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Italia, morta in modo atroce: “L’hanno dimenticato acceso in ospedale”. Errore tragico

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  • Luigi 

Il 4 dicembre un’anziana di 81 anni è deceduta dopo un prolungato ricovero nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Fatebenefratelli” di Napoli. Il caso ha suscitato preoccupazione a seguito della denuncia presentata dai figli, che hanno segnalato la presenza di ustioni di secondo e terzo grado emerse durante il ricovero, sollevando dubbi su possibili errori medici.

Le ustioni sono state individuate nella notte tra il 28 e il 29 novembre. I figli raccontano di aver scoperto ferite estese dal bacino in giù sollevando la coperta che copriva la madre, lamentando di non essere stati informati dallo staff medico. Un dipendente avrebbe inizialmente attribuito le lesioni a un “problema venoso”; tuttavia, secondo quanto riferito dai familiari, successivamente alcuni sanitari avrebbero ammesso che il riscaldatore per il letto era stato dimenticato acceso, provocando danni termici significativi. La donna ha manifestato febbre alta il giorno seguente, aggravando il quadro clinico.

Il ricovero dell’anziana è iniziato a fine ottobre con diverse fasi, incluse dimissioni e ricoveri ripetuti. I familiari riferiscono che in un primo momento era stata rassicurata sulla situazione, ma successivamente le condizioni respiratorie sono peggiorate, portando a esami approfonditi e a un trasferimento al Policlinico Federico II per ulteriori interventi diagnostici e terapeutici.

Durante questo percorso sarebbe stata formulata una diagnosi oncologica grave, presente nella documentazione clinica ma non comunicata ai familiari. Il 24 novembre era stata prospettata una dimissione per riabilitazione, ma dopo due giorni la paziente è peggiorata drasticamente, venendo intubata in Rianimazione.

Dopo la scoperta delle ustioni e la mancanza di spiegazioni adeguate, i figli hanno coinvolto la Polizia di Stato e il commissariato di Posillipo. Hanno chiesto che venga fatta chiarezza sulla reale causa del decesso e sull’adeguatezza delle cure fornite.

La Procura ha disposto il sequestro della salma e ha programmato l’autopsia, che sarà determinante per stabilire le cause precise della morte e valutare eventuali responsabilità. Le autorità stanno inoltre acquisendo documentazione clinica e testimonianze per ricostruire l’intero iter sanitario.

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