
Nel corso dell’ultima puntata di Quarta Repubblica, trasmessa su Rete4, è emersa un’importante intercettazione audio riguardante il caso di Garlasco. La conversazione coinvolge Alberto Stasi e il suo allora avvocato, Angelo Giarda, successivamente deceduto a causa del Covid.
Nel dialogo, l’avvocato Giarda fa riferimento a presunte tracce ematiche rinvenute sotto le unghie di Chiara Poggi, dalle quali sarebbe stato prelevato il materiale biologico oggetto delle analisi.

Dettagli dell’intercettazione e ipotesi sulle tracce di sangue
Durante la conversazione, Alberto Stasi ipotizza che le tracce di sangue possano derivare da un episodio personale, specificando un possibile contatto con il sangue fuoriuscito da un foruncolo schiacciato sulla schiena. L’avvocato Giarda inizialmente afferma che non sarebbe stato presente sangue, ma Stasi precisa che potrebbe esservi stata una minima quantità, definita come una piccola goccia senza conseguenze rilevanti.
Giarda prosegue spiegando che le analisi del materiale biologico permettono di distinguere il sangue proveniente da una ferita o caduta da quello mescolato a pus, tipico di un’infezione cutanea, nel tentativo di rassicurare l’assistito.
Analisi genetiche e implicazioni per Alberto Stasi

Secondo quanto riportato da Giarda, le tracce ematiche repertate risultano riconducibili a soggetti di sesso maschile, ma non presentano elementi direttamente accusatori nei confronti di Alberto Stasi.
In studio è intervenuto il genetista Pasquale Linarello, consulente della difesa di Stasi, che ha confermato come dalle analisi genetiche non risulti il DNA di Alberto Stasi, il quale sarebbe stato escluso in modo netto. Linarello ha inoltre precisato che la comparazione del DNA maschile ha escluso altre persone vicine a Marco Poggi e mostrerebbe una completa compatibilità, su 12 regioni genetiche, con Andrea Sempio o con la sua linea maschile del cromosoma Y.