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Docente sospeso che augurò violenza alla figlia di Meloni: “Lei disposta ad incontrarmi”

Il collegamento è stato stabilito. La Presidenza del Consiglio ha contattato Stefano Addeo, docente di lingua tedesca presso l’istituto scolastico di Cicciano (Nola), al centro della controversia per un post pubblicato sui social in cui augurava alla figlia della presidente Giorgia Meloni di vivere una tragedia simile a quella di Martina Carbonaro, la giovane di Afragola assassinata dal fidanzato poche settimane prima.

La notizia del contatto è stata resa pubblica da La Ragione – Le Ali alla libertà, dopo che Addeo aveva espresso il desiderio di un incontro con il primo ministro. Attualmente, il docente resta sospeso in via cautelativa dal suo incarico, mentre le autorità scolastiche stanno valutando il provvedimento disciplinare appropriato.

Reazione al commento del docente

La questione è emersa a seguito della pubblicazione di un commento sconcertante da parte di Addeo su Facebook, in risposta a un post di Giorgia Meloni sulla violenza di genere, in cui ricordava la giovane Martina. Il docente aveva scritto: “Spero che tua figlia viva ciò che ha vissuto Martina.” Questa affermazione è stata considerata profondamente offensiva e inaccettabile, soprattutto alla luce del ruolo educativo del professore.

La condanna pubblica e politica è stata immediata e severa, con richieste di sanzioni esemplari e riflessioni più ampie sul crescente odio verbale sui social media, anche da parte di figure educative. La sospensione cautelativa è stata disposta rapidamente, mentre prosegue l’analisi delle conseguenze disciplinari e legali del caso.

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