
La Russia ha lanciato un attacco di proporzioni eccezionali contro le infrastrutture di produzione di gas in Ucraina, segnando un’escalation significativa nel conflitto iniziato nel febbraio 2022. Secondo quanto comunicato da Naftogaz, l’operatore statale dell’energia ucraino, l’operazione ha visto l’impiego massiccio di 35 missili e circa 60 droni con l’obiettivo preciso di colpire le risorse energetiche vitali del paese.
Danni estesi e conseguenze per la capacità energetica
Il bilancio dei danni è stato definito grave da Sergei Koretsky, amministratore delegato di Naftogaz, che ha riferito tramite Facebook come “una parte significativa delle nostre strutture è danneggiata” e che “alcuni danni sono critici”. Tali compromissioni coinvolgono elementi strutturali e funzionali che potrebbero richiedere tempi lunghi e investimenti rilevanti per il ripristino, influendo direttamente sulla capacità di estrazione e distribuzione del gas, essenziale per uso domestico, industriale e per la generazione elettrica.
Definizione di terrorismo contro infrastrutture civili
Koretsky ha qualificato l’attacco come un atto di terrorismo deliberato contro siti civili, evidenziando l’intento di minare la stabilità della popolazione ucraina. Colpire le infrastrutture energetiche con tale intensità mira a disturbare la vita quotidiana, soprattutto in vista dei mesi più freddi, mettendo a rischio la fornitura di riscaldamento e elettricità per milioni di cittadini. Questo tipo di azione sottolinea la strategia di Mosca di danneggiare il sistema energetico interno ucraino, già gravemente colpito da precedenti attacchi su centrali elettriche e reti di distribuzione.
Strategia e implicazioni internazionali
L’attacco si inserisce in una più ampia strategia russa volta a degradare l’infrastruttura energetica ucraina e a esercitare pressione sul governo di Kyiv. Colpire le fonti di produzione di gas naturale riduce l’autosufficienza energetica del paese e impone un significativo impiego di risorse per la riparazione e la protezione delle infrastrutture, sottraendo fondi ad altri settori chiave quali la difesa e l’assistenza umanitaria. Inoltre, l’impiego simultaneo di missili e droni in grande quantità indica un tentativo di saturare le difese aeree ucraine per massimizzare l’efficacia dell’attacco. La comunità internazionale osserva con attenzione l’evoluzione della situazione e le ripercussioni sulla sicurezza energetica europea.