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“Piango per lei ma…”. Cecilia travolta e uccisa, parla la madre di uno dei minorenni

Un grave incidente ha coinvolto quattro minorenni italiani, figli di famiglie rom di origini bosniache, di età compresa tra gli 11 e i 13 anni. Lunedì mattina, uno di loro ha guidato un’auto rubata che ha travolto e ucciso sul colpo Cecilia De Astis, una donna di 71 anni, nel quartiere Gratosoglio a sud di Milano. L’auto, una Citroën DS4 bianca, è salita sul marciapiede con violenza, causando la tragedia.

Alla guida c’era un 13enne, accompagnato da un 12enne, sua sorella di 11 anni e un altro coetaneo. Dopo un’intensa attività investigativa durata 36 ore, la Polizia Locale ha identificato e fermato i ragazzi in un accampamento di via Selvanesco, non lontano dal luogo dell’incidente, grazie a un particolare dettaglio: una maglietta dei Pokémon identica per tutti.

Le telecamere di sorveglianza del centro commerciale Fiordaliso di Rozzano avevano già ripreso i ragazzi con le stesse t-shirt gialle e nere giorni prima. L’incrocio delle immagini, insieme alla targa della roulotte utilizzata per gli spostamenti, ha permesso di rintracciarli. L’intervento è avvenuto all’alba con l’arrivo delle pattuglie guidate dal comandante Gianluca Mirabelli.

I quattro minorenni, troppo giovani per essere imputabili, sono stati ascoltati e riaffidati alle rispettive madri. La Procura dei Minorenni valuterà ora la possibilità di un allontanamento dalle famiglie o l’affidamento a una comunità, considerando la loro pericolosità sociale. È stata inoltre avviata un’indagine sui genitori per un’eventuale mancata vigilanza.

Le indagini hanno rivelato che il gruppo aveva preso di mira l’auto già dalla sera precedente. La DS4, con targa francese, era parcheggiata davanti a un B&B in via Fratelli Fraschini ed era di proprietà di turisti di Strasburgo. I ragazzi hanno prima rubato le valigie, portandole al campo per recuperare dispositivi elettronici di valore, e poi, trovata una copia delle chiavi, sono tornati per prendere anche la macchina.

Intorno a mezzogiorno di lunedì, l’auto è stata avviata e lanciata a forte velocità lungo via Saponaro. Dopo aver perso il controllo in una curva, il veicolo ha superato il cordolo del marciapiede, abbattendo un palo della segnaletica e colpendo in pieno Cecilia, che stava camminando. I ragazzi non si sono fermati e sono fuggiti abbandonando l’auto più avanti, senza voltarsi indietro.

Un operatore sanitario della Casa di solidarietà vicina, Andrit, ha tentato di soccorrere la donna. «Non rispondeva — ha dichiarato — mentre ero al telefono con il 118 ha fatto un leggero sospiro. Poi un altro, l’ultimo». Cecilia è deceduta sul posto a causa dell’incidente causato da un gesto irresponsabile di minori, lasciando il quartiere sconvolto.

In via Saponaro, accanto al luogo dell’incidente, è stato lasciato un biglietto tra i fiori con la scritta: “Ciao Cecilia… non è giusto”. Parole semplici che riflettono il dolore di una comunità intera.

Dichiarazioni della madre di uno dei minorenni

La madre di uno dei ragazzi coinvolti ha espresso il proprio dolore: «È da stamattina che piango. Per mio figlio. E per la signora che è morta. Sono sotto choc». La donna, intervistata dal Corriere, ha raccontato di non essere stata informata sull’accaduto se non direttamente dai figli, che hanno confessato quanto successo solo nella notte.

«Lunedì erano usciti a piedi e sono rientrati tardi — ha dichiarato —. Noi non sapevamo nulla. L’auto? Forse l’hanno trovata con le chiavi dentro o l’hanno rubata, ma non ci hanno detto niente. Piango per la donna morta, ma sono soltanto dei bambini».

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