
Un libro di testo per le scuole superiori è al centro di un acceso dibattito politico in Italia. Il volume, intitolato “Trame del tempo, dal Novecento a oggi” e pubblicato da Laterza, è stato criticato per contenuti ritenuti ideologicamente orientati contro l’attuale governo. Numerosi istituti italiani lo hanno adottato, alimentando polemiche. I paragrafi contestati si concentrano sul periodo politico successivo alle elezioni del 2022, descrivendo i risultati come “impietosi” a causa del calo di affluenza. Il testo analizza inoltre la crescita di Fratelli d’Italia, attribuendo al partito un significativo consenso tra gli elettori di estrema destra.
Critiche vengono rivolte anche al governo di Giorgia Meloni, accusato di adottare “gran parte delle parole d’ordine dell’ultradestra europea”. Il libro evidenzia una coincidenza storica con eventi passati, accostando l’ascesa al potere del partito a quella del fascismo, sostenendo che Fratelli d’Italia mantiene legami con basi dichiaratamente fasciste. Il testo etichetta alcune misure governative come “liberticide“, citando il ddl Sicurezza e i “piani di deportazione” per l’immigrazione.

Adottato in molti licei italiani, tra cui il Cavour e l’Einstein a Torino, l’Arnaldi a Roma, e il Parini e il Carducci a Milano, il libro è opera di Carlo Greppi, noto storico, con Caterina Ciccopiedi e Valentina Colombi. Le critiche vengono anche da Augusta Montaruli, deputata di FdI, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare. Ha chiesto l’intervento del ministero dell’Istruzione per esaminare le scuole che utilizzano il volume. In passato, un caso simile coinvolse Matteo Salvini, ora vicepremier, in merito a un libro di inglese che criticava le sue politiche. Questo episodio riaccende il dibattito su quanto i manuali scolastici debbano rispettare il pluralismo e la neutralità educativa.