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“Aiuto, sono caduti tutti”. Perdono i capelli dopo lo shampoo dal parrucchiere: cosa è successo

Un episodio preoccupante ha scosso la città di Treviso, dove numerose clienti di un salone di bellezza hanno denunciato una significativa perdita di capelli dopo aver utilizzato shampoo e prodotti cosmetici durante i trattamenti. Le segnalazioni, inizialmente isolate, hanno rapidamente generato un allarme sanitario e l’avvio di indagini approfondite da parte delle autorità competenti.

Intervento delle autorità e sequestro dei prodotti

Le verifiche, condotte dalla polizia municipale e dagli esperti dell’Ulss 2, hanno evidenziato la presenza di sostanze vietate nei prodotti utilizzati all’interno del salone, in violazione delle normative europee. In seguito al ritrovamento di ingredienti non conformi, è stato disposto il sequestro degli articoli cosmetici e la chiusura immediata dell’attività, gestita da un titolare di origine cinese.

Parallelamente, altri due centri estetici nelle vicinanze sono stati sottoposti a controllo, nell’ambito di un’operazione coordinata dai Nas che ha coinvolto anche ristoranti e bar della zona, al fine di scongiurare ulteriori rischi per la salute pubblica.

Reazioni istituzionali e raccomandazioni

Le autorità locali hanno espresso forte preoccupazione per l’accaduto. Il comandante della polizia municipale, Patrich Antonello, ha sottolineato l’importanza di mantenere elevati standard di controllo sulle attività che coinvolgono la salute dei cittadini. Il sindaco Mario Conte ha ribadito la necessità di una vigilanza costante e di misure rigorose per garantire la sicurezza nelle aree più frequentate della città.

Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dell’Ulss 2 è stato lodato per la tempestività e la competenza nell’intervento, che ha permesso di limitare potenziali danni.

Cause e implicazioni della perdita di capelli

Le analisi chimiche hanno identificato nello shampoo utilizzato una composizione contenente agenti in grado di causare irritazioni acute e perdita di capelli. Tali sostanze avrebbero agito direttamente sui bulbi piliferi, provocando reazioni avverse documentate dalle stesse clienti. Le conseguenze a lungo termine di questa esposizione sono ancora oggetto di valutazione da parte degli specialisti.

Questa vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza dei prodotti cosmetici impiegati nei saloni di bellezza e sulla necessità di garantire sempre la tutela della salute dei consumatori. È fondamentale scegliere esclusivamente strutture affidabili e certificare l’origine e la composizione dei cosmetici utilizzati durante i trattamenti.

Le autorità hanno invitato chiunque abbia riscontrato sintomi sospetti o perdita di capelli a consultare tempestivamente un medico specializzato, preferibilmente tricologi o dermatologi, per una valutazione accurata.

Le indagini proseguono con l’obiettivo di accertare responsabilità e prevenire il ripetersi di simili episodi, imponendo un rigoroso controllo e sanzioni severe per chi viola le normative di sicurezza.

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