaneo delle gare d’appalto per la costruzione del tunnel di base della Tav in attesa che il governo italiano concluda l’analisi costi-benefici della contestata opera pubblica. Ad annunciarlo il ministro Danilo Toninelli, impegnato a spegnere faticosamente i tanti focolai di polemica di questi giorni concitati. E che però è stato subito smentito dalla stampa secondo la quale, in realtà, le posizioni transalpine non sarebbero state affatto così concilianti.Toninelli ha incontrato a Bruxelles Elisabeth Borne, ministro dei Trasporti di Parigi. Che avrebbe però chiesto di accelerare i tempi. Il rischio, in caso di ulteriori ritardi, è quello di perdere i finanziamenti europei. Un’eventualità, quest’ultima, da scongiurare a tutti i costi. Non è un caso se la stessa esponente dell’esecutivo francese ha poi sottolineato: “Anche in Francia abbiamo avuto una riflessione sul nostro programma di infrastrutture, ma abbiamo riaffermato la volontà di rispettare i trattati internazionali”.Nello specifico, per l’attuale progetto da 1,9 miliardi di euro sono stati stanziati 813 milioni di fondi Ue: di questi, solo 120 milioni sono stati già sborsati mentre i restanti, da spendere entro il 2020, potrebbero essere dirottati verso altri progetti in caso di ritardi. Spetterà alla Commissione, nei prossimi mesi, esaminare l’avanzamento dei lavori e fare una valutazione.La commissaria Violeta Bulc (Trasporti) ha commentato così la manifestazione pro Tav in scena a Torino: “Sono felice di vedere le comunità locali sostenere un progetto di infrastrutture che ha importanza strategica a livello regionale, nazionale ed europeo ha scritto su Twitter – La Tav spingerà la crescita economica e ridurrà le emissioni di Co2, spostando una parte importante del trasporto merci dalla strada alla ferrovia”.

Come ti frego Salvini: la trappola dei Cinque Stelle, la Lega stavolta accusa il colpo

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Movimento sotto assedio: imprenditori e cittadini contro i Cinque Stelle, il caso Tav sempre più esplosivo https://www.business.it/si-allarga-il-fronte-anti-cinque-stelle-sulla-tav-industriali-pronti-a-manifestare/ Wed, 31 Oct 2018 11:51:10 +0000 https://www.business.it/?p=34428 La Torino degli imprenditori si ribella ai Cinque Stelle dopo il no alla Tav, in un crescendo di tensioni che pare destinato a proseguire ancora a lungo. Una rivolta che mira, nelle intenzioni di chi la anima, a saldarsi con la società civile che, spiega La Stampa, si articolerà in tre passaggi. Innanzitutto un allargamento… Read More »Movimento sotto assedio: imprenditori e cittadini contro i Cinque Stelle, il caso Tav sempre più esplosivo

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La Torino degli imprenditori si ribella ai Cinque Stelle dopo il no alla Tav, in un crescendo di tensioni che pare destinato a proseguire ancora a lungo. Una rivolta che mira, nelle intenzioni di chi la anima, a saldarsi con la società civile che, spiega La Stampa, si articolerà in tre passaggi. Innanzitutto un allargamento dei confini, con un’alleanza tra l’Unione industriale di Torino, Assolombarda e la Confindustria di Genova, che assieme rappresentano oltre mezzo milione di aziende, per rafforzare l’asse settentrionale e lanciare un avvertimento anche alla Lega.Da qui la nota congiunta di Dario Gallina, il presidente degli industriali torinesi, Carlo Bonomi, presidente
di quelli milanesi e il numero uno dell’associazione ligure Giovanni Mondini, che hanno scritto: “Rimettere in discussione Tav e Terzo Valico è un colpo mortale alle possibilità di sviluppo del Nordovest”. Il secondo passaggio prevederà di portare alle Ogr di Torino i consigli generali delle sigle di imprese, commercianti e artigiani, dalla Cna a Confcommercio. La città, nelle intenzioni, dovrebbe trasformarsi in un laboratorio da cui lanciare la sfida alla decrescita, a chi blocca il Paese a suon di “no”.Terzo passaggio, ancora da valutare, è la marcia, spinta dalla petizione dell’ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino e che, sulla piattaforma Change.org, ha già raccolto 30 mila adesioni. Partita non semplicissima, visto che il mondo imprenditoriale non è solitamente troppo a suo agio in piazza e potrebbe quindi trovarsi a coinvolgere i sindacati e/o le forze politiche vicine alle loro posizioni sul fronte Tav.

