Nel giorno in cui Salvini “dimentica” il 25 aprile per concentrarsi sulla lotta alle mafie, c’è un sindaco leghista che invece ha scelto di celebrare fino in fondo la Liberazione. Marzio Favero, militante del Carroccio fin dal 1995, poi consigliere provinciale e ora sindaco di Montebelluna ha infatti idee molto diverse dal resto del suo partito. Dice che non si può “ridurre il 25 Aprile a una festa della Sinistra”, che sarà lui a organizzare “la cerimonia” nel Comune che amministra e che sì, canterà Bella Ciao.
Ribadisce che “festeggiare la Liberazione significa ricordare coloro che lottarono contro fascismo e nazismo, due regimi che, tra le altre cose, portavano avanti l’idea di uno Stato centralista. Esattamente ciò che la Lega ha sempre contrastato. Inoltre la Resistenza ha portato all’entrata in vigore della Costituzione che, va ricordato, è regionalista e autonomista. Rendere omaggio al 25 Aprile significa quindi onorare ciò per cui noi leghisti siamo nati: il federalismo”.
Ridurre il 25 Aprile a una festa della Sinistra “è un errore prima di tutto storico – sottolinea – I politici, specie a livello nazionale, dovrebbero riflettere sul fatto che, se oggi abbiamo una pluralità di partiti nell’arco costituzionale che hanno il diritto di confrontarsi liberamente, lo dobbiamo anche a chi scelse di dare la vita contro la tirannide, proprio per offrire un futuro migliore al Paese”.
Una notizia che ha colpito molto il popolo della rete. Diversi social si sono infatti chiesti se non sarebbe stato il caso di vedere Salvini a sua volta coinvolto in una maniera simile, così da mettere a tacere ogni possibile polemica e annullare le puntuali divisioni che si vengono a creare tra destra e sinistra.
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