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Brexit: gli europei dovranno pagare per entrare in Gran Bretagna

I cittadini italiani ed europei che vorranno recarsi a Londra e nel resto della Gran Bretagna dovranno pagare una somma di denaro. Lo ha annunciato oggi il governo britannico che fa dunque un altro passo in direzione della già avvenuta Brexit dall’Unione europea. Non importa se per turismo, studio o lavoro: chi vorrà andare a Londra e in tutte le altre località dell’isola di Albione dovrà compilare un modulo e sborsare dei soldi. La documentazione richiesta dovrà obbligatoriamente essere esibita alla frontiera  e si chiamerà Eta (Electronic Travel Authorisation).
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Brexit Gran Bretagna Eta
Una immagine di Londra

Brexit: la Gran Bretagna introduce l’Eta

Da quanto si apprende, l’appena nominato Eta sarà un modulo elettronico che ogni persona intenzionata ad entrare in Gran Bretagna dovrà compilare prima di mettersi in viaggio, fornendo dati biometrici e rispondendo ad alcune domande. Il documento avrà una validità di due anni e sarà necessario pagare anche una “piccola cifra” in denaro, rende noto il governo conservatore di Rishi Sunak. Anche se l’importo dovuto non è stato ancora stabilito.

Esclusi da questa imposizione saranno naturalmente tutti gli italiani e gli europei residenti in Gran Bretagna che potranno continuare a utilizzare regolarmente il loro passaporto elettronico cui è associata la residenza o il permesso di soggiorno. La nuova direttiva pro Brexit dovrebbe entrare in vigore nel 2024. Anticipata però, a partire dall’ottobre del 2023, da una sperimentazione con i cittadini del Qatar, dei Paesi del Golfo e della Giordania.

“Così si potrà viaggiare in maniera più rapida e sicura. Il processo dell’Eta sarà molto rapido e basterà una app sul cellulare. I viaggiatori stranieri potranno arrivare più volte nel Paese durante i due anni”, spiegano dall’Home Office. “Rafforzare i nostri confini rimane una delle priorità per il governo britannico. In questo modo, ci sarà un filtro migliore contro ogni minaccia o individui pericolosi”, commenta il sottosegretario all’immigrazione Robert Jenrick.  Insomma, altro che marcia indietro di Londra sulla Brexit, come si era ipotizzato nei mesi scorsi. La Gran Bretagna sembra sempre più lontana dal Continente.
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