
Una notizia sconvolgente ha colpito il mondo del calcio italiano nelle ultime ore, dopo il tragico ritrovamento avvenuto all’interno dell’abitazione del campione. Proprio lì, nel luogo che avrebbe dovuto essere rifugio e quiete, si è spento un simbolo della nostra Serie A: un uomo che ha scritto pagine indimenticabili sul campo, amato da tifosi di ogni fede per il suo spirito combattivo e la dedizione assoluta alla maglia.
La notizia, durissima da accettare, è arrivata poco fa: l’ex fuoriclasse, 64 anni, si sarebbe tolto la vita. Le cause del gesto restano per ora avvolte nel mistero, e soltanto nelle prossime ore sarà possibile ricostruire con chiarezza quanto accaduto. I familiari, stretti in un dolore improvviso e devastante, hanno chiesto il massimo rispetto e silenzio.

Celeste Pin, ex difensore della Fiorentina, si è tolto la vita all’età di 64 anni. Il tragico gesto sarebbe avvenuto nella giornata di martedì 22 luglio, nella sua abitazione di Firenze. A dare l’allarme è stato un parente, preoccupato dal fatto di non riuscire più a mettersi in contatto con lui. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e la polizia, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.
Celeste Pin è stato una figura storica del calcio italiano, un difensore solido, affidabile e dotato di grande personalità, capace anche di adattarsi a centrocampo. Nato il 25 aprile 1961 a San Martino di Colle Umberto, in provincia di Treviso, aveva mosso i primi passi da professionista con il Perugia, dove aveva esordito nel 1979. Dopo tre stagioni, era approdato alla Fiorentina, club al quale avrebbe legato per sempre il proprio nome.
Con la maglia viola ha disputato nove stagioni consecutive, dal 1982 al 1991, totalizzando quasi 200 presenze in Serie A. Rimane impresso nei ricordi dei tifosi anche per aver preso parte alla sfortunata finale di Coppa UEFA del 1990 contro la Juventus. Pin è stato molto più di un semplice giocatore: per la Fiorentina è stato una bandiera, un simbolo di tenacia e attaccamento alla maglia.

Terminata l’esperienza in Viola, Pin ha proseguito la sua carriera con il Verona e successivamente con il Siena, chiudendo la sua attività agonistica a metà degli anni Novanta dopo oltre 400 partite disputate tra Serie A, B e C, con 6 gol all’attivo.
Successivamente, si è dedicato al ruolo di direttore sportivo, ottenendo l’abilitazione nel 1997 e lavorando in diverse realtà calcistiche locali, tra cui la Fortis Juventus e il Club Sportivo Firenze, mantenendo un legame forte con il mondo del calcio.
Nel 2022, la Fiorentina lo ha inserito nella propria Hall of Fame in riconoscimento del contributo significativo offerto alla storia del club. Pin rimane una figura rispettata e amata, soprattutto per il suo impegno e la passione dimostrata sia in campo sia nel rapporto con i tifosi.