Una lettera per chiedere spiegazioni, per invitare l’Italia a fornire informazioni all’Europa così da poter capire meglio la manovra e i suoi possibili effetti. Una busta pronta per essere spedita da Bruxelles e che arriverà presto, probabilmente, sulle scrivanie del governo gialloverde, un testo che sulla carta potrebbe far pensare a delle buone intenzioni e che invece, spiega l’Agi, servirebbe ad anticipare una probabile procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese. Il varo del documento di spesa da parte dell’esecutivo non ha provocato terremoti, con lo spread ancora alto ma invariato e la Borsa di Milano addirittura a guadagnare il 2.7%. Eppure l’ottimismo ancora non c’è, anzi. L’attesa è tutta per il momento clou, quello legato al verdetto delle agenzie di rating. 
Juncker è ormai in aperta polemica col governo Conte, pur ribadendo a chi lo accusa di aver assunto posizioni anti-italiane:”stupidaggini e menzogne”. Sul fronte interno, Di Maio non ha esitato a rispondere alla sfida: “Juncker continui pure a rivoltarsi, gli rimane tempo ancora fino a maggio” con chiaro riferimento a quelle elezioni europee che potrebbero cambiare, e parecchio, il dna stesso dell’Unione, le forze sovraniste pronte a raggiungere picchi di consenso mai visti prima. Il dialogo Italia ed Europa proseguirà giovedì quando il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, incontrerà a via XX Settembre il commissario Ue agli affari economici e monetari, Pierre Moscovici. Nel frattempo, la lettera è pronta per essere spedita.“Sunday bloody Sunday”: Brexit, la “questione irlandese” allarma l’Europa