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“Addio alla leggenda”. Italia, la musica ha perso un colosso

Pasquale Minieri nel corso della sua carriera

Pasquale Minieri, noto musicista, ingegnere del suono e produttore discografico, è deceduto all’età di 76 anni. Nato a Roma il 18 giugno 1949, Minieri ha rappresentato una figura determinante della scena musicale italiana dagli anni Settanta in poi, contribuendo in modo significativo a diversi progetti artistici e culturali.

La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno costante e da una presenza discreta ma fondamentale, che ha lasciato un’impronta indelebile in generazioni di musicisti e operatori del settore. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa da Claudio Baglioni, che ne ha ricordato il contributo professionale e umano attraverso un messaggio pubblico.

Pasquale Minieri ritratto nel corso di un evento musicale

Negli anni Settanta, Minieri ha preso parte al Canzoniere del Lazio e ai Carnascialia, lavorando alla rielaborazione della musica popolare. In questo periodo ha collaborato con importanti artisti come Demetrio Stratos, Carlo Siliotto, Luigi Cinque, Marcello Vento e Mauro Pagani, coinvolgendo anche gruppi di rilievo come Area e Premiata Forneria Marconi. Gli anni Ottanta hanno segnato l’inizio della sua collaborazione con Baglioni, che si è protratta per un decennio.

Collaborazioni di rilievo e contributi nel jazz

Durante la sua collaborazione con Claudio Baglioni, Minieri ha curato la regia della diretta televisiva del concerto “La vita è adesso” e ha svolto la direzione artistica di spettacoli divenuti iconici. Ha inoltre partecipato alla produzione di album fondamentali per la musica italiana. Successivamente, ha affiancato artisti come Elisa, Almamegretta e Vinicio Capossela.

Il suo legame con il mondo del jazz è stato altrettanto significativo: ha diretto la Casa del Jazz di Roma e ha prodotto dischi per musicisti del calibro di Paolo Fresu ed Enrico Rava.

Nel messaggio pubblicato su Instagram, Claudio Baglioni ha scritto:
Addio Pasquale. Ci siamo conosciuti quarant’anni fa. Per il tour La Vita È Adesso. Da allora, per dieci anni, abbiamo spartito lavoro e amicizia, successi e crisi, musica e vita. Sei stato un creatore geniale e instancabile, un collega appassionato e fedele, un compagno di sfide e di missioni impossibili. E ora sei oltre.

Questo saluto sintetizza il valore di una vita dedicata alla musica e alla sua diffusione, lasciando un’eredità importante per il panorama artistico italiano.

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