
Un ultimo saluto che doveva essere soltanto un momento di raccoglimento si è trasformato in un doppio dramma. Durante la cerimonia funebre, mentre amici e parenti si stringevano attorno al feretro per rendere omaggio a un uomo scomparso troppo presto, la tragedia ha colpito ancora. Un congiunto stretto, davanti agli occhi increduli dei presenti, è stato colpito da un malore fulminante ed è crollato a terra.
Il clima di silenzio e preghiera è stato squarciato da urla di terrore e disperazione. I sanitari sono intervenuti immediatamente, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano. La bara, rimasta immobile davanti all’ingresso della cappella, è diventata il simbolo di un dolore che sembrava moltiplicarsi, lasciando la comunità in uno stato di smarrimento e incredulità.
La tragedia si è consumata a Teesside, nel Nord Est dell’Inghilterra, durante quello che doveva essere un momento di raccoglimento. Nel giorno del funerale di David Beilicki, 41 anni, morto il 31 luglio dopo una lunga battaglia contro la tossicodipendenza, il destino ha inferto un nuovo, durissimo colpo. Proprio mentre la bara veniva portata nella cappella di San Bede, il padre del defunto, Norman White, 61 anni, è improvvisamente crollato a terra, stroncato da un infarto fulminante.
Per i medici non c’è stato nulla da fare. Nonostante l’arrivo immediato dei soccorsi e la disperata corsa in ospedale, Norman è spirato poco dopo il ricovero. L’uomo non aveva mai sofferto di problemi cardiaci, e i familiari sono convinti che sia stato il dolore a strapparlo alla vita. «Credo sia morto di crepacuore», ha detto la figlia Chantelle, riassumendo in poche parole l’enormità di una doppia perdita che ha spezzato la famiglia nel giro di pochi istanti.

Il giorno del funerale, la famiglia si era riunita per dare l’ultimo addio a David, padre di due bambini piccoli. Un dolore già enorme che, nel giro di pochi minuti, si è trasformato in una tragedia senza precedenti. «Mi sono voltata e ho chiesto: dov’è papà?» ha raccontato la sorella. Poco dopo le hanno detto che Norman era crollato fuori dalla cappella. La funzione è stata bruscamente interrotta e il luogo evacuato, lasciando i presenti in uno stato di sgomento assoluto.
Il lutto per David era già appesantito da un ricordo straziante: la sua morte è avvenuta esattamente dieci anni dopo quella dei suoi due gemellini, nati senza vita. Una ricorrenza già difficile da affrontare, resa ora insopportabile dalla scomparsa del padre, in quello che appare come un destino crudele.
Eppure, secondo la famiglia, David stava dando segnali di risalita. «Aveva ridotto l’uso di sostanze, stava cercando di ricostruirsi una vita», ha spiegato Chantelle. «Quello che è successo sembra un film dell’orrore, una tragedia che nessuno può immaginare».
Norman, appassionato di boxe e punto di riferimento della comunità, era un uomo stimato, allenatore di giovani atleti e pilastro della sua famiglia. «Era riservato ma forte, e io lo idolatravo», ha aggiunto la figlia. Oggi, la casa di famiglia è sprofondata nel silenzio del lutto.
Un doppio colpo che ha annientato un’intera famiglia. «David aveva un cuore grande come l’oceano. Ci manca ogni singolo giorno», ha concluso Chantelle. «La casa non è più la stessa senza di lui. E adesso, senza papà, è ancora più vuota».