Ci sarebbe la mano degli americani dietro la morte del magistrato Giovanni Falcone avvenuta nel 1992. Una notizia che arriva direttamente da oltre Oceano, con il Guardian a pubblicare un articolo in cui rivela che la mafia a stelle e strisce avrebbe inviato in America un proprio esperto di esplosivi per aiutare Cosa Nostra nell’organizzazione dell’attentato che avrebbe sconvolto l’Italia pochi mesi dopo.
Stando ad Avola, un esperto dinamitardo che in passato aveva lavorato con il potente boss della mafia americana John Gotti. Il suo scopo nell’isola sarebbe stato quello di istruire gli uomini di Cosa Nostra nell’utilizzo degli esplosivi, spiegando loro come far detonare una pesante carica a distanza così da eliminare Falcone e gli uomini della sua scorta senza intoppi.
A decidere la morte di Falcone era stato il boss Totò Riina, una vendetta per le indagini svolte in Sicilia e che avevano portato all’arresto di diversi esponenti di Cosa Nostra. Un episodio che segnò la storia del nostro Paese e che ancora oggi è ricordato con particolare rabbia e dolore.L’anatema della premier neozelandese: “Non nominerò mai l’attentatore delle moschee”