
Dopo diciotto anni, l’omicidio di **Chiara Poggi** continua a destare curiosità e nuove prospettive. Con l’iscrizione di **Andrea Sempio** nel registro degli indagati, il caso si è trasformato, gettando una nuova luce su questa intricata vicenda che sembrava già avere un colpevole: **Alberto Stasi**. Tuttavia, c’è una crescente convinzione che dietro l’omicidio ci siano ancora segreti nascosti e piste inesplorate.
La giovane, trovata senza vita nella sua casa a Garlasco nell’agosto del 2007, era sempre stata descritta come priva di nemici. Tuttavia, il movente, elemento cruciale per il processo, non è mai stato del tutto chiaro. Il programma “Dritto e Rovescio” di **Paolo Del Debbio** su Rete 4 ha riacceso l’interesse, sollevando nuove perplessità sull’indagine.

Testimonianze Shock: Presunti Riti Esoterici
L’inchiesta del programma ha esplorato le voci che circolano tra gli abitanti di Garlasco, portando alla luce testimonianze inquietanti. Un punto focale è il **Santuario della Bozzola**, dove si dice che avvengano riti notturni misteriosi, forse legati a pratiche esoteriche. Alcuni testimoni anonimi hanno parlato di presunte sette sataniche nella zona, descrivendo scene di persone incappucciate con fiaccole dirette a una cascina per celebrare messe nere.

Il quadro si complica ulteriormente con una serie di suicidi inspiegabili avvenuti dopo la morte di Chiara, eventi che, secondo l’avvocato **Massimo Lovati**, non sarebbero semplici coincidenze. “Si sono tolti la vita sotto minaccia”, sostiene Lovati, suggerendo l’esistenza di un’organizzazione criminale o di un clima di terrore. Ci si chiede, quindi, se Chiara Poggi avesse scoperto un segreto pericoloso, intenzionata forse a denunciarlo.

Caso #Garlasco: la pista satanica e quella dei sicari.
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) May 29, 2025
“Persone incappucciate praticavano messe nere”#DrittoeRovescio in diretta su #Rete4 e in streaming su Mediaset Infinity pic.twitter.com/HpUR4axba2
Secondo il programma, l’ombra del silenzio potrebbe avvolgere anche **Alberto Stasi**. Lovati ipotizza che l’ex fidanzato, oggi in carcere, possa aver nascosto una verità più complessa di quella emersa in aula. Se così fosse, il delitto di Garlasco non rappresenterebbe solo una tragica storia d’amore, ma un intricato labirinto di paura e omertà.