Uno dei pochi Paesi che al momento non sembra preoccupato dalla diffusione del coronavirus, la Russia. Con Putin che anche nelle scorse ore ha continuato a rassicurare la popolazione: “La situazione nel suo complesso è sotto controllo, le organizzazioni mediche, i servizi di frontiera e altri servizi stanno operando in stato di massima allerta”. Uno scenario ben diverso da quello che nel frattempo si sta verificando in Europa. Con Mosca che è però finita comunque al centro di feroci polemiche.
Da quando la Covid-19 ha iniziato a diffondersi sul territorio dell’Ue, spiega il Seae, “abbiamo notato che un aumento della disinformazione proveniente da fuori Ue, tra l’altro dalla Russia, o da provider che sono basati in Russia o almeno legati a fonti pro-Cremlino. Informazioni fuorvianti, e sbagliate, messe in circolazione. Da parte nostra, l’Ue ha una sua unità che monitora questa propaganda e disinformazione che arriva da fuori dall’Ue”.
Il documento europeo, di cui Reuters e Financial Times hanno preso visione, sostiene che la campagna russa abbia spinto fake news online in inglese, spagnolo, italiano, tedesco e francese, attraverso informazioni contraddittorie, confuse che rendessero più complessa in Europa la comunicazione sulla risposta alla pandemia. Ci sarebbero almeno 80 casi dal 22 gennaio. “L’obiettivo generale della disinformazione è di aggravare la crisi della sanità pubblica nei paesi occidentali… in linea con la più ampia strategia del Cremlino volta a sovvertire le società europee”.“Dica a mia moglie che la amo”: la straziante testimonianza dei medici in corsia