La tragica scomparsa di Simona Cinà, giovane di ventuno anni, ha scosso profondamente la comunità e riacceso l’attenzione sulle dinamiche che hanno portato alla sua morte. L’evento, avvenuto durante una festa di laurea in una villa privata, è ora oggetto di un’indagine attenta da parte delle autorità, che cercano di ricostruire con precisione le ultime ore della ragazza.
Simona è stata ritrovata senza vita nel fondo di una piscina nella notte tra l’1 e il 2 agosto. Il contesto della serata, inizialmente descritto come una festa tranquilla, ha visto emergere dettagli importanti, tra cui la presenza documentata di alcolici nell’area e testimonianze contrastanti. La famiglia Cinà chiede verità e chiarezza, mentre la Procura di Termini Imerese procede con le indagini.

Simona Cinà, le dichiarazioni della sorella gemella
La Procura ha precisato che gli indumenti di Simona, una minigonna di jeans e una maglietta verde, non sono spariti, ma sono stati regolarmente sequestrati insieme ad altri effetti personali, incluso il cellulare. Contrariamente a quanto ipotizzato inizialmente, le immagini fotografiche mostrano la presenza di bottiglie di alcolici nell’area della villa. Inoltre, è emerso che due persone hanno tentato di soccorrere Simona, recuperandola dalla piscina e praticando manovre di rianimazione, come confermato dai segni visibili sul petto della giovane.

Tuttavia, permangono aspetti non chiariti. Roberta Cinà, sorella gemella della vittima, ha raccontato di aver trovato tracce di sangue vicino alla piscina mentre cercava lo zaino di Simona. In quella circostanza, ha notato un ragazzo seduto e visibilmente agitato, che non ha fornito spiegazioni sull’accaduto. Secondo gli investigatori, il sangue sarebbe attribuibile a lui, causato da una ferita autoinflitta in un momento di rabbia. Roberta sottolinea però l’inquietante atteggiamento del giovane, che pur conoscendo Simona non ha manifestato emozioni né si è avvicinato alla famiglia.


Gli esami autoptici e tossicologici, il cui esito è atteso nei prossimi giorni, saranno determinanti per stabilire le cause effettive della morte di Simona Cinà. Tra le ipotesi al vaglio vi sono un malore improvviso, una caduta accidentale o l’assunzione inconsapevole di sostanze. La famiglia e la comunità attendono risposte certe, nella speranza che la verità venga finalmente alla luce.