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“Leva militare obbligatoria”. Decisione cruciale per la sicurezza dei prossimi anni

leva militare obbligatoria

In un’epoca in cui la coscrizione militare era un elemento fondamentale del servizio civico, molti giovani erano chiamati a difendere la patria. Questo periodo di leva obbligatoria sembrava ormai un ricordo del passato, ma i recenti sviluppi geopolitici stanno riportando all’attenzione pubblica la necessità di un esercito robusto e ben addestrato.

Il dibattito sulla coscrizione è tornato al centro delle discussioni politiche in Europa. Con l’emergere di nuove minacce, tra cui l’influenza russa, si rende necessario un ripensamento delle priorità difensive. Questo non riguarda solo l’incremento delle spese militari, ma anche la ricostituzione di un esercito adeguato alle sfide attuali.

La Germania e il Ritorno alla Leva Obbligatoria

Il governo tedesco, guidato da una coalizione tra CDU, CSU e SPD, sta considerando un significativo aumento della spesa militare. Dopo l’approvazione di un piano da 500 miliardi di euro, la spesa potrebbe raggiungere i 162 miliardi di euro, come riportato dal Financial Times, rispondendo alle richieste della NATO di aumentare il numero di soldati.

Mentre il nuovo modello di servizio mira a promuovere la partecipazione volontaria, il Ministro della Difesa Boris Pistorius ha proposto di includere la coscrizione obbligatoria se necessario. L’obiettivo è raggiungere almeno 60.000 nuove reclute e mantenere 200.000 riservisti. “Dobbiamo colmare le lacune degli ultimi anni per garantire la nostra sicurezza futura”, ha dichiarato il vice cancelliere Lars Klingbeil.

Nonostante l’aumento delle richieste di arruolamento, i numeri non sono ancora sufficienti. Le Bundeswehr hanno registrato un incremento del 19% nelle domande nel 2024, con un aumento delle adesioni femminili del 14%. Tuttavia, molti candidati non risultano idonei o abbandonano il percorso, portando a una riduzione complessiva delle forze armate.

leva militare salvini

Il Contesto Europeo della Leva Militare

In Europa, il ritorno alla leva militare varia notevolmente tra i diversi paesi, rispecchiando le loro specifiche esigenze di sicurezza.

  • Finlandia: Ha mantenuto il servizio militare obbligatorio, con riserve ampie e cittadini richiamabili fino a 60 anni.
  • Svezia: Ha reintrodotto la leva nel 2017 per giovani idonei, riflettendo le preoccupazioni sulla sicurezza regionale.
  • Norvegia: Adotta una coscrizione selettiva che include anche le donne.
  • Paesi Baltici: Mantengono la leva obbligatoria a causa della vicinanza con la Russia.
  • Grecia e Cipro: Continuano con la leva obbligatoria, influenzati dalle tensioni con la Turchia.
  • Polonia: Non ha reintrodotto la coscrizione, ma mantiene una rotazione di riservisti.
  • Repubblica Ceca e Ungheria: Optano per modelli volontari nella difesa.
  • Francia: Il “servizio nazionale universale” ha un valore soprattutto simbolico.
  • Spagna: Non prevede la reintroduzione della coscrizione obbligatoria.

La Situazione in Italia

In Italia, il tema della leva obbligatoria è stato sollevato dalla Lega, ma senza esiti concreti. Un sondaggio del Ministero della Difesa ha rivelato che oltre la metà dei giovani non si arruolerebbe in caso di emergenza, mentre il 44% sarebbe favorevole. Ciò riflette una divisione tra i giovani italiani rispetto al servizio militare, in un momento di riflessione sulle forze armate nazionali.

Il futuro del dibattito sulla leva in Germania e in Europa rimane incerto. La Germania riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi di reclutamento senza reintrodurre la coscrizione obbligatoria?

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