Alla fine è arrivata, e viene da dire per fortuna, la condanna del mondo dello sport verso il telecronista Sergio Vessicchio, che attraverso un’emittente locale salernitana aveva fatto scalpore per i suoi commenti all’incontro di calcio di Eccellenza tra Sant’Agnello e Agropoli. Una sfida durante la quale aveva definito “inguardabile” e “uno schifo” un’assistente donna. Frasi agghiaccianti che hanno spinto l’ordine dei giornalisti a sospenderlo dopo il clamore suscitato dalla vicenda.
Sulla vicenda si era espressa anche il ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno: “Le espressioni utilizzate dal giornalista verso la donna assistente arbitro, nella gara tra il Sant’Agnello e l’Agropoli sono intollerabili. Sono certa che molto presto avremo anche delle ottime direttrici di gara, che si imporranno per preparazione, equilibrio e senso della misura”.
Sconcerto anche da parte del presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, intervenuto sulla vicenda accaduta nel campionato Eccellenza in Campania: “Rimango sconcertato per le inqualificabili e discriminatorie espressioni utilizzate dal giornalista Sergio Vessicchio, telecronista per una TV locale della partita Agropoli-Sant’Angelo, nei confronti della nostra associata Annalisa Moccia, solo perché donna”.
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