Una metamorfosi niente male quella vissuta da Luigi Di Maio. Diventato improvvisamente europeista e rispettoso delle istituzioni. E pensare che soltanto qualche mese fa la lotta con Bruxelles era costante, accesa, con toni violenti ed esasperati. Tutto superato. Ora il grillino punta al centro, al grande spazio politico dei moderati, aprendo un canale addirittura con il Partito popolare, considerato fino a ieri l’artefice della deriva dell’austerity nell’Unione.
La Stampa ha parlato di un colloquio tra Conte e Juncker, durante il quale quest’ultimo avrebbe persuaso i grillini a partecipare all’asse europeista contro i sovranisti di Salvini: “Possono essere decisivi”. E “decisivo” è l’aggettivo che usano spesso i 5 Stelle quando parlano di un ruolo all’Europarlamento da “ago della bilancia”, se la maggioranza tra Ppe, Pse e liberali non dovesse reggersi da sola.Alla faccia dei tagli: benzina alle stelle con Salvini e Di Maio