Non è stato proprio un successo, l’adunata di sostenitori di Matteo Salvini riuniti fuori dal tribunale di Torino. Un meeting organizzato tra i fan del Capitano per pregare, rosario alla mano, in attesa del processo che vede il numero uno della Lega coinvolto per vilipendio alla magistratura. Non c’era lui, l’ex ministro dell’Interno, impegnato nella dura campagna elettorale per le prossime Regionali in Emilia-Romagna. C’erano, o meglio avrebbero dovuto esserci, i fedelissimi. Che invece si sono ritrovati in pochi, soltanto una ventina di fedeli. 
“Ci avevano detto che Salvini doveva restare in parlamento per fare il suo dovere, se è altrove a noi non interessa, la preghiera supera i chilometri e noi siamo vicini a lui qualsiasi cosa stia facendo. Non siamo qui per farci vedere con lui, ma sostenerlo – hanno spiegato i sostenitori dell’ex ministro – Salvini ci ha detto di andare avanti”.
Il leader del Carroccio aveva incontrato la signora Ciconte, una dipendente dell’asl di Torino, a Milano un paio di settimane fa. “Gli ho raccontato della nostra iniziativa, lui mi ha mostrato il rosario che aveva in tasca, è la prova che non lo usa solo in tav, ma lo tiene sempre con se perché ci crede. È l’unico politico che può risolvere i problemi dell’Italia. Gli ideali della sinistra sono solo manipolazioni dialettiche orchestrate da poteri forti”.Il consigliere leghista di Perugia su Facebook: “Sì, sono razzista e me ne vanto”