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“Quanto avevano sul conto”. L’ultima scoperta sui genitori: “Non è possibile”

La situazione finanziaria sotto analisi

La vicenda della famiglia anglo-australiana residente a Palmoli si complica ulteriormente con l’emersione di nuovi dati riguardanti la situazione economica del nucleo familiare. Secondo quanto riportato dalle verifiche sui movimenti bancari, al 31 marzo 2025 il conto corrente della famiglia presentava un saldo di appena 128 euro, salito a 362 euro al 30 giugno dello stesso anno. Le entrate totali nel periodo in esame ammontano a circa 19mila euro, prevalentemente trasferimenti da parte di familiari, alcuni di importo superiore ai 2.000 e 5.000 euro. Piccole somme, comprese tra 100 e 150 euro, sono attribuite a prestazioni lavorative occasionali svolte da Catherine in Italia.

Un elemento che ha suscitato particolare attenzione è la donazione di 400 euro effettuata a favore di John Cipolla, rappresentante dell’Alliance of Indigenous Nations, collegata a presunti tribunali paralleli, secondo le informazioni raccolte dalle autorità competenti. Questi dati hanno generato reazioni critiche sui social media, con utenti che hanno espresso dubbi sulla sostenibilità economica della famiglia con tali risorse.

Le dichiarazioni dei genitori e le difficoltà comunicative

Catherine e Nathan, i genitori della famiglia, hanno recentemente deciso di interrompere il rapporto con il loro precedente legale, l’avvocato Giovanni Angelucci, nominando nuovi difensori. Attraverso una nota diffusa, hanno spiegato che questa scelta è motivata dalla necessità di un confronto giuridico più diretto con le istituzioni coinvolte, al fine di ristabilire la verità su una situazione che ha profondamente segnato la loro famiglia.

I genitori hanno inoltre sottolineato come le difficoltà linguistiche abbiano influito sulla comprensione dell’ordinanza giudiziaria, sostenendo di aver potuto leggere integralmente il documento solo pochi giorni prima, nella sua versione in inglese. Questo ha contribuito, a loro avviso, a creare incomprensioni e tensioni durante i mesi precedenti.

Questioni legate all’educazione e all’assistenza dei figli

Un punto centrale della loro comunicazione riguarda la qualità dell’educazione parentale fornita ai tre figli, che definiscono il fulcro della loro vita familiare. I genitori lamentano la difficoltà nel dimostrare adeguatamente l’efficacia e la continuità del loro impegno educativo, aggravata dalla tardiva acquisizione di documenti rilevanti durante il procedimento giudiziario.

Nonostante le tensioni, Catherine e Nathan dichiarano di voler adottare un atteggiamento collaborativo, riconoscendo l’istituzione come un soggetto preposto alla tutela dei minori e non come un antagonista. Ribadiscono inoltre di non aver mai rifiutato soluzioni abitative alternative proposte da enti pubblici o privati, smentendo le informazioni diffuse in tal senso.

Intervento istituzionale e prospettive future

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha confermato che il caso della famiglia di Palmoli è oggetto di verifiche approfondite a livello ministeriale. Ha precisato che gli accertamenti sono in corso e che le decisioni successive dipenderanno dagli esiti tecnici ancora da completare. Al momento, non è stato inviato alcun ispettore sul posto.

Questa fase di indagine rappresenta un momento cruciale per la vicenda, che continua a suscitare attenzione per la complessità degli aspetti giuridici, sociali ed economici coinvolti. Le prossime settimane saranno determinanti per chiarire le posizioni delle parti e per individuare eventuali soluzioni nell’interesse dei minori coinvolti.

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