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“Quella passata di pomodoro”. Maxi sequestro in Italia: attenzione massima

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  • Luigi 

Un maxi sequestro ha interessato recentemente il porto di Brindisi, dove le forze dell’ordine hanno bloccato un ingente quantitativo di passata di pomodoro. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli e gli ispettori ICQRF Puglia e Basilicata. L’intervento si inserisce nelle attività di controllo volte a garantire la trasparenza e la correttezza della filiera agroalimentare italiana.

Durante i controlli è stata posta sotto sequestro una partita di oltre 42 tonnellate di passata di pomodoro semilavorata, proveniente dalla Bulgaria. Il prodotto è giunto in Italia via nave, con destinazione due note aziende italiane specializzate nella commercializzazione di prodotti dichiarati di origine italiana. Tuttavia, un’anomalia è stata riscontrata nelle etichette applicate sulle confezioni, che riportavano la dicitura “Country of origin – Italy”, in contrasto con i documenti di trasporto che indicavano chiaramente la provenienza bulgara.

Le confezioni erano trasportate su due camion arrivati da una nave proveniente dalla Grecia. La discrepanza tra le etichette e la documentazione ufficiale ha determinato il sequestro immediato del carico. I rappresentanti legali delle aziende destinatarie sono stati denunciati per false indicazioni di origine, un reato che mina la fiducia nel made in Italy e danneggia la concorrenza leale nel settore agroalimentare.

La Guardia di Finanza ha sottolineato la gravità del tentativo di frode, evidenziando come questa pratica, oltre a ingannare i consumatori, avrebbe generato profitti illeciti per centinaia di migliaia di euro. Inoltre, non si può escludere il rischio per la salute pubblica, dato che il prodotto potrebbe contenere contaminanti vietati dalla normativa europea. L’intero carico rimarrà sequestrato in attesa di ulteriori accertamenti e le indagini proseguiranno per verificare la filiera e i rapporti commerciali coinvolti.

Questo episodio riporta alla luce la necessità di controlli sempre più rigorosi per tutelare il reale made in Italy agroalimentare. La trasparenza e la tracciabilità dei prodotti sono fondamentali per difendere la qualità e la reputazione di un settore strategico per l’economia italiana e per la fiducia dei consumatori.

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