
Il caso di Garlasco continua a suscitare interesse e dibattito a distanza di anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. Una recente intercettazione telefonica tra Alberto Stasi, condannato per il delitto, e il suo ex avvocato ha riportato sotto i riflettori alcuni aspetti fondamentali legati alla dinamica temporale dei fatti successivi al ritrovamento del corpo.
La telefonata esclusiva trasmessa in televisione
Durante una puntata del programma Quarta Repubblica, condotto da Nicola Porro su Rete 4, è stata diffusa una conversazione privata tra Stasi e il suo ex legale, Giarda. Il dialogo verte sulle tempistiche che intercorrono tra la scoperta del corpo di Chiara Poggi e la chiamata ai soccorsi, un punto centrale nelle indagini e nel processo a carico di Stasi.

Giarda si riferisce alle informazioni approfondite nel programma televisivo e chiede conferma sul numero di minuti trascorsi. Stasi conferma che si tratta di sei minuti, specificando che sul suo telefono il tempo registrato è proprio questo. Lo scambio evidenzia una discussione dettagliata sul breve lasso di tempo intercorrente tra l’ultimo squillo effettuato e la chiamata alla Croce Rossa.
Ricostruzione dei momenti successivi alla scoperta del corpo
Nel corso della conversazione, Stasi descrive uno stato di confusione e panico immediatamente dopo aver visto Chiara Poggi senza vita. Afferma di essersi allontanato rapidamente dalla casa prima di contattare i soccorsi, negando con fermezza qualsiasi atteggiamento calcolato o freddo. Il racconto sottolinea la sua difficoltà nel ricordare anche dettagli come il numero civico della casa, attribuendo la sua condotta a uno stato emotivo di estrema agitazione.

Stasi ribadisce: “Appena l’ho vista sono scappato via e ho chiamato quando ero in macchina“, evidenziando come le sensazioni di panico abbiano influenzato il suo comportamento in quei momenti.
Implicazioni e riflessioni sul caso
Questa nuova intercettazione alimenta ulteriormente il dibattito sul caso Garlasco, rimarcando la complessità delle tempistiche e delle dinamiche processuali. Il confronto tra le dichiarazioni di Stasi e le analisi investigative resta un elemento centrale per comprendere appieno le circostanze che hanno portato alla condanna definitiva.
