parroco Archivi - Business.it https://www.business.it/tag/parroco/ I segreti del potere - Notizie e retroscena Wed, 23 Mar 2022 20:29:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 https://www.business.it/wp-content/uploads/2023/01/cropped-Favicon_Business.it_-32x32.jpg parroco Archivi - Business.it https://www.business.it/tag/parroco/ 32 32 Don Francesco, da parroco disabile ad influencer: “La mia condizione è un dono” https://www.business.it/don-francesco-da-parroco-disabile-ad-influencer-la-mia-condizione-e-un-dono/ Wed, 23 Mar 2022 20:29:54 +0000 https://www.business.it/?p=89396 Don Francesco Cristofaro è uno dei preti più “social” del momento. Su Facebook ha quasi 200mila followers, e sul suo canale Youtube ogni video ha migliaia di visualizzazione. E spopola anche su Twitter e Instagram. Ma qual è la ricetta della sua popolarità? All’apparenza Don Francesco, 42 anni, potrebbe sembrare il ritratto della serenità, eppure… Leggi tutto »Don Francesco, da parroco disabile ad influencer: “La mia condizione è un dono”

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Don Francesco Cristofaro è uno dei preti più “social” del momento. Su Facebook ha quasi 200mila followers, e sul suo canale Youtube ogni video ha migliaia di visualizzazione. E spopola anche su Twitter e Instagram. Ma qual è la ricetta della sua popolarità? All’apparenza Don Francesco, 42 anni, potrebbe sembrare il ritratto della serenità, eppure alle spalle ha “una storia di un bambino che non poteva sgambettare né giocare come gli altri. Un ragazzino che nella preghiera si rifugiava per chiedere un miracolo”. Da tutta la vita fa i conti con la paraplegia e ad oggi, grazie alle continue terapie, riesce ancora a camminare autonomamente. Eppure a Simeri Crichi, un paesino calabrese di meno di cinquemila anime in cui oggi Don Francesco è parroco nella chiesa Santa Maria Assunta, il sacerdote è conosciuto per la sua forza di volontà. “Non ho ancora imparato ad andare in bicicletta o a correre, ma ho imparato a camminare con la schiena dritta”, ha detto l’uomo di fede a Fanpage.it. Durante il primo lockdown, a inizio pandemia, la popolarità di Don Francesco è esplosa e la sua pagina Facebook attualmente sfiora i 190mila follower. Roba da far impazzire gli esperti di algoritmi ed engagement social, perché il parroco ha semplicemente cominciato a trasmettere messe e preghiere in rete, senza secondi fini, e da quel momento una miriade di persone ha cominciato a seguirlo costantemente, rendendolo di fatto uno dei sacerdoti più influenti d’Italia. Motivo in più, ha affermato la giovane star del web, per parlare di disabilità e diventare la voce di quanti ogni giorno vengono lasciati soli ad affrontare problemi e pregiudizi.

La storia del parroco influente ha anche un suo sito internet, in cui racconta la sua storia. Ma cosa ha spinto quasi 200mila persone a seguire quotidianamente il parroco calabrese? “Da bambino nessuno guardava il mio volto, i miei occhi – ha detto il prete -, tutti guardavano solo dalla vita in giù e molti miei coetanei si chiedevano perché camminassi in quel modo”. Della sua difficile infanzia, la sua anima porta ancora le cicatrici, ed forse proprio il suo modo di comunicare e di parlare di malattia e di diritti in chiave religiosa ammalia il pubblico. “Non potevo giocare a calcetto con i miei amici, non potevo correre, non potevo andare in bici, ho sofferto tanto”. Poi la chiamata spirituale e il viaggio al santuario mariano di Lourdes gli hanno cambiato la vita: “Ho visto passare davanti ai miei occhi tante persone sofferenti, che avevano bisogno di aiuto e in quel momento ho capito che anche io potevo diventare strumento per il bene”.

Don Francesco è molto amato e anche adesso che i fedeli sono potuti tornare in chiesa continuano a seguire le gesta del sacerdote calabrese, sempre molto attivo sui social (anche Twitter e Instagram), che è anche conduttore radiofonico e conduttore televisivo per alcune trasmissioni legate al mondo religioso. Nonostante le difficoltà quotidiane, è riuscito a trasformare la sua condizione in opportunità, che lui, a dire il vero, chiama “dono”. “Se non fossi paraplegico – ha spiegato al quotidiano online -, probabilmente sarei una persona arrogante e non avrei questa sensibilità”. E poi ancora: “Se io sono ancora in piedi è grazie alle cure gratuite che ricevo da 42 anni, ma conosco tante persone che ancora adesso hanno difficoltà ad accedere alle cure. Non è giusto – ha affermato puntando il dito contro la politica sorda -. I disabili e le loro famiglie non devono mai essere lasciati soli”. Lui fa la sua parte. “Quando ho scoperto la fede, ho fatto una promessa, questo sorriso non me lo toglierà più nessuno e lo regalerò a tutti, perché tutti ne hanno bisogno”.

