
Martina Carbonaro aveva soltanto 14 anni quando la sua vita è stata tragicamente interrotta. La giovane era uscita di casa, apparentemente per un ultimo confronto, ma non ha mai fatto ritorno. Martina è stata brutalmente pugnalata in un garage ad Acerra, vicino Napoli. Il suo ex fidanzato, Alessio Tucci, appena maggiorenne, ha confessato l’omicidio dopo ore di silenzio. Secondo gli inquirenti, il giovane non accettava la fine della loro relazione.
Il corpo della ragazza è stato scoperto con molteplici ferite da taglio. La scena del crimine indicava chiaramente un atto premeditato, eseguito con freddezza e determinazione. Alessio aveva inizialmente tentato di sviare le indagini, ma alla fine ha ceduto sotto il peso delle sue responsabilità. La comunità è rimasta sconvolta dalla ferocia del crimine che ha spezzato i sogni di una giovane ragazza che aveva ancora la vita davanti.

Il Saluto ad Afragola
L’autopsia ha stabilito che Martina è deceduta a causa delle numerose ferite da coltello inflitte all’addome e al torace. Non c’era possibilità di salvarla: il decesso è stato rapido, secondo i medici legali. Non sono stati trovati segni di difesa, suggerendo che Martina sia stata colta di sorpresa. Il coltello usato nell’omicidio è stato recuperato e le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio.

Oggi ad Afragola, la comunità si è fermata per rendere omaggio a Martina. Il sindaco Antonio Pannone ha dichiarato il lutto cittadino. Alle 15, nella Basilica Pontificia di Sant’Antonio di Padova, si sono tenuti i funerali, officiati dal cardinale di Napoli, monsignor Domenico Battaglia. Una folla numerosa ha riempito il piazzale della chiesa, rispondendo all’appello di non lasciare soli i genitori di Martina.

Durante il passaggio della bara bianca, si sono levati grida di “Giustizia” e sussurri di “Martina figlia di tutti noi”. L’emozione si è mescolata alla rabbia, con cori e insulti diretti a Alessio Tucci. Tra le autorità presenti, il prefetto di Napoli Michele di Bari e il sottosegretario Pina Castiello. Particolarmente toccante è stato l’arrivo della corona di fiori inviata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, simboleggiando la vicinanza istituzionale a un dolore che ha superato i confini locali.