“Toninelli? Mai visto. Governo non mi risponde”. Tav, denuncia choc del commissario

 

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Così fermate l’Italia. Grandi opere, gli imprenditori all’attacco del governo: Cinque Stelle sotto assedio https://www.business.it/le-imprese-contro-i-cinque-stelle-dopo-il-no-alla-tav-torino-nel-caos/ Tue, 30 Oct 2018 06:51:27 +0000 https://www.business.it/?p=34313 23 voti a favore, 2 contrari. Così Torino ha detto no alla Tav: il Consiglio comunale ha infatti approvato l’ordine del giorno M5S che esprime contrarietà al progetto di ferrovia per collegare l’Italia alla Francia chiedendo di sospendere l’opera in attesa dei risultati dell’analisi costi/benefici. “La Giunta comunale è assolutamente favorevole a questo atto” ha detto… Read More »Così fermate l’Italia. Grandi opere, gli imprenditori all’attacco del governo: Cinque Stelle sotto assedio

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23 voti a favore, 2 contrari. Così Torino ha detto no alla Tav: il Consiglio comunale ha infatti approvato l’ordine del giorno M5S che esprime contrarietà al progetto di ferrovia per collegare l’Italia alla Francia chiedendo di sospendere l’opera in attesa dei risultati dell’analisi costi/benefici. “La Giunta comunale è assolutamente favorevole a questo atto” ha detto l’assessore ai Rapporti col Consiglio e all’Ambiente Alberto Unia.

“L’atto – ha sottolineato – dice solo che abbiamo bisogno di dati e di sapere se c’è una sostenibilità economica dell’opera”. Assente il sindaco Chiara Appendino, che si trovava a Dubai. Una scelta che ha vissuto momenti di grande tensione in aula, con l’intero centrosinistra a mostrare cartelli favorevoli alla Tav finendo espulso grazie all’aiuto dei vigili urbani (accompagnati fuori anche Stefano Lo Russo e Piero Fassino).Bagarre anche fuori, con gli agenti a creare uno sbarramento per evitare che contrari e favorevoli all’opera vengano a contatto. L’allerta proseguirà nelle prossime ore, quando il Consiglio comunale discuterà l’ordine del giorno con cui il Comune chiederà al Governo di rinunciare alla costruzione della linea ad alta velocità Torino-Lione. Sul piede di guerra, in presidio subito fuori l’edificio, anche imprenditori e sindacati oltre che esponenti politici dell’opposizione. Api, Unione Industriale, Amma, Ascom, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Collegio Costruttori, Confapi: queste le sigle che assisteranno al dibattito insieme a Cisl e Fim, nella speranza di una retromarcia pentastellata. Il Movimento, che ha già incontrato alcuni rappresentanti del mondo delle imprese, non cede di un millimetro. La città si è spaccata in due, con slogan e striscioni di opposte fazioni a fare il giro dei social.

A dar voce alla protesta anche Dario Gallina, presidente degli industriali di Torino, che ha lanciato l’idea di una marcia “dei 100mila” per far sentire la voce di chi non vuole sentir parlare di stop alle grandi imprese. “Nella maggioranza ho trovato un clima di frasi fatti e ideologie – ha spiegato a La Repubblica – questo populismo ambientalista ha un modo di intendere l’economia che non porta da nessuna parte. Abbiamo chiesto di rinviare la mozione, ci hanno detto no. Così non va bene”

“Toninelli? Mai visto. Governo non mi risponde”. Tav, denuncia choc del commissario

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