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“Ti aspetto fuori”. Caos a scuola, si scaglia così contro la prof: il folle motivo dell’aggressione

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  • Luigi 

Un episodio di estrema gravità ha scosso recentemente l’ambiente scolastico, evidenziando le crescenti tensioni tra famiglie e personale educativo. La professoressa Francesca Pennetta, docente di Tecnologia, è stata vittima di un’aggressione verbale con minacce esplicite da parte della madre di una studentessa, innescata dal rispetto rigoroso del regolamento scolastico. Questo evento solleva importanti interrogativi sulla sicurezza e il supporto nei confronti degli insegnanti nelle scuole italiane.

Tutto ha avuto inizio quando, nella scuola media Marco Pacuvio di Brindisi, il 7 novembre scorso, una collaboratrice scolastica ha informato la docente della presenza urgente di una madre, contraria al diniego di un permesso concesso alla figlia per uscire dall’aula in un orario non consentito. La decisione della professoressa di negare tale richiesta, in linea con le norme istituzionali, avrebbe dovuto essere rispettata senza controversie.

La situazione, tuttavia, è precipitata quando la madre ha reagito con un comportamento aggressivo e minaccioso. Nonostante le spiegazioni della docente circa la possibilità di concedere il permesso solo in caso di reale emergenza, l’ira della donna è aumentata fino a sfociare in una minaccia diretta: “Non hai capito che ti aspetto fuori alle 2, oggi?”. La frase è stata pronunciata davanti ai Carabinieri intervenuti su richiesta della professoressa.

Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, la madre ha continuato a manifestare un atteggiamento aggressivo e intimidatorio. La docente ha così formalizzato la denuncia della minaccia ai Carabinieri, richiedendo protezione per la propria incolumità. Sorprendentemente, la risposta del dirigente scolastico è stata di contenimento: “Meglio non alzare un polverone, chiudiamola qui”, una posizione che ha suscitato disappunto, considerando la gravità dell’accaduto e la necessità di tutelare il personale scolastico.

A seguito dell’episodio, la professoressa Pennetta è stata accompagnata in ospedale dai Carabinieri, dove le sono stati prescritti otto giorni di riposo per lo stato di agitazione psicofisica. Decisa a tutelare la propria dignità e sicurezza, la docente ha incaricato l’avvocato Silvio Molfetta di procedere con una denuncia per minacce aggravate e interruzione di pubblico servizio.

Il legale ha sottolineato l’importanza di condannare fermamente tali comportamenti per prevenire il ripetersi di simili episodi, rimarcando il delicato equilibrio tra autorità scolastica e rispetto delle regole. Questo caso, riportato anche da fonti autorevoli come ANSA, evidenzia una situazione preoccupante riguardo alla sicurezza degli insegnanti e alla gestione delle relazioni con le famiglie. La tensione crescente nelle scuole italiane richiede un impegno condiviso tra istituzioni, dirigenti e comunità educante per garantire ambienti di lavoro sereni e protetti.

La vicenda di Francesca Pennetta rappresenta un campanello d’allarme, sottolineando la necessità di sviluppare misure efficaci di tutela e supporto per il personale scolastico, fondamentale per il corretto svolgimento dell’attività educativa.

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