Roma si conferma come un crocevia di spiritualità e sport, con il Vaticano e il Foro Italico al centro delle attenzioni. Da una parte, il nuovo Papa, Leone XIV, primo pontefice di origine statunitense, e dall’altra, il ritorno in campo del tennista Jannik Sinner, pronto a brillare nuovamente dopo una lunga pausa.
Il Pontefice, il cui vero nome è Robert Francis Prevost, ha già conquistato molti per il suo approccio diretto e il linguaggio semplice. Durante un incontro con la stampa, ha svelato la sua passione per il tennis, scherzando sul fatto che il suo gioco si è arrugginito dopo il tempo trascorso in missione in Perù. Tuttavia, lo spirito competitivo rimane intatto.

La Battuta Inaspettata su Sinner
Durante l’incontro, una giornalista ha proposto ironicamente una partita benefica per sostenere le opere missionarie, dicendo “Io porto Agassi”, riferendosi al famoso tennista americano. Papa Leone XIV ha risposto prontamente: “Basta che non porti Sinner”, giocando sul significato del cognome del tennista, “peccatore” in inglese, e sul suo talento.

Nel frattempo, Sinner si prepara a competere negli Internazionali d’Italia, dopo una convincente vittoria contro Navone. Oggi, lunedì 12 maggio, affronterà l’olandese Jesper de Jong, con il pubblico che attende la sua performance con impazienza. Il tennista dovrà dimostrare di aver recuperato la forma fisica dopo uno stop di tre mesi.

#PapaLeoneXIV dopo il discorso ai rappresentanti dei media di tutto il mondo, ha voluto salutare alcuni gruppi di #giornalisti. In regalo una sciarpa delle Ande del #Perù e una reliquia di Papa Luciani, poi la proposta di una partita di tennis: “Purché non ci sia Sinner” pic.twitter.com/1gtzKXb9Br
— Vatican News (@vaticannews_it) May 12, 2025
Mentre Leone XIV vede il tennis come un passatempo, per Sinner rappresenta la consacrazione professionale. Tuttavia, entrambi condividono un approccio simile alle loro rispettive sfide: dedizione, umiltà e un tocco di autoironia.