
Un forte boato ha improvvisamente interrotto la quiete delle Dolomiti di Brenta, segnando un episodio di rilievo che ha coinvolto anche il noto conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani. Durante un’escursione in quota, Cruciani ha assistito al distacco di un masso, testimoniando così la crescente instabilità delle montagne italiane, un fenomeno che desta preoccupazione per la sicurezza degli escursionisti e per l’ambiente montano. Il racconto diretto di Cruciani, condiviso tramite i suoi canali social, ha attirato l’attenzione su un tema di grande attualità: il deterioramento progressivo delle pareti rocciose dovuto, fra le cause principali, al cambiamento climatico e allo scioglimento del permafrost.
Il distacco di roccia e la testimonianza di Cruciani
Giuseppe Cruciani ha documentato l’evento con una foto pubblicata su Instagram, ritraendosi poco dopo il distacco di roccia avvenuto in prossimità della Cima Falkner, mentre percorreva una ferrata. Il boato improvviso ha sorpreso il conduttore, il cui post è rapidamente divenuto virale, generando reazioni varie da parte degli utenti, fra preoccupazione e commenti ironici.

L’episodio ha quindi riportato all’attenzione pubblica la questione della fragilità crescente delle Dolomiti, con un focus sulle condizioni geologiche che stanno compromettendo la stabilità della zona.
Cause e conseguenze dell’instabilità delle Dolomiti
Non si tratta di un evento isolato. Gli esperti evidenziano come lo scioglimento del permafrost – il ghiaccio che cementa le rocce in alta quota – stia causando un aumento di frane e distacchi rocciosi. Questa condizione è legata direttamente agli effetti del riscaldamento globale, che indebolisce la coesione delle strutture montuose. A seguito dell’allarme, il Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento, con il supporto del Nucleo elicotteri, ha effettuato un sopralluogo tecnico. I rilievi hanno evidenziato un quadro critico con fratture in evoluzione e la presenza di ghiaccio nelle nicchie di distacco, segno che la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.

Misure precauzionali e ordinanze dei sindaci
In risposta al rischio concreto di nuovi crolli, le autorità locali hanno disposto la chiusura temporanea di tutte le vie alpinistiche e sentieri interessati, inclusi i tracciati numerati 305, 315, 316 e 331. L’accesso al Rifugio Tuckett è consentito esclusivamente dal percorso Vallesinella–Casinei. I sindaci dei comuni di Tre Ville e Ville d’Anaunia hanno firmato ordinanze restrittive e pianificato un monitoraggio costante tramite droni e rilievi strumentali. Circa un centinaio di escursionisti sono stati evacuati da punti a rischio verso aree sicure come il Rifugio Stoppani e la stazione a monte della seggiovia del Grostè. Le autorità ribadiscono l’importanza di rispettare i divieti per garantire la sicurezza.
Un evento mediatico che evidenzia la vulnerabilità alpina
La testimonianza di Giuseppe Cruciani ha trasformato un fenomeno naturale in un evento mediatico, mettendo in luce la nuova vulnerabilità delle montagne italiane. L’immagine e il racconto del conduttore rappresentano un simbolo della fragilità crescente dell’ambiente alpino, segnando una stagione in cui il rapporto tra uomo e montagna richiede maggiore attenzione e consapevolezza. Questo episodio ha inoltre riacceso il dibattito sulla necessità di adottare un approccio più responsabile nella frequentazione delle aree montane, riconoscendo che la prevenzione e il rispetto delle normative sono fondamentali per la sicurezza di tutti.