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“Eros Ramazzotti mi ha distrutto casa e non vuole risarcirmi”. Guai per il cantante, accuse gravi. Cosa succede

Eros Ramazzotti a CityLife

Una controversia legale coinvolge il cantante Eros Ramazzotti e il suo vicino di casa Paolo Rossi, revisore dei conti di 59 anni, a seguito di lavori di ristrutturazione che avrebbero causato gravi danni all’appartamento sottostante, situato in zona CityLife a Milano.

Acquisto e lavori di ristrutturazione

Ramazzotti ha acquistato l’immobile nell’ottobre 2024, trasferendo la propria residenza e avviando subito una serie di interventi definiti «inusitati». I lavori, iniziati il 20 novembre 2024, hanno comportato la demolizione completa dei muri divisori interni, la rimozione di porte, impianti, pavimenti e massetto, con l’uso intensivo di martelli pneumatici.

Crollo e danni all’appartamento sottostante

Il 4 dicembre 2024, durante ulteriori demolizioni, si è verificato un crollo nel locale sottostante di Rossi, adibito a palestra e sauna, con il distacco del soffitto che è precipitato sulle attrezzature. Fortunatamente, i proprietari non erano presenti al momento dell’incidente. Al ritorno, hanno trovato l’abitazione gravemente compromessa, con alcune stanze rese inagibili e messe in sicurezza tramite impalcature.

Sopralluoghi e primi interventi

Un sopralluogo effettuato il 13 novembre 2024 dall’architetto Luigi Andrea Tafuri, direttore dei lavori, e dall’amministratrice condominiale Alberta Contestabile aveva certificato l’ottimo stato dell’appartamento di Rossi prima dell’inizio dei danni. Dopo il crollo, Rossi ha segnalato l’accaduto all’amministrazione condominiale e all’impresa appaltatrice Gmr, che inizialmente ha sospeso i lavori. Sono intervenuti anche vigili del fuoco e polizia municipale, che hanno constatato un dissesto statico riconducibile a demolizioni e scavi non adeguatamente puntellati.

Contestazioni e contenzioso legale

La zona interessata dal crollo è stata delimitata con nastro di sicurezza e interdetta all’accesso. Il 13 gennaio 2025, i coniugi Rossi hanno formalmente contestato i danni a Ramazzotti e all’impresa, ricevendo una risposta negativa da parte del legale del cantante, Antonio Cacciato, che ha definito le richieste non condivisibili e l’atteggiamento contrario immotivato.

La disputa è ora in tribunale. Una relazione tecnica dell’ingegner Paolo Crispiatico, incaricato dal condominio, ha attribuito con certezza il danneggiamento dell’intonaco alle operazioni di ristrutturazione, evidenziando la mancanza di puntellamenti a tutela del solaio. La difesa di Ramazzotti sostiene invece che i danni deriverebbero da problematiche strutturali pregresse dell’edificio.

Prossimi sviluppi e danni quantificati

Il secondo tentativo di conciliazione è fissato per il 19 gennaio 2026. I danni stimati superano i 200 mila euro, comprensivi delle spese per un alloggio temporaneo e dei danni professionali subiti da Rossi, la cui attività nello studio è stata interrotta e successivamente rallentata.

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