Tutti ai piedi di Rocco Casalino. L’ex Grande Fratello che sì, in queste ore è finito nella bufera per la diffusione dell’audio in cui minaccia i dirigenti del Mef. Ma che è anche l’uomo attorno al quale si è subito stretto il Movimento Cinque Stelle, schierato a difesa del suo portavoce in maniera compatta, granitica. Metterlo in discussione, d’altronde, non è ipotesi nemmeno contemplabile. Un intoccabile, come spiegato sulle pagine de Il Giornale da Nicola Biondo, ex capoufficio stampa del M5s alla Camera: “Ho appena parlato con un importante parlamentare del Movimento che mi ha detto: Guarda che noi abbiamo provato mille volte a buttarlo fuori ma non c’ è stato mai verso, ogni volta arrivava il veto di Luigi e di Davide. Casalino è intoccabile perché è il custode della trasformazione del M5s da movimento a partito di Di Maio e Davide Casaleggio. La leadership di Luigi durerebbe mezz’ora senza Casalino”.
Poi c’è il ministro dell’Economia Tria, una delle figure più discusse del governo Conte, intorno al quale si sono accesi nei giorni scorsi diversi focolai polemici e che può però contare sull’appoggio del Quirinale e della Banca d’Italia. Un po’ troppo per poter cercare uno scontro frontale che, infatti, viene puntualmente evitato da Casalino, anche quando i nervi sono tesi. Infine un altro duo, meno in vista dei vicepremier ma altrettanto rognoso: Roberto Chieppa (Segretario Generale della Presidenza) ed Ermanno De Francisco (Capo del Legislativo della Presidenza), due consiglieri di Stato scelti da Conte personalmente e che operano indisturbati a Palazzo Chigi. Infine, sottolinea Dagospia, c’è il rapporto con Giorgetti, il numero due di Salvini, con cui i rapporti sono meno definiti ma comunque da affrontare in punta di piedi onde evitare di scatenare l’ira del leader del Carroccio.