
La salute del sistema digerente riveste un ruolo fondamentale nel benessere complessivo, ma spesso viene trascurata fino alla comparsa di sintomi gravi. Un recente monito del medico britannico Mark Porter ha evidenziato un pericolo spesso sottovalutato: l’assunzione prolungata di farmaci antinfiammatori e le conseguenze potenzialmente dannose per lo stomaco.
Il dottor Porter, esperto e corrispondente del Times, sottolinea come, nonostante questi farmaci siano efficaci per il trattamento di dolore e infiammazione, possano causare complicanze serie quali ulcere gastriche ed emorragie, condizioni che colpiscono migliaia di persone ogni anno.
Impatto significativo sul sistema gastrico
Secondo le osservazioni del medico, ogni anno nel Regno Unito decine di migliaia di pazienti necessitano di ricovero a causa di ulcere gastriche o duodenali. Le complicazioni, tra cui emorragie e perforazioni, possono risultare fatali. In particolare, le emorragie rappresentano la minaccia più frequente e pericolosa, spesso ignorata da chi assume regolarmente farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Farmaci a maggior rischio e i loro effetti collaterali
I principali responsabili di queste condizioni sono i FANS quali aspirina, ibuprofene, diclofenac e naprossene. Questi medicinali, comunemente utilizzati per patologie come l’artrite o il mal di schiena, agiscono efficacemente contro il dolore ma irritano la mucosa gastrica, aumentando il rischio di ulcere. Inoltre, l’uso prolungato di FANS è associato a un aumento della pressione sanguigna e a un maggior rischio di infarti, ictus e malattie renali.
Interazioni farmacologiche e incremento del rischio emorragico
Il dottor Porter mette in guardia anche contro la combinazione di farmaci. L’assunzione regolare di un FANS quadruplica il rischio di emorragia gastrica rispetto a chi non li utilizza. Se a questi si aggiungono antidepressivi SSRI, il rischio aumenta fino a sette volte. L’associazione di FANS con steroidi può portare a un rischio dodici volte superiore. Queste interazioni sono frequentemente sconosciute ai pazienti, sottolineando la necessità di una gestione attenta delle terapie.
Per mitigare i rischi, il medico consiglia l’assunzione concomitante di antiacidi e protettori gastrici come omeprazolo e lansoprazolo. Inoltre, in caso di automedicazione, suggerisce il paracetamolo come alternativa più sicura, evitando il sovradosaggio. È altresì importante evitare l’assunzione simultanea di aspirina e FANS, data la potenziale aggravazione dei danni gastrici.
Infine, il dottor Porter ricorda che alcuni FANS possono peggiorare condizioni come l’asma e causare ritenzione idrica, evidenziando l’importanza di consultare sempre un medico prima di iniziare o modificare una terapia farmacologica. La consapevolezza di questi effetti collaterali è fondamentale per un utilizzo responsabile e sicuro dei medicinali antinfiammatori.