
L’attentato intimidatorio subito da Sigfrido Ranucci, noto giornalista e conduttore della trasmissione “Report”, continua a suscitare attenzione. Dopo l’esplosione di un ordigno rudimentale avvenuta giovedì scorso davanti alla sua abitazione, Ranucci ha rilasciato nuove dichiarazioni durante la trasmissione “In mezz’ora”. Nel suo intervento ha espresso con chiarezza la sua opinione sull’origine dell’aggressione: a suo avviso, si tratta di un gesto riconducibile alla criminalità organizzata e non a mandanti politici.
Il giornalista ha motivato il suo scetticismo verso un coinvolgimento politico sottolineando che “la politica, se vuole colpire, dispone di strumenti per farlo senza clamore”. Ha inoltre aggiunto che l’ipotesi di una matrice politica appare poco credibile, mentre è più probabile che dietro l’attentato vi sia qualcuno legato al mondo della criminalità o che si avvalga di essa. “Preferisco mantenere un atteggiamento prudente e realistico”, ha concluso.
Dettagli sull’ordigno esploso e aggiornamenti investigativi
L’attentato è avvenuto giovedì sera alle 22.17 con l’esplosione di un ordigno rudimentale posizionato davanti alla casa di Ranucci. L’esplosione ha causato gravi danni all’auto del giornalista e a quella di sua figlia, ma fortunatamente non ci sono state persone ferite. Le forze dell’ordine stanno attualmente analizzando i resti dell’ordigno e visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona nella speranza di identificare il soggetto incappucciato ripreso poco prima della deflagrazione.
Ranucci ha evidenziato come chi ha organizzato l’attentato conoscesse bene i suoi spostamenti e le sue abitudini, segnale che rafforza la natura intimidatoria dell’azione. “Le nostre inchieste toccano molteplici interessi e centri di potere, quindi non si può escludere che qualcuno ne sia stato infastidito. Non si può nemmeno escludere un legame con eventi del passato”, ha spiegato.
La trasmissione “Report” tornerà il 26 ottobre
Nonostante l’attentato, Ranucci ha confermato che “Report” riprenderà regolarmente la programmazione il 26 ottobre, con nuove puntate dedicate a temi delicati e inchieste approfondite. Il conduttore ha dichiarato: “Chi ha organizzato questo gesto conosce bene le mie abitudini, ma noi continueremo il nostro lavoro senza esitazioni”. Ha inoltre invitato a concedere agli investigatori “il tempo e la libertà necessari per svolgere le loro indagini”.
Le indagini, coordinate dalla procura, proseguono su diversi fronti, ma al momento la pista criminale risulta essere la più attendibile.