Cosa sta succedendo, di preciso, intorno alla cannabis light e ai suoi derivati? Un momento di annunci e confusione sul quale ha provato a fare il punto Massimo Gramellini sulle pagine del Corriere della Sera, spiegando come la Cassazione abbia deciso che vendere oggi è reato, dopo aver precedentemente autorizzato l’apertura di centinaia di negozi. “Mi limito sommessamente a urlare che è più facile scalare l’ Everest in solitudine di quanto non lo sia fare impresa nel nostro Paese”.
Sono esclusi dal divieto di commercializzazione i prodotti non elencati come caramelle, biscotti o lecca lecca e altri articoli. I dettagli dovranno però essere chiariti con la lettura della sentenza, una volta che verranno depositate le motivazioni. Per cannabis light si intende nello specifico foglie, infiorescenze, olio e resine estratte da una particolare varietà di cannabis Sativa, la cui coltivazione è autorizzata da una direttiva europea.
Una situazione nella quale è dovuta intervenire la Cassazione a causa del fatto che si era creato un contrasto interpretativo sulla liceità della commercializzazione al dettaglio della cannabis light proveniente dalle coltivazioni di canapa previste dalla legge del 2016. Due diverse sezioni della Corte avevano sentenziato diversamente. La normativa di tre anni fa non disciplinava la vendita.“L’Italia accolga migranti gay se non protetti nei loro Paesi”. Lo dice la Cassazione