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Parroco scaglia contro legge su omotransfobia durante la messa https://www.business.it/parroco-calogero-dugosi-omotransfobia/ Wed, 22 Jul 2020 22:29:51 +0000 https://www.business.it/?p=67627 “Dio lo puoi bestemmiare, sui giornalisti puoi dire tutto, sui politici no, sugli omosessuali se parli vai in galera”. Sta facendo il giro dei social l’omelia Don Calogero D’Ugo, parroco di Belmonte Mezzagno (comune in provincia di Palermo), che durane la sua predica si è scagliato contro la proposta di legge del democratico Zan contro… Leggi tutto »Parroco scaglia contro legge su omotransfobia durante la messa

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“Dio lo puoi bestemmiare, sui giornalisti puoi dire tutto, sui politici no, sugli omosessuali se parli vai in galera”. Sta facendo il giro dei social l’omelia Don Calogero D’Ugo, parroco di Belmonte Mezzagno (comune in provincia di Palermo), che durane la sua predica si è scagliato contro la proposta di legge del democratico Zan contro l’omotransfobia. Dal sagrato allestito davanti all’ingresso della chiesa, il sacerdote, come riporta Repubblica, ha lanciato un anatema contro il provvedimento: “In Senato c’è una legge bavaglio che vogliono approvare – ha detto il parroco durante la messa – E’ una legge che parla del reato di omofobia. Cioè che se tu esprimi un parere contrario ai gruppi omosessualisti puoi andare in galere. Se tu dici non sono d’accordo che due uomini adottano un bambino puoi essere denunciato e processato. Se a scuola a tuo figlio vengono a fare educazione gender, una madre che si ribella può andare sotto processo”.Il parroco palermitano ha poi proseguito la sua dura predica sostenendo che “adesso in Italia abbiamo le categorie protette. Sui preti puoi dire tutto, Dio lo puoi bestemmiare, sui giornalisti puoi dire tutto, sui politici no, sugli omosessuali se parli vai in galera – ha incalzato Don Calogero D’Ugo -. Qua non si tratta di non rispettare le persone con queste tendenze figuratevi, qua si tratta di voler mettere il bavaglio alla libertà di pensiero e di opinione, da parte di quelli che si dicono liberali e democratici. Ed è vergognoso se passa una legge di questo tipo”. Il sacerdote ha infine concluso la sua omelia affermando: “Se passa questa legge io con questa predica rischio la denuncia. Non ho problemi”.Secondo quando ha riportato il sito di informazione Neg.zone.it, a seguito dell’omelia un parrocchiano che ha richiesto l’anonimato a causa del preoccupante clima, ha confidato: “Da cattolico e omosessuale mi rattrista vedere come l’omelia fulcro sacro della santa messa venga utilizzata per terrorizzare i fedeli con ipotetici scenari che si potrebbero verificare se venisse approvato il ddl. Mi rattrista vedere come tante persone accusano questo disegno di legge senza nemmeno averlo letto. Ribadisco che è un provvedimento contro l’odio non contro le opinioni. La Chiesa, madre e non matrigna dovrebbe professare amore e unione non divisioni”.

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“Lascio un’offerta, ma è solo per gli italiani”. Il parroco si indigna e ridà indietro i soldi https://www.business.it/unofferta-soltanto-per-gli-italiani-ma-il-parroco-si-indigna-e-la-rimanda-indietro/ Mon, 04 Mar 2019 12:44:29 +0000 https://www.business.it/?p=41738 Aveva lasciato una busta con un’offerta, da destinare alle persone meno fortunate. Nel compiere quel gesto così altruista, però, aveva voluto introdurre una discriminante, specificando che i soldi andavano usati innanzitutto per aiutare le persone in possesso della cittadinanza italiana. Una specifica che non è per niente piaciuta al parroco che, sdegnato, ha invitato il… Leggi tutto »“Lascio un’offerta, ma è solo per gli italiani”. Il parroco si indigna e ridà indietro i soldi

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Aveva lasciato una busta con un’offerta, da destinare alle persone meno fortunate. Nel compiere quel gesto così altruista, però, aveva voluto introdurre una discriminante, specificando che i soldi andavano usati innanzitutto per aiutare le persone in possesso della cittadinanza italiana. Una specifica che non è per niente piaciuta al parroco che, sdegnato, ha invitato il donatore a riprendersi quanto dato. “Si tratta di slogan che non hanno niente a che fare con la fede”. Il fatto, riportato da La Repubblica, è stato rivelato da don Gino Cicutto, a capo della collaborazione pastorale di San Nicolò e San Marco a Mira (Venezia), sul foglio parrocchiale che ospita i suoi “appunti” settimanali. “Quanto era scritto sulla busta – scrive don Cicutto – mi ha profondamente amareggiato e umiliato. C’era scritto: “Pro anziani, malati, al freddo o alla fame, italiani da sempre, in primis. Gli stranieri per ultimi”.“Queste parole ripropongono slogan che siamo abituati a sentire, ma non hanno niente a che fare con la fede e la vita cristiana che considera i più poveri tra i primi, senza guardare il colore della pelle o la provenienza”, sottolinea don Cicutto.Secondo don Gino “la persona che ha scritto queste parole deve interrogarsi seriamente sul suo essere cristiano, e se non è d’accordo su quello che è la vera carità, può passare per la canonica a riprendersi la sua ‘offerta’. Eventualmente può consegnarla a chi la pensa come lui – conclude – ma non deporla davanti al Signore”.

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