Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, rivendica i successi della sua amministrazione e rilancia sul tema degli immigrati e dell’integrazione, sfidando le politiche gialloverdi. Intervenuto ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, il primo cittadino ha spiegato: “La città è profondamente cambiata, non credo ci sia città in Europa più cambiata di Palermo a livello culturale. Questo cambio culturale ha anche effetti”.
“Considero i migranti come i palermitani. Danno il contributo allo sviluppo – ha spiegato Orlando – e all’internalizzazione della città e anche alla sicurezza della città. Se arriva in città un musulmano criminale, i musulmani che abitano a Palermo mi avvertono e io chiamo il questore, perché si sentono parte della città e la difendono. Questo non accade a Parigi e a Bruxelles, dove gli immigrati vengono trattati male”.
Sull’autonomia differenziata, infine: “L’autonomia è un valore fondamentale, ma in un Paese che vuole essere unitario e non frammentato, si devono garantire i livelli essenziali di scuola e salute. Altrimenti si corre il rischio che avremo livelli di scuola di serie A e di serie B. Prima gli italiani, ma gli italiani sono tali in Lombardia come in Sicilia”.Volevano “abolire” i barbieri della Camera, ma ora Di Maio e i 5 Stelle sono clienti fissi