Cristiano Ronaldo costa caro alla Juventus. E non tanto per l’ingaggio del giocatore più pagato della storia della Vecchia Signora, ma per il tonfo che il titolo ieri ha subito a seguito dell’accusa di stupro a CR7 e della “preoccupazione” espressa dai principali sponsor del campione di Madeira, Nike e EA. Ieri, infatti, le azioni del club hanno fatto registrare un preoccupante -9,92% alla chiusura di Piazza Affari. Un bel botto, dopo il vertiginoso aumento estivo esploso a seguito dell’acquisto di CR7 da parte della Juve. La vicenda che ha portato al terremoto con epicentro il fenomeno portoghese è nota. Lunedì scorso la polizia di Las Vegas ha annunciato di stare indagando su un presunto stupro che Cristiano Ronaldo avrebbe compiuto nella città del Nevada il 13 giugno del 2009, quando aveva 24 anni, ai danni di Kathryn Mayorga, oggi 34enne. La donna ha raccontato di avere accettato un risarcimento di 375.000,00 dollari e di aver firmato un accordo che le imponeva di non parlare pubblicamente della vicenda che coinvolgeva il calciatore.
CR7, che si è sempre detto estraneo ai fatti e che ha incassato il sostegno della Juventus, rischia ora un’incriminazione per violenza sessuale – se la magistratura dello Stato del Nevada deciderà di aprire un processo a suo carico-, oltre all’enorme danno di immagine (che nel caso del campione di Madeira equivale alla perdita di milioni di euro) che la vicenda gli sta già procurando. Per difendersi dalle accuse della Mayorga il giocatore portoghese ha ingaggiato l’avvocato dei vip, David Chesnoff, penalista di Las Vegas già legale, tra gli altri, di Paris Hilton, Mike Tyson, Shaquille O’Neal, André Agassi, Leonardo DiCaprio, Bruno Mars e della famiglia di Michael Jackson.CR7: i soldi dell’ingaggio di Cristiano Ronaldo, il colpo del secolo