Vorrebbe sfidarli a duello tutti, come un pistolero dalla pistola sempre calda. Ma dovrà accontentarsi della taglia meno appetitosa, quella del suo omonimo Renzi. Salvini ha accettato la sfida dell’ex Pd fresco di scissione, ma i suoi veri obiettivi sono il premier Conte, con il quale voci sussurrano sfilerebbe volentieri sotto i riflettori per un confronto accesissimo, e Luigi Di Maio. A quest’ultimo, il Capitano ha riservato in questi giorni parole non troppo al miele: “Ha un problema psicologico con me”.
Il capo della Lega punta a indossare il lenzuolo del fantasma che agita i sonni e la strategia del governo tra Movimento e Pd, più Leu e Iv. Ma sa bene di essere di fronte a un duro: sottovalutare Conte è stato il suo più clamoroso errore del recente passato e Salvini, pur all’ossessiva ricerca di un pronto riscatto, non vuole infilare un secondo, ancor più roboante autogol.
Meglio per ora accontentarsi di manovre di contrasto, come il duello tv con Renzi. Puntando, nel frattempo, alle Regionali per ribadire la sua forza. Prima l’Umbria, poi l’Emilia-Romagna. A seguire Calabria e Puglia, con sullo sfondo una situazione romana che rischia di esplodere da un momento all’altro. Nella speranza che, all’assedio esterno, segua il lento aumento di tensioni tra le fila giallorosse.Soldi russi alla Lega, Report “incastra” Salvini con un video inedito: era a Mosca con Savoini