Questo momento solenne non sarà solo un tributo al pontefice argentino, ma anche un incontro di rilevanza diplomatica mondiale. In un contesto simile a quello del 2005, quando la morte di Giovanni Paolo II riunì leader globali nonostante le tensioni internazionali, anche ora, con il mondo segnato da conflitti come quello russo-ucraino e le tensioni in Medio Oriente, il Vaticano diventerà un crocevia di influenze e sensibilità diverse.
Nonostante alcune assenze significative, come quelle di Vladimir Putin e Benjamin Netanyahu, l’evento vedrà la partecipazione di numerosi capi di Stato, leader religiosi e membri delle famiglie reali. Il cardinale Kevin Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, avrà il compito di organizzare la disposizione dei posti, un compito delicato in cui ogni gesto può assumere un significato diplomatico. Tra gli ospiti di rilievo, si evidenziano Donald Trump e la First Lady Melania, oltre alla conferma della partecipazione della regina Mary di Danimarca, rappresentante del suo regno in assenza del sovrano impegnato in Groenlandia.

Assenze Reali: I Sovrani d’Olanda Mancano all’Appello
Tra i reali attesi a Roma ci saranno re Felipe VI di Spagna e la regina Letizia. In una lettera al cardinale Giovanni Battista Re, il re di Spagna ha elogiato Papa Francesco per il suo impegno verso l’umanità e l’amicizia internazionale. Dal Principato di Monaco arriveranno il principe Alberto II e la principessa Charlène, mentre il Marocco sarà rappresentato dal principe Moulay Hassan. Significativa sarà la presenza della regina Rania di Giordania, che ha avuto un rapporto stretto con il pontefice durante i momenti critici del conflitto israelo-palestinese.

Nonostante la lista delle presenze illustri, spicca l’assenza della famiglia reale olandese. Re Guglielmo Alessandro, la regina Maxima e la principessa Catharina Amalia, che recentemente hanno partecipato alla commemorazione della liberazione di Auschwitz-Birkenau, non saranno presenti. Questa assenza è particolarmente sentita poiché la regina Maxima è originaria dell’Argentina, patria di Jorge Mario Bergoglio.

L’assenza non è dovuta a motivi politici ma a una coincidenza di date: il 26 aprile è il compleanno del re, una festività nazionale nei Paesi Bassi celebrata con eventi ufficiali e il discorso del sovrano. Nonostante i tentativi di trovare una soluzione, sarà il primo ministro Dick Schoof, accompagnato dal ministro degli Esteri Caspar Veldkamp, a rappresentare l’Olanda in Vaticano. In segno di rispetto, le celebrazioni olandesi inizieranno a mezzogiorno, con il discorso del re posticipato di due ore, un gesto simbolico di omaggio a Papa Francesco.