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Disastro nei cieli, aereo precipita subito dopo il decollo: ci sono vittime

Le nuvole si erano appena dischiuse, lasciando filtrare una luce opaca, quasi irreale, che accarezzava le cime frastagliate delle montagne. L’aereo era decollato con lentezza solenne, come se stesse compiendo un rito consueto nel cielo immobile. Poi, all’improvviso, un suono netto, secco, come uno strappo nel silenzio: un’esplosione breve, bastata a far sollevare lo sguardo a chi camminava sull’asfalto o curvava la schiena tra i filari.

Una colonna di fumo scuro si era alzata tra gli alberi, densa e verticale, proprio dove la boscaglia inghiotte le case basse e le antenne brillano sotto il sole pallido. Per lunghi secondi – forse minuti – nessuno disse nulla. Nessuno osò. Solo gli occhi cercavano risposte nel cielo.

Il punto dell’impatto restò inaccessibile, celato dalla vegetazione e dal panico. Quando i primi soccorritori riuscirono a farsi strada, furono accolti da un odore acre, soffocante: benzina, metallo arroventato, qualcosa che somigliava al silenzio della fine. I resti del velivolo erano sparsi ovunque, frammenti contorti dispersi su un raggio ampio, confusi tra i rami e la terra smossa. Nessun segno di vita. Nessuna voce. Solo il crepitio intermittente di una radio militare, che continuava a chiamare un nome senza ricevere risposta.

Un cielo apparentemente tranquillo è stato scosso da un improvviso incidente quando un aereo da pattugliamento marittimo della Marina sudcoreana si è schiantato poco dopo il decollo. Il suono del disastro ha attirato l’attenzione di molti, mentre una colonna di fumo si alzava nel cielo sopra la zona montuosa di Sinjeong-ri, vicino a Pohang.

I primi soccorritori hanno faticato a raggiungere il luogo dell’impatto, dove resti dell’aereo erano disseminati su un ampio raggio. Non ci sono stati superstiti tra i quattro militari a bordo, mentre la comunità locale è rimasta in stato di shock, colpita dal silenzio rotto solo dai suoni delle comunicazioni radio militari.

Dettagli dell’Incidente durante l’Esercitazione

L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio del 29 maggio, quando il velivolo P-3 Orion, decollato dalla base navale di Jeju, si è diretto verso un’esercitazione di routine prima di perdere il controllo e schiantarsi contro una collina. Sei minuti dopo il decollo, l’aereo ha seguito una traiettoria anomala, testimoniata da diverse persone nell’area.

Conferma della Mancanza di Superstiti

A bordo si trovavano due ufficiali e due sottufficiali della Marina, tutti purtroppo deceduti. Sebbene inizialmente si parlasse di dispersi, la conferma ufficiale della Marina ha chiarito che tutti i corpi sono stati recuperati. L’incidente, avvenuto vicino a una zona residenziale, ha richiesto l’evacuazione temporanea di alcune famiglie per motivi di sicurezza.

Indagini in Corso sui Velivoli Obsoleti

Le cause del disastro sono attualmente sotto investigazione. La Marina ha avviato un’indagine interna e ha messo a terra gli altri P-3 Orion in attesa di controlli tecnici. C’è la possibilità che un guasto meccanico abbia contribuito alla perdita di controllo dell’aereo, considerata l’età avanzata della flotta, attiva dal 1995.

Un Ricordo Doloroso e Recente

Il disastro ricorda alla nazione la tragedia del volo Jeju Air di qualche mese fa, che ha causato 179 morti. Sebbene le vittime di oggi siano meno numerose, il dolore per la perdita è intenso e palpabile. Le famiglie delle vittime sono state prontamente avvisate, mentre le bandiere sono state abbassate in segno di lutto nelle basi navali.

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