Una corsa senza atleti africani, ai quali sarà impedita l’iscrizione. No, non è un racconto che arriva da qualche lontano Paese straniero, ancora alle prese con barriere e discriminazioni, ma dalla vicinissima Trieste. Dove, in occasione del Running Festival in programma dal 3 al 5 maggio, sarà impedita la partecipazione alla mezza maratona a chi viene dall’altra parte del Mediterraneo. Il motivo? Secondo gli organizzatori, in questo modo si metterebbe fine allo “sfruttamento” di questi corridori.
Sul piede di guerra in particolar modo Isabella De Monte, eurodeputata Pd e ricandidata al Parlamento europeo nel Nordest: “A Trieste siamo arrivati alle epurazioni nello sport: ultima follia di un estremismo che sta impregnando e snaturando la città, sulla quale i più alti rappresentanti politici e istituzionali hanno messo la faccia. Fatto grave e indegno”. Nel mirino il presidente regionale Massimiliano Fedriga, esponente della Lega, accusato di aver dato la sua benedizione alla “corsa senza africani”.
Secondo De Monte “non si usi lo sfruttamento degli atleti come foglia di fico: per sollevare questioni simili ci sono luoghi e organismi preposti cui rivolgersi. Qui siamo davvero all’assurdo: si impedisce a dei professionisti di prendere parte a una gara perché provenienti dall’Africa. Attenzione, sono mesi che lo diciamo: la situazione sta davvero sfuggendo di mano e stiamo tornando indietro a tempi bui.Davanti a scelte simili la reazione è una sola: l’indignazione”.Papa Francesco agli studenti: “Chi ha il cuore razzista si converta”