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Compleanno senza Stelle: alla feste del Movimento, le assenze sono pesantissime

Una scissione al momento soltanto virtuale, e poi si vedrà. Con cinque cinque consiglieri pentastellati della regione Lazio che si sono riuniti in un gruppo WhatsApp in dissenso studiano le prossime mosse, contrari all’alleanza col Pd e convinti della bontà delle loro posizioni. Come scrive l’Adnkronos, sul tavolo c’è la presidenza del Consiglio regionale e fonti interne parlano di una possibile alleanza anche alla Pisana, dopo quella nazionale e in Umbria. Ma il gruppo regionale grillino è spaccato in due correnti equivalenti, cinque contro cinque.

Da un lato c’è Roberta Lombardi filo-Pd e dall’altro Davide Barillari, contrario. Il tutto avviene alla vigilia della kermesse Italia 5 Stelle, la festa grillina che quest’anno celebra i dieci anni dalla nascita del Movimento. Un decennale che sembra però già consumato dalle liti interne, dallo scontento per l’accordo con i dem e dallo scontro tra correnti che non riescono ad eleggere i capigruppo, né alla Camera né al Senato. Così il Movimento, tra assenze e defezioni, si presenterà a Napoli alla festa, che rischia di rivelarsi più una resa dei conti.Beppe Grillo alla fine si trova quasi costretto a partecipare così da evitare l’implosione, nonostante in tanti nelle ultime ore scommettevano sulla sua assenza. Ed è al fondatore che i ribelli si rivolgeranno per chiedere un cambiamento radicale dentro il Movimento, un passo indietro anche di Luigi Di Maio. Barillari, per esempio, è pronto a consegnare al leader M5s la Carta di Firenze con relative firme, un documento pubblicato online che racchiude tutti i punti critici.Ad aumentare la tensione, quella nota di aggiornamento al Def passata con solo tre voti di maggioranza, nonostante gli uffici grillini avessero chiamato tutti a raccolta. E allora, ecco che a Napoli le assenze saranno tante, pesanti: Giulia Grillo non sarà presente a Italia 5 Stelle perché “non c’è nulla da festeggiare”. Stessa linea per Barbara Lezzi, ex ministro del Sud, e Gianluigi Paragone, ostile all’alleanza con il Pd. E non passerà inosservata l’assenza di Alessandro Di Battista.

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