
Vivere la pensione come se fosse una vacanza: paesaggi mozzafiato, clima ideale, assistenza sanitaria di alto livello e costi di vita accessibili. È così che viene descritto questo Paese, considerato un vero paradiso per i pensionati in Europa, capace di attirare sempre più persone desiderose di trascorrere gli anni d’oro nelle migliori condizioni possibili.

Un recente studio ha incoronato l’Estonia come miglior Paese per andare in pensione nel 2025. La nazione baltica conquista i senior grazie a un equilibrio perfetto tra spese contenute e servizi sanitari di qualità. L’analisi, condotta da Everly Life su 137 Paesi, ha preso in considerazione fattori come il costo della vita, l’efficienza del sistema sanitario e il livello di sicurezza, assegnando all’Estonia un punteggio di 79,41, davanti a Norvegia e Portogallo.
Secondo il portale travelandleisure.com, il segreto del successo sta proprio nell’unione di cure mediche eccellenti e prezzi sostenibili. Qui, le persone in età pensionabile rappresentano circa il 20,91% della popolazione e possono contare su una delle migliori infrastrutture digitali d’Europa, che rende semplice anche l’integrazione dei nuovi arrivati. Non a caso, l’Estonia è spesso definita “lo Stato più tecnologico del continente”.
Programmi innovativi come l’E-Residency permettono ai pensionati che vi si trasferiscono di gestire facilmente pratiche e documenti. «L’Estonia è esattamente ciò che molti pensionati cercano» ha dichiarato Mariah Bliss, portavoce di Everly Life.

Come scegliere il Paese giusto per la pensione
Scegliere dove trascorrere la pensione non significa guardare solo al costo della vita. Contano anche la qualità dell’assistenza sanitaria, la stabilità politica e la facilità di ottenere un visto o un permesso di soggiorno.
Cinque consigli utili per chi sogna di trasferirsi all’estero
L’idea di vivere la pensione fuori dal proprio Paese può sembrare allettante, ma – come avverte l’investitore Gerald Hörhan – per il 90–95% delle persone non è un’opzione realistica, a causa dei costi elevati e delle difficoltà pratiche. Chi però vuole provarci dovrebbe:
- Avere un piano di ritorno – Un “Piano B” garantisce sicurezza psicologica se le cose non vanno come previsto.
- Imparare la lingua – Conoscere l’idioma locale semplifica la vita quotidiana e favorisce l’integrazione.
- Essere aperti alle differenze – Adattarsi a culture diverse richiede flessibilità e curiosità.
- Creare contatti prima di partire – Social network e community di expat possono aiutare a costruire una rete.
- Organizzare l’alloggio in anticipo – Evita stress all’arrivo e garantisce un avvio sereno della nuova vita.